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PALEOGRAFIA
Particolarismo grafico: rottura unità imperiale romana e inizio scritture nazionali. Scrittura si trasforma a seconda delle esigenze territoriali, politiche e culturali. Abbiamo visto le insulari (irlandese e anglosassone), visigotica (penisola iberica: Portogallo, NordAfrica), merovingica (Francia, Germania, Italia settentrionale)...
SCRITTURE ALTO-MEDIEVALI in Italia: Italia VIII secolo → longobardi, bizantini, zona del Vaticano... Tra VII e IX secolo assistiamo a un processo calligrafico della corsiva libraria → scritture di epoca romana, quadrilineari, minuscole. Es scritture spagnole = visigotica / scritture Francia = merovingica / scritture Italia (varietà di culture, influenze politico-regionali...) = pre-caroline o alto-medievali. La base sono 2 scritture che abbiamo visto: onciale (scrittura adem) e semi-onciale. Sarà più stabile sul rigo di base. Fu uno dei luoghi in cui nacque un centro scrittorio di
Pari importanza di quello di Montecassino. Per lungo tempo la scrittura bobbiese è stata messa in relazione con codici di origine irlandese. Scrittura particolarmente fitta, densa... ELEMENTI CORSIVI = MOLTE LEGATURE PAROLE VICINEASTE ALTE E CLAVATE (non troveremo più il dente di lupo, irlandese e bobbiese in alcuni casi) IRREGOLARITÀ DI ALLINEAMENTO E TRATTEGGIO Anche quando si affaccerà la carolina, nell'Italia meridionale perdurerà la scrittura beneventana. Avremo imitazioni anche nei secoli XV e XVI (in epoca della stampa). La "A" diviene chiusa, ma con forti apicature.