
L’appuntamento con la logica è uno di quelli che maggiormente incute timore e agitazione alle migliaia di giovani che presto si troveranno a sostenere i test d’ingresso ai corsi di laurea ad accesso programmato.
Ogni anno moltissime sono le vittime che cadono nei tranelli dei problemi di logica. Esistono tuttavia metodi e strategie per affrontarli nella maniera vincente, come l'utilizzo del ragionamento induttivo.DEDUZIONE: LA LOGICA DEI SILLOGISMI - Rivediamo rapidamente in cosa consistono i due metodi, della deduzione e dell’induzione, e quali sono le principali differenze. L’argomentazione deduttiva, che è anche la più semplice, è quella per cui da premesse certe e vere discende in modo necessario la conclusione. La logica deduttiva è quella applicata nei noti sillogismi come:
A) Tutti gli uomini sono mortali
B) Socrate è un uomo
C) Quindi Socrate è mortale
Il processo per cui si passa dalle evidenti premesse alla conclusione certamente vera, si definisce inferenza.
RAGIONAMENTO INDUTTIVO - Ben diversa è l’argomentazione induttiva che procede dal particolare al dato generale. L’induzione parte da alcuni esempi per cui si riscontra valida una stessa regola. Ricavando che tale regola è applicabile a tutti i casi analoghi si arriva alla constatazione che si tratta di una regola universale. Si approda così ad una conclusione che è tuttavia probabile, possibile, ma non per forza vera. Negli esercizi di ragionamento critico dei test, è fondamentale conoscere il metodo induttivo proprio ai fini della rilevazione delle caratteristiche della conclusione, che può essere necessariamente vera o solo probabile.
STRATEGIE RISOLUTIVE - Bisogna innanzitutto individuare le premesse distinguendole dalla conclusione (ed anche per questa operazione esistono delle strategie). Solo successivamente valutare se si tratta di un ragionamento deduttivo per cui la conclusione è certa e necessariamente vera.
Margherita Paolini