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GEOFFREY BARRACLOUGH
Carr rappresentante di una storiografia "parallela a quella francese" -> ma non unico storico britannico importante -> c'è un'enorme tradizione storiografica inglese, parallela al mondo continentale -> alcuni esempi, esemplificativi di dinamiche specifiche della storiografia anglo-americana; Geoffrey Barraclough spiega il rapporto con la lunga durata nel mondo storiografico anglo-americano -> fonda la storia delle civiltà, premessa World History;
Dal punto di vista cronologico si colloca in parallelo tra la prima e seconda generazione di annalisti (1908-1984);
Prospettiva di lunghissimo periodo (come Bloch) sullo sviluppo storico (ricerche da Medioevo fino ad Età contemporanea -> differenza da contemporanei nel continente!);
Per Barraclough, per comprendere fenomeni di ultimi 50-100 anni, è necessario ripescare le loro origini in un passato di lunghissimo periodo -> "The"
Il saggio in cui questo si spiega meglio è "Germany" (1946); Tra il contemporaneo e le origini della civiltà occidentale nel Medioevo.
Indietro di quasi XX secolo per fare un confronto: Braudel: III secolo / Le Goff (5, 500 anni) / Barraclough ha prospettive quasi millenarie.
1946 è una data non casuale, appena finita la Seconda guerra mondiale e il nazismo distrutto. Nell'ottica per cui uno storico deve cercare risposte a esigenze del presente, la domanda di Barraclough è la seguente: perché lo sviluppo storico della Germania è diverso rispetto ad altre nazioni europee?
La risposta va cercata nelle particolarità dello sviluppo storico tedesco: storia millenaria da 800 d.C. fino a 1939, siamo nell'ordine di 1100 anni.
Lo scopo di Barraclough è analizzare il passato della Germania per comprendere come siamo arrivati a guerre mondiali e nazismo, bisogna comprendere le discontinuità.
rispetto al percorso di altri stati europei, rispetto a quello tedesco; Elabora momenti storici decisivi (una serie di date) che, per lui, sono i turning points della storia tedesca, differenziandola da quella del resto del continente (soprattutto Francia e Spagna, democrazie liberali per eccellenza):- 1076 d.C. la scomunica di Enrico IV delegittima autorità imperiale, o costringendolo a sottomettersi al papato → presupposti per frammentazione politica della Germania (elemento chiave della sua storia per tutto Medioevo ed età moderna);
- 1250: morte Federico II (ultimo imperatore del Sacro Romano Impero) → dopo di lui, autorità imperiale va in pezzi → qui si crea una divergenza tra ciò che succede in Francia e Inghilterra e quello che accade in Germania → in Germania non c'è stato nazionale che raccoglie tutti al suo interno (sarebbe Sacro Romano Impero, ma autorità imperiale fortemente indebolita; in più, gli stati
Tedeschi sono indipendenti tra loro ed in lotta gli uni contro gli altri; in Francia al massimo rivolte contro potere centrale, ma è una cosa ben diversa) → riforma protestante crea forti differenze tra nord e sud del paese; Guerra dei Trent'Anni → ulteriore frazionamento di unità politica tedesca → borghesia moderna (per Barraclough) insorge in Germania, presupposto per creazione di regimi parlamentari di tipo "contemporaneo", in qualche modo (in Francia tramite rivoluzione, in Olanda e Gran Bretagna con processi più morbidi); Il risultato finale di guerre napoleoniche è che Germania è sempre frammentata → nel 1815 Germania è divisa in Baviera, Impero Asburgico, Baden Wittenberg... → nessuno di questi ha un governo costituzionale monarchico come quello che emerge in Gran Bretagna e poi, in parte, anche in Francia; Particolarismi portano a unificazione in cui non c'è costruzione di stato.
