Francesco Bertoldi
Autore
Presenza obbligatoria esami Medicina

Mentre le lezioni del semestre filtro di Medicina si avviano verso la fase finale, dal Ministero dell'Università e della Ricerca arrivano le regole definitive sulla frequenza

La soglia minima di presenze per accedere agli esami è fissata al 51%, ma chi non la raggiunge non sarà automaticamente escluso. Gli studenti potranno, infatti, essere ammessi alle prove dopo aver completato specifici corsi di recupero, organizzati dal proprio ateneo.

Indice

  1. Semestre filtro Medicina: la soglia minima fissata al 51%
  2. Esami, crediti e tempistiche del semestre filtro

Semestre filtro Medicina: la soglia minima fissata al 51%

La Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, insieme alla ministra dell’Università Anna Maria Bernini, ha dunque definito la soglia di frequenza minima per gli studenti iscritti al semestre filtro di Medicina

Per accedere agli esami sarà necessario aver registrato la maggioranza delle presenze alle lezioni. Ma a questo si aggiunge una certa flessibilità: chi non raggiunge la percentuale richiesta non sarà automaticamente tagliato fuori

L’ammissione, per questi ultimi, potrà avvenire dopo lo svolgimento di attività didattiche di recupero, organizzate dall’università di appartenenza. Saranno i docenti o gli organi accademici a valutarne la necessità, garantendo così una linea comune a livello nazionale ma con margini di adattamento alle singole realtà locali.

Esami, crediti e tempistiche del semestre filtro

Intanto, il semestre filtro entra nella sua fase decisiva, con circa 60 mila studenti coinvolti nei primi due appelli, fissati per il 20 novembre e il 10 dicembre 2025.

Le matricole dovranno sostenere tre esami nazionali: Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia, ciascuno da 6 crediti formativi, per un totale di 18 Cfu

Solo chi supererà tutte e tre le prove potrà essere inserito nella graduatoria nazionale per l’accesso al secondo semestre, in base al punteggio ottenuto e alle dieci sedi prescelte al momento dell’iscrizione.

Dal Ministero è arrivata la conferma del principio generale già fissato dalla CRUI: il 51% di frequenza resta il parametro minimo nazionale per potersi iscrivere alle prove, anche se alcuni atenei hanno scelto di fissare soglie più alte. 

In ogni caso, chi non rientra nella percentuale prevista potrà mettersi in regola con le attività di recupero predisposte dall’ateneo, prima di sostenere gli esami.

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