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Il ruolo dell'anfora nel commercio antico
Non possiamo necessariamente usare le anfore come indicatori diversi: sì anfora, sì commercio; no anfora, no commercio. Bisogna capire come mai c'è/non c'è l'anfora. La ceramica da tavola è più leggera di un'anfora + è essa stessa merce; l'anfora è un contenitore, che si fatica a portarsi dietro. È il guscio della merce, un costo aggiunto. La merce è l'olio, il vino, la salsa di pesce... nella ceramica da mensa, è la ceramica ad essere merce... tendenzialmente c'è maggiore interesse a farla girare su scala commerciale.
Altri oggetti diffusi: es. spezie o indumenti personali. Oggetti piccoli possono andare lontano, essere commerciate in circostanze particolari, regalata... Attenzione a non applicare il nostro schema mentale al mondo antico. Il mondo antico è ovvio che è un'altra roba. Bisogna capire quali sono i meccanismi dietro alle
Tracce e applicarli, riflettendo su come pensiamo che funzionasse il mondo antico. Gli oggetti hanno usi propri. Come facciamo a capire a cosa servivano? Alcuni somigliano ai nostri (no difficoltà); con altri è più difficile (magari oggetto che usiamo anche noi usato allora per cose diverse). Ci sono usi traslati. Come facciamo? Quali sono i modelli di consumo più mostruosi? Cos'è che ci porta a scartare qualcosa? Quanto è il limite a cui noi arriviamo nell'usare una cosa prima di cambiarla? Cosa facevano gli antichi con gli oggetti che non usavano più?
Fino a quindici anni fa, fare questo ragionamento era semplice. Avevamo immagini dei cassonetti coi rifiuti. Cassonetto era indifferenziato e uno poteva fare il discorso fatto a proposito del Tucson Project (apri il cassone e vedi come loro scartano). Oggi il mondo è cambiato: oggi noi differenziamo i rifiuti (difficoltà interpretativa enorme per coloro che vorranno analizzare il)
che il visitatore capisca il suo valore storico e culturale? Queste sono tutte domande importanti che dobbiamo considerare quando si tratta di gestire gli oggetti che fanno parte della nostra vita quotidiana. Il riciclo è un aspetto fondamentale per ridurre l'impatto ambientale dei nostri consumi. In città, dove lo spazio è limitato, è ancora più importante trovare modi creativi per riutilizzare gli oggetti anziché buttarli via. In campagna, invece, c'è più spazio per conservare e riutilizzare le cose. L'analisi delle ossa può fornire informazioni preziose sulla dieta delle persone nel passato. Tuttavia, è importante considerare anche l'impatto ambientale del riciclo di scarti alimentari per l'alimentazione animale. Quanti animali c'erano nel villaggio che potevano consumare questi scarti? Questo è un aspetto complesso da valutare. Quando un oggetto smette di essere usato, riutilizzato o scartato, diventa un reperto. La gestione di questi oggetti è cruciale. Come possiamo esporli in un museo in modo che il loro significato sia compreso dai visitatori? Come possiamo preservarli nel tempo? Queste sono sfide che dobbiamo affrontare per garantire che la nostra storia e il nostro stile di vita siano preservati per le generazioni future.che quell'oggetto racconti una storia? Come faccio a mettere in condizioni altre persone di capire la storia che voglio raccontare? A seconda di come espongo un oggetto il suo significato può cambiare molto. Es. posso esporre tutte le forchette trovate nelle sepolture (spesso parte del corredo funerario); oppure posso contestualizzare la forchetta, ricostruendo la situazione di un pranzo... Studiarli almeno a due livelli: come manufatto, come cultura dietro al manufatto, come sistema sociale (o economico, grande o piccolo...) in cui l'oggetto era inserito. Archeologia deve parlare molto con l'antropologia culturale (l'unica che può aiutarci a comprendere come un oggetto viene prodotto, scartato...) Come l'archeologia modifica il modo di fare storia? Ci costringe a pensare a una storia fatta anche di fenomeni molto complessi, ma legati a piccoli cambiamenti. Ha a che fare anche con la storia dell'arte, anche se in maniera non diretta.immediatamente comprensibile. Abbiamo tracce, a cui facciamo domande (5W); gli oggetti stanno zitti; noi possiamo però osservare; costruiamo risposte in base alla nostra capacità di osservazione.INDAGINE ARCHEOLOGICA:
Controllo sull'informazione che traiamo da una traccia. Poi elaboriamo l'informazione e otteniamo un dato.
COS'È UN DATO ARCHEOLOGICO?
No coccio, buca, monumento... (quelle sono tracce). Una traccia diviene un dato quando noi siamo in grado di porre domande agli oggetti, darci risposte, controllare che siano congruenti alla domanda posta, elaborare informazioni.
L'esistenza di un castello è una traccia. Se riesco a mettere il castello insieme ad altri 50 castelli, quello elabora quest'informazione, costruiscono un sistema e dico: "questo territorio è stato riempito di castelli", questo è un dato.
Oggetti ci arrivano in maniera frammentata. Difficoltà. Vedi es. nella foto. Il fatto che
ETNOGRAFIA HA RUOLO FONDAMENTALE:
ci permette di entrare nella vita del passato. Ci permette di superare quella barriera mondi contemporaneo-passato. Abbiamo una serie di strumenti (documentazione fotografica, osservazione diretta), ma abbiamo ancora la possibilità di sapere dalla viva voce di chi faceva queste cose come funzionava la vita prima del cambiamento radicale portato nella nostra società dalla modernizzazione. La modernizzazione è avvenuta (con ritmi diversi: più rapida in città, più lenta nelle campagne). Ancora nel secondo Dopoguerra, in alcune aree più isolate delle campagne, si conservavano tracce di comportamenti di modi di fare, produzione e usi di oggetti che appartenevano (magari) a una tradizione molto antica.