#testmedicina usare il telefonino si può.Scoop nostro inviato pic.twitter.com/fFOhEUVle3
— skuola.net (@skuolanet) September 9, 2013
L'INCHIESTA - Skuola.net ha deciso di vederci chiaro. Un nostro inviato, con tanto di telecamera nascosta, ha preso parte questa mattina ai test d’ingresso di Medicina. Rispetto al passato, si sono fatti grossi passi avanti: le procedure del Cineca anti-raccomandazione sono ferree, i candidati sono divisi fra le varie aule per fasce d’età e non più per cognome, così da rendere più difficile la presenza di un accompagnatore-suggeritore. Eppure copiare è possibile: siamo riusciti a portare con noi il telefonino, a scattare una foto del compito, a usare dei bigliettini abilmente occultati in un pacchetto di fazzoletti. Certo, se avessimo avuto qualcosa da chiedere al test, non ci saremmo mai presi un rischio del genere. Ma noi siamo qui per documentare, quindi osiamo per capire quanto siano larghe le maglie del sistema di controllo.
L'AULA DEI "VECCHIETTI" - Siamo in un’aula in compagnia di una quarantina di trentenni. A sorvegliare la nostra prova c’è uno staff di soli tre commissari, che alla fine si riveleranno insufficienti per un controllo in stile Alcatraz. A quell’età chi tenta il test è in genere lo fa con la speranza di cambiare vita. Su tutte la storia più interessante è quella di una studentessa che anni fa ha deciso di dire basta con la medicina. Così dopo quattro anni di studi decide di cancellare il proprio curriculum universitario mediante rinuncia agli studi. Anni dopo ci ripensa, e ora deve iniziare da zero. La commissione ricorda a più riprese che non si può portare con se né tantomeno utilizzare il telefonino. Inoltre è vietato l’uso di libri o altre forme di appunti. Pena l’annullamento del compito. Quando i commissari sorvegliano per intero la piccola aula, copiare è un’impresa da temerari.
QUANDO SI COPIA - Invece quando le forze si riducono, il candidato malintenzionato può approfittarsene. Basta che uno dei suoi compagni decida di andare al bagno, costringendo uno dei commissari ad assentarsi. Se poi gli incontinenti sono di sesso diverso, devono essere accompagnati da due distinte persone a presidio di ciascuno dei bagni. Così consultare i bigliettini o utilizzare il cellulare diventa facile, come viene provato nel filmato realizzato dal nostro inviato. Verso il termine della prova c’è un’indecisione: non si sa se chi ha terminato dopo 70 minuti possa lasciare l’aula. Così i tre commissari si concentrano sulla soluzione del quesito lasciando campo libero e indisturbato.
MA TANTO NON SERVE - L’esperienza sul campo ci ha permesso di comprendere che gli studenti che in passato hanno segnalato irregolarità avevano ragione: come abbiamo dimostrato sul campo non è impossibile per i malintenzionati copiare. Tuttavia questa pratica è molto rischiosa, perché porta all’annullamento della prova se scoperti, e con molta probabilità inutile: a parte le domande di cultura generale, molti dei quesiti sono originali e quindi risulta molto difficile trovare un qualcosa di simile da copiare su libri o dai foglietti portati da casa.
I MALUMORI DEI RAGAZZI SUI SOCIAL - Dopo un'estate passata a studiare per i test non è facile accettare l'esistenza di iscritti che usano mezzi illeciti per superarli, e i ragazzi che hanno appreso la notizia da Skuola.net hanno cominciato a protestare contro i "copioni". Su Facebook, tra i commenti dei ragazzi c'è la segnalazione di una irregolarità a Napoli: "Un mio amico che ha fatto oggi il test di medicina alla federico II ha detto di aver visto diverse persone che usavano telefonino e internet. Che schifo di paese." Sempre su Facebook, c'è chi commenta "Ma che schifo." Altri studenti dello stesso parere su Facebook: "E poi chiedetevi in che mani siamo povera italia e italiani."
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