
Il nuovo modello del semestre aperto ha ormai preso il via: dal 1° settembre migliaia di matricole stanno frequentando le prime lezioni di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.
Ma il vero spartiacque è già segnato in calendario: gli esami nazionali, quelli che decideranno chi potrà continuare il percorso e chi dovrà invece cambiare strada.
Ebbene sì, si tratta di prove universitarie a tutti gli effetti, standardizzate e svolte nello stesso periodo in tutta Italia. È qui che la selezione si gioca davvero. Ecco le date, le regole e i criteri con cui verranno valutati gli studenti.
Esami Medicina: novembre e dicembre 2025
Gli esami del semestre aperto sono già fissati: primo appello il 20 novembre, secondo appello il 10 dicembre 2025.
Ogni studente potrà presentarsi a entrambe le sessioni, per avere la possibilità di rifiutare un voto e avvalersi del secondo risultato utile, se migliore.
In programma ci sono tre prove – Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia – da affrontare nello stesso giorno.
Importante: lo studente dovrà rimanere in aula fino al termine di tutte le prove, indipendentemente da quelle che deve sostenere.
Come si svolgono le prove
Ogni esame prevede 31 quesiti in 45 minuti, con domande a scelta multipla e a completamento. La valutazione è standard: +1 punto per risposta corretta, -0,10 per errore, 0 per omissione.
Tra una prova e l’altra sono previsti 15 minuti di pausa. Il punteggio finale massimo raggiungibile è di 93 punti.
Graduatoria nazionale
Per restare in corsa è necessario ottenere almeno 18/30 in ciascun esame. Anche se, diciamolo subito, la sufficienza con ogni probabilità non permetterà di mettere le mani su uno degli oltre 20 mila posti disponibili, data la grande competizione in campo. Superare gli esami, dunque, non garantisce la prosecuzione: conta anche la posizione finale in classifica.
Ad ogni modo, chi raggiunge la soglia minima in tutte le materie entra automaticamente nella graduatoria nazionale, la cui uscita è già calendarizzata per il 12 gennaio 2026.