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Tracce dell'attività umana

Gli uomini lasciano tracce, che possono essere molto evidenti o meno. L'esempio riproduce il sito di Stonehenge. Pezzo della Crypta Balbi (monumento di epoca romana che poi ha avuto una lunga storia in epoca tardo-antica, medievale e moderna). Ci sono tracce di varia natura: muro di epoca romana, porta costruita probabilmente in epoca medievale (reimpiegando blocco di tufo di un muro romano), muro medievale (mattoni di recupero), muro più recente (probabilmente di epoca rinascimentale) ... Tutte queste sono tracce di costruzione, positive... in cui gli uomini hanno aumentato il volume della stratificazione.

Ci sono poi tracce che possono essere anche negative... Elementi che tolgono consistenza alla stratificazione... Solco dei carri lasciati su strada sono il prodotto non di attività immediata di costruzione/distruzione umana, ma risultato di un'azione molto lenta e progressiva (usura fino a che non si producono questi segni).

Per costruire il...

parcheggio avevano creato una pista per far passare ruspe, camion… frastagliando ilprofilo della collina con azioni che avevano lasciato una traccia.

Tutto questo funziona sempre col meccanismo della conservazione dell’energia in un sistemachiuso.

Queste azioni sono le medesime; dal punto di vista della formazione del terreno sotto i nostri piedile tracce sono sempre di distruzione, spostamento o costruzione.

Differenza essenziale tra azioni naturali e azioni umane? Stessi meccanismi (distruzione /spostamento / costruzione). Ma differenze spaziali e temporali.

Azioni naturali sono tendenzialmente continue nello spazio e nel tempo. Una frana è un eventonaturale che inizia da una parte, finisce dall’altra e – in tutto questo tempo – è tendenzialmentecontinua. Ha unità di tempo e spazio: la terra parte dall’alto della cima della montagna e finisce perdepositarsi in un altro luogo.

Gli eventi determinati dall’uomo sono spesso

discontinui nello spazio e nel tempo. Una costruzione fatta dagli uomini può essere più facilmente discontinua, in quanto può dipendere da un elemento di distruzione che è stato fatto in qualche altra parte di spazio e tempo. Piccolo corollario è che, tendenzialmente, man mano che la tecnologia si sviluppa e la struttura sociale diviene più articolata, ricca e complessa, tendiamo a distanziare sempre più nello spazio e nel tempo le azioni di distruzione e di accumulo. Ci specializziamo tecnologicamente e cerchiamo di usare materiali tecnologicamente più evoluti. Immaginiamo un posto nel Nevada o nel Texas. Quando i coloni arrivavano qui, costruivano le loro case con ciò che avevano a disposizione. Dovevano costruire una casa dove fosse accessibile (ad esempio) il legname. Oggi, loro costruiscono nello stesso deserto del Nevada edifici con tecnologie e materiali super-sophisticati che magari provengono da molto lontano. Ciò nonmettere in crisi la regola aurea per cui a un'azione di costruzione deve per forza corrispondere un'azione di distruzione. Semplicemente, questo spazio e tempo saranno più dilatati (es. recupero di vecchi materiali e restauro di vecchie case. Legname originariamente molto prodotto lontano nel tempo e che è stato progressivamente riutilizzato). Man mano che la società si modifica, il bacino di cattura (spazio entro cui un uomo - prima dell'arrivo dell'agricoltura o allevamento - andava a procurarsi il cibo per sostentamento) si riduce. Più piccolo è il territorio, più piccolo è il bacino di cattura, più lontano bisogna andare per cercare cibo. Emilia Romagna ha avuto un piccolo bacino di approvvigionamento: erano pochi, non avevano strumenti per il trasporto... avranno costruito case con materiali locali... avranno mangiato il cibo che avevano a disposizione. In epoca romana l'economia era così forte da.permettere di produrre merci, materiali e derrate alimentari nei posti dove era più facile produrle (nel Mediterraneo) e poi convogliarle verso i centri di consumo. Ad esempio quelle tegole con cui sono fatti i tetti di Bologna saranno venute (nonostante terreno favorevole per produzione di laterizi) da lontano (questo sicuramente il caso dei materiali decorativi usati da artisti). Con il collasso del sistema Roma nel Mediterraneo (es. nel Medioevo) Bologna avrà avuto un bacino di approvvigionamento più orientato verso Europa centrale (quello era il mondo a cui, in quel tempo, Bologna apparteneva). Oggi, grazie all'economia globale... possiamo acquistare prodotti che vengono prodotti anche in posti lontanissimi. Questo gioco di distruzioni, trasporti, costruzioni, usi e nuovi distruzioni lascia tracce e queste tracce si sedimentano nel terreno. Usando la nostra capacità di astrazione individuiamo alcuni concetti fondamentali, che valgono indipendentemente da

epoche storiche. Non siamo ancora in una fase pienamente storica del nostro ragionamento, ma stiamo ragionando su comportamenti umani. Per lasciare una traccia nel terreno bisogna che queste azioni intervengano sul terreno e modifichino il paesaggio.

Gli eventi hanno un'importanza storica indipendentemente dall'impatto che hanno sul terreno. La traccia che l'evento lascia è correlata alla quantità di impatto che hanno sul terreno, non all'importanza storica (ricordiamoci tre buche di palo sul Golgota. Importanza grandiosa, azione molto piccola: piantare un palo. Che poi sul palo ci sia un simbolo di importanza capitale nella storia archeologica è un altro conto).

Erosione: evento naturale.

Distruzione: evento generato/prodotto dall'uomo.

Erosione diminuisce, svuota (in maniera grande o piccola) il paesaggio preesistente. Produce materiale che si andrà ad accumulare da qualche altra parte.

