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METODOLOGIA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA

08/10/2020

Archeologia – aspetto emozionale – raccontare storie…

Inizio anni ’80 gli archeologi davano un’immagine di sé stessi di fricchettoni, figli dei fiori, vestiti un po’ “scaciati”, un po’ creativi. I restauratori, per esempio, fin dall’inizio hanno dato un’aria molto più professionale di loro (camice, guanti e mascherine).

ANA: associazione nazionale archeologi

CIA: confederazione italiana archeologi

Legge 22 luglio 2014: esistono archivisti, storici dell’arte… archeologi!

L’intervento sui beni culturali è riservato a figure specifiche e professionali, tra cui gli archeologi.

La legge non riesce, però, a definire chi può definirsi “archeologo”.

Figura dell’archeologo nasce tra anni Settanta e Ottanta con i primi grandi cantieri urbani.

L’Unione Europea vieta l’apertura di nuovi ordini professionali.

Non ci potrà mai essere un ordine professionale degli archeologi. Oggi gli archeologi sono legislativamente visti come esecutori di attività non ordinate.

La legge prevede che:

  • Esistano gli archeologi (oltre ad altri operatori dei beni culturali);
  • Siano iscritti all'albo / ordine professionale di archeologi

I due articoletti si inseriscono in un contesto più generale, rappresentato dal Decreto Legge 42/2004. Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. È lo Stato che se ne occupa, insieme a queste persone (tra cui gli archeologi).

Legge che protegge il nostro patrimonio culturale in maniera molto forte. Questo è un bene. Il patrimonio culturale è la nostra identità storica.

Questa legge, nel suo tessuto complessivo, è una legge del 1939. La legge del 2004 è la riformulazione - in termini moderni - di una legge di epoca fascista.

Il patrimonio culturale è patrimonio della collettività e dunque dello Stato.

E poi si declinò l'immagine di Stato come era giusto fare negli anni Trenta (molto forte...). Il nostro stato è diverso da quello degli anni Trenta (allora non c'erano regioni). Noi abbiamo uno stato fortemente basato sulle autonomie.

Il 29 maggio 2019 è entrato in vigore il Decreto Legge che, per la prima volta ha dato regole di istituzione di registri degli archeologi in Italia.

Per definire professione di archeologi sono state necessarie alcune entità:

  • Associazioni professionali;
  • Stato (MIBACT);
  • Università (ente di formazione).

ASSOCIAZIONE: associazione libera

ORDINE: ordine costituito, lui è il presidente dell'ordine, lui fa l'esame e decide se posso far parte dell'ordine.

Documento archeologico ha - come principale caratteristica fondamentale - la non ripetibilità della fonte.

Perché c'è bisogno di una metodologia della ricerca archeologica? Perché c'è

Bisogno di una riflessione sui metodi?

Bisogna essere relativamente sicuri di usare un metodo adeguato alla conoscenza di quella fonte che è irripetibile.

Esigenza di riflettere su un metodo. Metodologia è riflessione, non prescrizione. Non è: fai così che fai bene, ma rifletti su ciò che sai. Usa l'approccio che ti dà la maggior conoscenza e il minor rischio in relazione alla cosa che hai in mano.

Tanto più la galassia è articolata, tanto più necessitiamo di elementi comuni.

Archeologi divisi in prima, seconda e terza fascia, a seconda della loro preparazione / esperienza.

QUINDI, È ARCHEOLOGO CHI:

  1. SA DELLE COSE → formazione specifica;
  2. SA FARE DELLE COSE → esperienza specifica.

Ma questo vale solo per chi vuole occuparsi materialmente di intervento sul patrimonio archeologico, senza che peraltro l'inclusione negli elenchi sia requisito obbligatorio... REALTÀ ESTREMAMENTE SFUMATA.

occuparsi con competenza, abilità, capacità, interessi specifici di una cosa complicata come il nostro patrimonio culturale, che non è una "cosa", ma la DIMENSIONE IDENTITARIA DI UNA COMUNITÀ. A Faro viene varata una Convenzione sul valore del patrimonio culturale per la Società (siglata dai Paesi nel 2005; l'Italia l'ha firmata nel 2013). Da 10 giorni la Convenzione di Faro è stata recepita dal nostro Parlamento. Lo Stato dovrà - con i suoi tempi - adattare la sua legislazione... Cambia punto di vista sul patrimonio culturale, arricchendolo.

Quando parliamo di passato, questo ha almeno quattro facce fondamentali:

  • Patrimonio statale (lo Stato ha bisogno di un inventario - il passato lo si gestisce sotto forma di costi - es. manutenzione - e ricavi - es. turismo);
  • Dall'altra parte dello Stato c'è la comunità scientifica, che, essenzialmente,

Lavori sull'approfondimento della conoscenza. Problema: la conoscenza specialistica è una conoscenza di élites (o almeno il prodotto di pochi che lavorano a una conoscenza specialistica richiede molto tempo). I docenti universitari sono una frazione microscopica del corpo della società, perché la conoscenza specialistica richiede che una società si possa permettere specialisti di cose che non sono immediatamente di primissima necessità. La comunità scientifica è libertà, sancita dalla Costituzione;

Società, legata al passato dalla dicotomia sviluppo-tutela, uno dei nostri grandi problemi. Abbiamo in Italia il fattore P (patrimonio);

Persone

Convenzione di Faro: siamo responsabili del nostro patrimonio culturale in forma collettiva e individuale. Mettiamo insieme le nostre competenze: tecniche degli addetti del ministero e tecniche degli operatori universitari.

COS'È IL PATRIMONIO CULTURALE? Insieme di

Risorse ereditate dal passato che alcune persone identificano, indipendentemente da chi ne detenga la proprietà, come riflesso ed espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni costantemente in evoluzione. Esso comprende tutti gli aspetti dell'ambiente derivati dall'interazione del tempo fra le persone e il luoghi.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
6 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/10 Metodologie della ricerca archeologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lucabeagle di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia della ricerca archeologica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Zanini Enrico.