
Uno dei test più temuti dalle future matricole è senza dubbio la prova d’ingresso per la facoltà di Medicina. Quest’anno tra tutti i candidati solo 1 su 6 riuscirà ad avere un posto negli atenei italiani.
Da non sottovalutare è però il peso dei ricorsi avviati dagli studenti in caso di eventuali illeciti, come domande scorrette o poco chiare. Ma questo aspetto potrebbe a breve cambiare, come anticipa la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, a Il Tempo. Scopriamo quali sono state le sue parole.
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Test Medicina: in arrivo controllo esterno sulle domande
E’ di poche ore fa l’intervista della ministra Messa a Il Tempo, nella quale ha commentato ciò che ha intenzione di mettere in gioco a breve per migliorare il meccanismo del test di medicina: “Le polemiche sugli errori del test di Medicina? L'anno prossimo vorrei istituire un controllo esterno di terzo livello, prima di rilasciare le domande. Per ora, infatti, per garantire la massima riservatezza ed evitare che ci possano essere delle uscite antipatiche di alcune domande, tutto il controllo è in capo alla Commissione che predispone il test. Ma per evitare anche errori materiali servirebbe un occhio esterno per l'ultima supervisione. Rispetto al sistema di selezione - aggiunge - sono per costruire un gruppo di lavoro per studiare eventuali alternative alla procedura attuale".
Prova d’accesso Medicina: il test rimane nazionale
Ma dunque, come si immagine il test dell’anno prossimo la ministra Messa? Ebbene, la sua risposta è emblematica e sottolinea due punti: “La prova deve restare nazionale e il numero per l'accesso programmato deve rimanere basato sul fabbisogno che esprimono le Regioni.” Queste le due premesse, alle quali la Ministra aggiunge: “C'è poi la fase pre-test, quella dell'orientamento e dell'auto-valutazione. Su questa ci stiamo attivando per far in modo che testi e siti di esercitazione possano essere disponibili per i ragazzi a partire dalla scuola e senza costi per le famiglie".