Serena Rosticci
di Serena Rosticci
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foto di test ingresso 2016 la carica dei mammoni

Nonni, zii, amici, mamme e, soprattutto tanti papà. Il nostro inviato alla Sapienza di Roma ci racconta come l'ansia per il test Medicina 2017 non la viva solo chi lo deve effettivamente sostenere. La tensione è tanta pure per chi ha accompagnato i candidati e ora li aspetta fuori dalle mura della facoltà.

Qualcuno chiacchiera, qualcun altro si ritrova addirittura dopo anni e qualcun altro ancora banchetta. Certo è che la folla fuori dal celebre ateneo romano dimostra come tantissimi non se la siano sentita di presentarsi alle prove di ammissione di Medicina 2017 da soli.
Perché per tanti il test di oggi, 5 settembre, rappresenta un momento cruciale, l'unico ostacolo che li separa dal raggiungere il loro sogno. Un sogno che tanti familiari in ansia raccontano che il proprio figlio o nipote nutre sin da quando era bambino e che, per realizzarlo ha fatto di tutto: si è preparato, ha versato il suo sudore per mesi e mesi sui libri e ha persino preso un pullman la notte prima del test di Medicina 2017 per intraprendere il "viaggio della speranza" che lo ha portato a Roma a sostenere la prova. Perchè tantissimi accompagnatori raccontano di venire persino dalla Calabria.
Se Medicina è la prima scelta della maggior parte dei candidati, non sembra comunque essere l'unica: tanti familiari raccontano che i candidati che hanno accompagnato hanno già sostenuto altri test d'ingresso o comunque lo faranno presto. Meglio non rischiare di rimanere fuori, insomma. Biotecnologie sembra essere stato il test - alternativa per tanti, ma molti altri tenteranno la sorte pure con il test di Professioni sanitarie del prossimo 13 settembre.