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Abolizione test medicina: le ragioni del no

La notizia annunciata ieri dell’abolizione del numero chiuso per Medicina che, come precisato immediatamente, sarà graduale non ha trovato tutti favorevoli. Se da una parte hanno gioito coloro che da anni si battono per il diritto allo studio, secondo loro ostacolato dal numero chiuso, dall’altra il fronte del no si è fatto sentire. Ecco quali sono le motivazioni di chi è convinto che l’abolizione del numero chiuso sarebbe dannosa.

Abolizione test Medicina: problemi per la qualità della formazione

Alla notizia dell’abolizione, molti rettori non si sono certo mostrati favorevoli.
Le ragioni? Secondo loro, togliere il numero chiuso significherebbe mettere a rischio la qualità della formazione delle università. Senza il test, infatti, quest’anno gli oltre 67mila ragazzi, che invece hanno dovuto sostenere la prova, si sarebbero riversati negli atenei che difficilmente avrebbero potuto gestire numeri così cospicui di studenti. Per incrementare il numero di iscritti è necessario prima assumere un maggior numero docenti e investire sulle infrastrutture. Solo in questo modo non si rischierebbe di creare problemi alla qualità della formazione.

Abolizione test Medicina: più potenziali disoccupati

L’abolizione del numero chiuso servirebbe, secondo alcuni, a formare medici che mancano nel nostro sistema. Secondo altri però il problema dell’accesso alla professione sanitaria arriva in un secondo momento, non prima della laurea. Secondo la Federazione nazionale degli ordini dei medici e degli odontoiatri, si stima che ogni anno circa 1000 laureati in medicina rimangono fuori dalle scuole di specializzazione. Se tolto, quindi, il numero chiuso andrebbe ad aumentare questo numero.