
”I quesiti dei prossimi test saranno ‘pescati’ da una banca dati che ho voluto fortemente aperta e pubblica, al contrario di oggi” ha scritto la Ministra sui social. Questi cambiamenti comporteranno lo slittamento della sessione prevista a febbraio 2024, con tutta probabilità almeno al mese di marzo. Nell'intervista rilasciata a 'La Repubblica' e in un posto social, il numero uno del MUR ha poi rivelato come intende gestire l'accesso al corso di laurea in Medicina e Chirurgia.
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Test di Medicina, le novità del 2024: sessione a marzo e banca dati di quiz pubblica
”Ora si cambia: è evidente che le regole per l’ingresso a Medicina ad oggi non hanno funzionato. Puntiamo a un meccanismo più equo che premi merito e conoscenze.” ha esordito la Ministra Bernini su Facebook. Il Ministro dell'Università e della Ricerca ha specificato che, per quanto riguarda il 2024, ”i quesiti dei prossimi test saranno ‘pescati’ da una banca dati che ho voluto fortemente aperta e pubblica, al contrario di oggi.”.Al momento, riporta 'La Repubblica', si tratterebbe di circa 50mila quesiti contenuti in una banca dati aperta a tutti. E' questa la principale novità dalle parti di Largo Ruberti, anche se – fa notare Eugenio Bruno sul 'Sole24Ore' - è molto probabile che il Tolc non verrà del tutto abolito. Questo perché si tratta di un sistema pensato come biennale, con la possibilità di tentare il test già dalla quarta superiore. Gli 80mila iscritti del 2023 hanno affrontato le prove con questo spirito e l'improvvisa scomparsa del Tolc potrebbe portare all'ennesima pioggia di ricorsi. Sebbene quindi la Ministra Bernini abbia in mente diversi cambiamenti, è molto probabile che la formula del Tolc rimanga in essere per il 2024.
Ad ogni modo, si tratta di un’operazione che – spiega la Ministra – comporterà per forza di cose lo slittamento delle prove in programma a febbraio 2024. Al momento, da quanto si apprende da diversi organi di informazione, si pensa alla fine di marzo per lo svolgimento della prima sessione 2024: il tutto dipenderà dal decreto legge che andrà a riformare il test di medicina, la cui pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dovrà avvenire entro 60 giorni dallo svolgimento delle prove. Si tratta di un primo passo verso un ”percorso di riforma complessiva per l'iscrizione a Medicina”. A saltare potrebbe essere poi anche il famigerato coefficiente di equalizzazione, il moltiplicatore delle prove tarato sul livello di difficoltà dei quesiti, oggetto di migliaia di contestazioni.