
Si è molto parlato in questi giorni di alcuni misteriosi avvenimenti che hanno riguardato il test di Medicina 2014. Primo fra tutti, quello del plico scomparso di Bari, e in seguito è stata la volta del casuale ritrovamento di un busta con sigilli ministeriali nella spazzatura a Napoli.
Il Miur però ha assicurato ai partecipanti alla prova che, da quanto riscontrato dalle verifiche e dai primi esiti dei risultati del quiz, nulla prova che ci siano state delle effettive irregolarità. Tuttavia i candidati sarebbero pronti anche al peggio: se si trovassero nuovi elementi che provino con certezza l'esistenza di abusi nello svolgimento del test, questo dovrebbe essere annullato. Sono 3 su 5 a pensarla in questo modo, e la stessa percentuale circa crede che la giusta soluzione sia ripeterlo. Questi i dati emersi dall'indagine di Skuola.net.IL MIUR ASSICURA: NIENTE DI IRREGOLARE - Il Miur sostiene che, in seguito ad adeguati accertamenti, niente prova l'esistenza di effettive irregolarità nel test di Medicina 2014. I candidati perciò potranno dormire sonni tranquilli: come già annunciato dal Ministero, il 22 aprile saranno pubblicati i risultati della prova. In chiusura del comunicato stampa inviato in risposta alle vicende di Bari, poi, si legge che "alcuni dei questionari sono stati già controllati, e che non sono state riscontrate anomalie": ulteriore motivo per non ritenere necessario l'annullamento. La "soffiata" è interessante: questo vuol dire che tra i compiti non sono state riscontrate stranezze, né pesanti differenze tra una sede e un'altra o peggio ancora spettacolari miglioramenti rispetto al passato. Anche perché a Viale Trastevere sanno che, come ha già fatto lo scorso anno Skuola.net, che quando verrà pubblicata la graduatoria nazionale sarà possibile per chiunque verificare come sono andati gli studenti nelle varie sedi universitarie e monitorare eventuali differenze rispetto al passato. Quindi se ci fosse una verità "scomoda" sarebbe difficile tenerla nascosta. Da questo punto di vista gli studenti possono stare tranquilli.
ABUSI PROVATI? ANNULLIAMO IL TEST - Tuttavia se invece le verifiche dovessero mostrare chiaramente che il test è stato in qualche modo falsato, 3 studenti su 5 si dichiarano favorevoli all'annullamento addirittura su scala nazionale. Un 10% invece lo considera giusto, ma solo nelle sedi incriminate. Infine è circa il 32% dei 1300 intervistati da Skuola.net a dichiararsi contrario. Una parte significativa di questi, circa 1 su 2, non considera abbastanza gravi le vicende di Bari o Napoli. Un terzo di essi, invece, non vuole che, per la disonestà di alcuni, debba rimetterci anche chi ha svolto regolarmente la prova. Questi risultati vanno comunque interpretati anche alla luce del coinvolgimento personale di ciascuno: chi pensa di essere andato bene difficilmente chiederebbe la ripetizione della prova.
IMMATRICOLARE TUTTI? MEGLIO RIPETERE - E se si verificasse il peggio, potrebbe essere l'occasione di aggirare il numero chiuso e, magari, permettere a tutti di immatricolarsi? Così la pensano 2 ragazzo su 5, che per la selezione dei futuri medici si affiderebbe più alla determinazione dei singoli studenti, piuttosto che allo sbarramento iniziale del test di ingresso. Tuttavia la maggioranza, circa il 62%, crede invece che la giusta soluzione sia ripetere il test. L'importante, però, è che sia dopo la maturità. Questo perché rifarlo non sarebbe un problema per quasi il 45% dei ragazzi, già ben preparato per l'8 aprile, mentre poco più del 42% considera l'annullamento e lo spostamento del test una buona occasione per prepararsi ancora meglio.
Carla Ardizzone