democratico con suffragio universale / democratizzazione → unificazione tedesca di tipo militare: la Prussia combatte tre guerre per riuscirci → non avviene una costruzione di potere politico-economico-politico solido, ma di tipo autoritario-militare → il Reich, che emerge da questa unificazione militarizzata non è in grado di esprimere regime democratico-parlamentare moderno → la società politica tedesca (frutto di problemi precedenti di lungo periodo) non riesce a integrare forme di rappresentanza moderna al suo interno → infatti, sì suffragio universale, ma esprime voti divisi per caste. La quantità di rappresentanti che eleggono è proporzionale al loro censo (non proprio il canonico suffragio universale); Il potere imperiale, inoltre (fondamentale nell'Impero di Guglielmo II) resta assolutamente predominante su assemblea parlamentare → scopo politico di Guglielmo II è cercare di impedire che maggioranza parlamentare
socialista che emerge diventi unaminaccia per potere dell’imperatore → ciò che tiene in piedi unitàtedesca non è parlamento, ma imperatore, le sue forze armate e lapotenza economica che la Francia sta sprigionando → modellodiverso da quello francese, che crea i presupposti per il 1914-1939→ questo modello autoritario determina ingresso della Germani inguerra;1918-1939: tentativo da parte di Germania di produrreo democratizzazione del paese, ma diviene contro-rivoluzione chefallisce → la repubblica di Weimar risente di tutti problemi delpassato ereditati da stato tedesco → processo di progressivatrasformazione, determinato da una serie di spartiacque storici
Dunque, una storia che si muove avanti e indietro nel tempo, ricercando cause del presente anche in un passato molto lontano → lo si ritrova “Il crogiolo dell’Europa: da Carlo Magno all’anno Mille” anche in (1976); Barraclough si interfaccia con una
tematica importante per storici del secondo dopoguerra → revisione della nostra immagine del Medioevo per capire come quest'ultimo periodo sia determinante per le origini dell'Europa moderna e contemporanea;
La questione che si pone è importante → ricerca delle differenze tra lo sviluppo storico europeo e quello di altre regioni del mondo;
Differenza, dal punto di vista delle strutture politiche, tra l'Europa moderna (e in parte contemporanea) rispetto a Cina, India, Persia? Se prendiamo la storia cinese, ci sono delle fasi in cui l'impero va in pezzi, ma finiscono sempre con la ricostruzione dello stesso → la Cina è sempre raccolta in un centro politico unificante, che si comprime e si allarga periodicamente, ma mantiene sempre il controllo unitario → anche in India c'è sempre un grande impero (e stati minori che si fronteggiano periodicamente; pensiamo, ad esempio, all'impero Moghul) → lo stesso per la Persia, che rimane sempre un centro politico unitario → in Europa:
molti stati, di varie dimensioni, che siscannano periodicamente, ma nessuno costruisce unità politica continentale (anche con Napoleone o con Hitler, finisce sempre male → non reggono → imperi effimeri → non si riesce a costruire impero unitario e centro stabile di potere);
Se guardiamo mondo classico un centro di potere unitario c'era: l'Impero romano → perché non c'è un tornare all'Impero romano nella storia europea? Cosa è andato storto? La risposta va cercata in ciò che accade a cavallo tra VIII, IX e X secolo → la narrazione dello storico inizia con analisi dell'Impero carolingio;
Per Barraclough l'Impero carolingio non è il primo impero del Medioevo → è il tentativo di costruire, per l'ultima volta, l'Impero romano (monarchia universale che integra strutture politiche dell'Europa occidentale in un unico contenitore) → l'Impero carolingio,
per B. è ultimo impero di età classica; Nascono entità politiche molto diverse → questo si riflette nel fatto che
- feudalesimo è composto da modelli diversificati → frammentazione
- carolingia produce frammentazione europea, che porta a formazione di stati diversi tra loro:
In Francia, si creano i presupposti per un potere forte.
In Inghilterra esiste una tradizione di autonomia locale che porta a una monarchia relativamente debole (presupposti per un regime parlamentare britannico).
In Italia (frammentazione) c'è una tradizione urbana, presupposto per la costruzione di stati regionali italiani.
In Germania (terra di confine in questo spazio occidentale) c'è la costruzione di stati forti militarmente ma (poiché troppo grandi perché si inglobino tra loro) frammentati politicamente (già visto nella tesi di B. sulla storia tedesca).
L'origine della particolarità della storia europea si trova nel fallimentare tentativo carolingio di creare uno stato.
Che unifichi l'Occidente (modelli diversificati, che portano a risultati diversi e in contrapposizione tra loro: in Europa occidentale molti stati si fronteggiano e contrappongono per tutto il periodo contemporaneo) → interpretazione in parte superata, ma utile per capire approccio dello storico;
"Introduzione alla storia contemporanea" Ultimo volume di Barraclough → (1966);
Parla di storia contemporanea, disciplina che emerge tra fine '800 e prima metà del XX secolo, quando si inizia a pensare che esista momento di rottura (tra fine '700 e inizio '800) che separa il mondo che noi definiamo storia moderna rispetto a ciò che c'è stato dopo → differenza che non è nemmeno così evidente (chi legge volumi di storiografia "modern history" britannica, sa che è ancora in uso la per identificare storia del mondo che va da scoperta delle Americhe fino ad oggi → "Contemporary
"history" è meno usato (forse si afferma più sul continente che nel mondo britannico). I primi a ragionarci furono anglo-americani); Barraclough, in questo volume, analizza le differenze dell'Europa contemporanea (dal punto di vista storico) rispetto al periodo precedente; Frattura che si consuma nell'ultimo terzo dell'800 → frattura politica, tecnologica ed economica → lo scopo di Barraclough è capire quali sono caratteristiche generali della storia contemporanea → è possibile analizzarla in maniera scientifica (è vicina al nostro tempo)? Quali sono grandi cesure storiche della storia contemporanea? Identifica in una serie di eventi:
Guerre mondiali;
Declino dell'Europa;
Ascesa dell'Asia;
Decolonizzazione;
Nascita della "superpotenze";
In