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de luca attacca tolc medNon si placa la polemica attorno ai test di Medicina. Una polemica ormai decennale, che si fa più forte ogni anno in concomitanza dei test. Molti sono i detrattori delle prove di ammissione, considerate da alcuni come discriminatorie o limitanti per gli aspiranti medici.

fonte foto: via Regione Campania

Ma c'è anche chi si scaglia anche contro i contenuti dei test: i famigerati quiz.

E' il caso del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che da un po' di tempo sembra avere avviato una vera e propria rubrica sui test d'ingresso. Così nell'ultima diretta Facebook, il governatore del PD si scaglia contro il test di medicina, riportando alcuni dei presunti quesiti rivolti ai candidati. Nelle ultime ore, poi, la risposta del CISIA, il consorzio che elabora le domande del TOLC MED, non ha tardato ad arrivare.

De Luca contro il TOLC MED: “Venti anni di carcere a chi prepara i test”

Nella premessa, il governatore definisce una “vergogna nella vergogna mettere ai margini i figli della povera gente: esclusi dalla facoltà quelli che non possono pagarsi i test, truffaldini camorristici che sono ancora in atto nel nostro Paese”. Poi interviene sulla composizione del TOLC MED 2023: "Mi arrivano lettere e segnalazioni da parte dei cittadini - spiega De Luca - tra le domande dei test me ne riferiscono una su chi ha inventato la Viennetta dell'Agida e un'altra su cosa è la grattachecca".

E ancora: "Un padre di tre figli mi segnala tra i test questo: quale di queste parole non ha nulla in comune con le altre? Ci sono cinque parole: sfoggiare, depennare, castità, provare, cromare. La risposta esatta è provare perché provare è l'unica parola che non contiene il nome di una città – sottolinea il governatore - Io darei a chi ha preparato questo test venti anni di carcere subito o meglio ancora lo sottoporrei al programma rieducativo che viene adoperato dalla polizia municipale di Singapore che ha in dotazione una frusta di bambù e la utilizza contro chi viola le regole stradali. Ecco venti frustrate di bambù sul groppone e si fa una opera di bene".

La replica del CISIA: "I quesiti vertono sugli argomenti indicati dal Ministero"

Il CISIA, il consorzio universitario che si occupa dell'elaborazione e somministrazione delle prove non ci sta e ribatte con forza alle parole del governatore. Nella nota diffusa si legge infatti: ”Siamo un organismo scientifico universitario che da quasi 20 anni mette la propria professionalità al servizio degli atenei nella realizzazione e nell'erogazione delle prove di accesso ai corsi di laurea. Nella produzione scientifica del Consorzio, nei test Cisia e in particolare nei Tolc, non vi sono quesiti 'demenziali'. Questo vale, ovviamente, anche per il Tolc-Med e il Tolc-Vet, i test per l'accesso ai corsi di laurea magistrale di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria e Medicina veterinaria delle università statali. Abbiamo letto falsità. Le prove Tolc-Med e Tolc-Vet non contengono alcuna domanda di 'cultura generale' sulla Viennetta Algida e sul suo inventore, sulla grattachecca (peraltro quiz salito alla cronaca nel 2011 e presente in test diverso da Medicina) e tanto meno le altre domande di cui abbiamo letto del tipo 'Quale di queste parole non ha nulla in comune con le altre? Sfoggiare, depennare, castità, provare, cromare'. I quesiti vertono sugli argomenti elencati nella decretazione ministeriale e sono predisposti da specifiche commissioni disciplinari formate da esperti delle materie oggetto d'esame, che operano con massima attenzione e professionalità”.