Non abbiamo tracce fisiche che ci dicono che un

mattone prodotto nel Lazio lascia una traccia quando arriva in Umbria. Bisogna ricostruire questo spostamento.

Le azioni d'uso lasciano tracce (lo sappiamo), ma non le vediamo in quanto molto deboli. Devono, dunque, essere ricostruite concettualmente.

Statua di S. Pietro ha la parte anteriore di un piede consumata. Non si riconosce più. Consumazione prodotta da un uso ed è stato un uso impalpabile (prodotta da sfregamento e baci dei fedeli, che, per devozione, hanno sfiorato/baciato piede della statua). Il riprodursi di quest'azione così lieve ha prodotto un'usura molto evidente.

È chiaro che la quantità di tracce che si fossilizzano nel terreno è variabile a seconda delle situazioni. Dipende dalla tipologia dell'elemento che le ha fatte entrare nella stratificazione del terreno. Perché Pompei è così ricca? Il Vesuvio ha coperto una vita in atto. Vita in atto, molte tracce, copertura istantanea, molte tracce.

conservate. Raccolta di tracce rimaste nel terreno relative alla trasformazione del paesaggio nel passato.

Un'antologia è una selezione di tracce. Un archivio, se ben conservato, dovrebbe conservare tutte le tracce (o comunque una buona parte). Questa selezione dipende da quale consistenza originaria le tracce avevano, come si sono formate, fenomeni post-deposizionali (che possono aver alterato le tracce dopo il momento in cui si sono formate e quando già erano depositate nel terreno).

Principi su cui si fonda la stratificazione archeologica.

Ci si era accorti che la terra non era tutta uguale (terreno stratificato). Diversità composta da strati diversi, soprattutto nei terreni sedimentari (dove si vedevano accumuli di rocce formatesi al di sotto del livello del mare e magari emerse in seguito per sollevamento tettonico). L'idea che il terreno fosse stratificato nasce lì.

Giacimenti di carbone stavano sotto ad altri strati. La sequenza stratigrafica era la stessa.

Trovati glistrati spia, a poca profondità si sarebbe trovato carbone.

Dalla geologia deriva la stratigrafia geologica (studio della stratificazione geologica).

Abbiamo ragionato di stratificazione archeologica per differenza rispetto all'archeologia.

Cosa distingue le due?

  • Tempi di formazione. In geologia i tempi di formazione sono lunghissimi (si parla di ere geologiche). In archeologia sono tendenzialmente brevi (gli uomini fanno cose perché gliservono; dunque ad una scala comparabile alla vita umana, più corta o molto più corta... cerco di finirla in un tempo ragionevole perché mi servono. Non è sempre vero: uomini che si mettevano a costruire cattedrali dentro cui non avrebbero mai pregato. È, però, la dimostrazione di ciò che è un grande ideale collettivo).
  • L'intervento prevalente è quello dell'uomo, ma non esclusivamente. La natura c'entra molto: gli uomini vi interagiscono,

in quanto hanno bisogno di modificarla per costruire cose; un po' perché la natura non ci sta troppo ad essere modificata come piace agli uomini (recentemente lo abbiamo visto bene);

Si vede meno in geologia e più in archeologia. Le tracce di asporto/distruzione sono più evidenti. Gli uomini lasciano molte tracce di costruzione e distruzione, in quanto modificano molto l'ambiente in cui vivono.

Stratificazione archeologica ha tanti segni che si sovrappongono e che interagiscono l'uno con l'altro.

Quella stratificazione, per formarsi, avrà impiegato centinaia di migliaia di anni.

Grande quantità di stratificazione antropica sopra quella naturale.

Come funziona e come nasce una stratificazione archeologica?

Nella foto si vedono muri di fondazione e sopra una serie di strati in cui già distinguiamo macroscopicamente alcune cose (strati più ricchi o meno ricchi di materiali, più scuri e più chiari, piani di

calpestio…) Immaginiamo che in un posto "x" un signore arrivi e decida di costruire la sua cara rurale (fattoria). Cosa fa? Scava fosse, mette zoccoli di pietra su cui costruisce muri di argilla pressata con paglia (importante che siano coperti sui lati all'intonaco) … si costruisce spazi per vivere, spazi di accumulo… a un certo punto la casa viene abbandonata e crolla. Alcune cose rimangono più visibili, altre meno. Gli zoccoli di pietra (per isolare muri di argilla cruda da terreno circostante) rimangono; il muro di argilla pestata si scioglie, dando vita allo strato più arancione. Nello strato ci stanno pezzi di tegole, pietre crollate dai muri e frammenti di cocci, che rimangono nel terreno. C'era un paesaggio nel passato (spazio libero), che ha subito un'alterazione (costruzione della casa), si è creato un nuovo equilibrio, poi alterato (costruzione della casa), alterazione e creazione di un altro equilibrio, in cuio potuto ammirare la bellezza naturale del luogo. Purtroppo, l'intervento umano ha lasciato delle tracce evidenti. Le colline sono state modificate per fare spazio alla casa e alla strada di accesso. Gli alberi sono stati tagliati per far posto al cantiere. Ora, al posto della vegetazione rigogliosa, ci sono solo macerie e detriti. La vista che una volta era aperta e panoramica, ora è limitata dalla struttura della casa. Sono rimaste solo poche piante e arbusti che cercano di sopravvivere tra le macerie. La bellezza naturale del paesaggio è stata compromessa e sostituita da un'opera umana.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
27 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/10 Metodologie della ricerca archeologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lucabeagle di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia della ricerca archeologica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Zanini Enrico.