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Test Medicina 2017: tra Stephen Hawking e Patti Lateranensi, qualcuno confessa la “sbirciatina” articolo

Niente di impossibile, ma neanche una passeggiata. Anche se, stavolta, le materie che hanno fatto penare di più i ragazzi non sono quelle tradizionalmente più ostiche. Skuola.net ha raccolto le sensazioni a caldo di circa 500 partecipanti alla prova di ammissione di Medicina, pochi minuti dopo la sua conclusione.

Difficile ma non impossibile

Se nel 2016 il questionario era stato giudicato tra i più facili di sempre oggi le cose sono leggermente diverse.
Ben inteso, oltre la metà dei candidati (il 52%), ha dato un parere neutro sulle domande proposte dal Cineca (il consorzio che si occupa dell’organizzazione del test d’ingresso) – né semplice né difficile – ma quasi un terzo del totale (31%) pensava potesse essere più abbordabile. Solo il 17% degli aspiranti iscritti a Medicina, invece, è stato contento di come è andata. Forse perché le materie più impegnative non sono state quelle caratterizzanti il percorso di studio, su cui almeno teoricamente gli studenti si preparano di più. Ciò non toglie che ci abbiano provato lo stesso: il 22% ha risposto a tutti i 60 quesiti (anche a costo di sbagliare), il 60% alla maggior parte di essi, il 12% a circa la metà (per evitare errori che, in base al regolamento, possono abbassare il punteggio). Blocco totale (o quasi) solo per il 6%.

Logica, la materia più difficile

Le domande di Logica e Ragionamento: sono state loro il vero spauracchio per i partecipanti ai quiz del 2017; i venti quesiti di ragionamento sono stati indicati dal 40% dei candidati come quelli più difficili. Distanziando di parecchio gli altri ambiti, quelli più vicini alle scienze mediche: Biologia si ferma al 25%, Matematica e Fisica al 13%, Chimica al 12%. Grande riscatto (per il secondo anno di fila) per le classiche due domande di Cultura Generale: solo il 10% le ha trovate veramente cattive. Nonostante chi ha elaborato il quiz abbia tentato di mettere anche stavolta i bastoni tra le ruote delle future matricole: il quesito sul libro di Stephen Hawking sul Big Bang e i buchi neri (con, tra le opzioni di risposta, Piero Angela e Margherita Hack) ne è la dimostrazione; l’altra, invece, riguardava i Patti Lateranensi e il rapporto Stato-Chiesa secondo la Costituzione.

Commissioni severe, ma qualcuno è riuscito a copiare

Difficoltà che potrebbero essere state generate, però, anche da una maggior attenzione delle commissioni d’esame nel controllare che il test si svolgesse regolarmente. Il 65% dei ragazzi ha detto di essersi trovato di fronte commissari inflessibili, che non hanno consentito di scambiare neanche una parola. Cui si aggiunge un 26% che ha avuto a che fare con una commissione comunque attenta, che ogni tanto lasciava margini di ‘manovra’. Appena il 9% ha giudicato i commissari disattenti. Cifre che, più o meno, corrispondono al tasso di ‘copioni’: il 11% dice di aver copiato tutto, il 7% solo qualcosa. In che modo? Il 45% ha raccolto volentieri i suggerimenti dai vicini di banco, il 35% ha preferito affidarsi allo smartphone. Ma l’82% di chi sogna di iscriversi a medicina ha provato a fare tutto da solo: o la va o la spacca.