Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 35
Sfruttamento e diritti dei bambini Pag. 1 Sfruttamento e diritti dei bambini Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sfruttamento e diritti dei bambini Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sfruttamento e diritti dei bambini Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sfruttamento e diritti dei bambini Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sfruttamento e diritti dei bambini Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sfruttamento e diritti dei bambini Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sfruttamento e diritti dei bambini Pag. 31
1 su 35
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Italiano: Giovanni Verga (Rosso Malpelo)

Matematica: la statistica

Economia: le multinazionali

Diritto: i diritti dell'infanzia

Finanze: l'Unicef

Storia: la seconda rivoluzione industriale

Inglese: Oliver Twist (Charles Dickens)
Estratto del documento

Tra la società madre e le filiali v sono flussi di direzione opposta, in quanto dal

centro alla periferia si indirizzano investimenti e informazioni sulle strategie

mentre in senso contrario si sviluppa il flusso dei profitti.

La ricerca di maggiori profitti spinge ad aumentare il grado di

multinazionalizzazione, attraverso investimenti in nuovi paesi.

Le prime multinazionali (petrolifere, minerarie, alimentari) si costituirono attorno

al 1880, ma la massima espansione si è avuta nel decennio tra il 1970 ed il 1980;

si sono formate per agire liberamente all’interno di altre nazioni e le società che

esse controllano hanno la veste legale del paese in cui operano, quindi godono dei

vantaggi accorati alle società locali e magari negati alle società straniere. Sono

particolarmente interessate ai Paesi del Sud per tre motivi:

• produzione e commercializzazione delle loro materie prime;

• utilizzo della loro manodopera a buon mercato e godimento di altre

facilitazioni che riducono i costi di produzione;

• invasione dei loro mercati dal punto si vista commerciale e finanziario..

Le multinazionali pagano prezzi molto bassi alle imprese appaltate che sono

spinte a farsi una grande concorrenza tra di loro; ciò obbliga i fornitori a sforzarsi

di contenere i costi di produzione, in maniera particolare quello del lavoro, in

modo di poter rimanere sul mercato. Ricorrendo al sub-appalto si trovano una

miriade di piccoli produttori che si vedono imporre prezzi di produzione così

bassi da non poter sopravvivere se non sfruttando al massimo la manodopera più

malleabile e più a buon mercato che comprende quella dei bambini, molti dei

quali vengono abusati sul lavoro da grandi imprenditori per produrre articoli

utilizzati giornalmente:

• una multinazionale che produce una vasta gamma di articoli sportivi molto

pubblicizzati (es. abbigliamento, palloni, scarpe etc.) è stato criticato dai più

importanti media internazionali. Si è scoperto che l'azienda per anni ha

sfruttato il lavoro di bambini, dai 5 anni di età, per cucire i propri palloni e

vestiti. Tali bambini venivano impiegati per 14-16 ore al giorno in condizioni

igieniche pessime in fabbriche buie e malsane ed essere pagati in modo

esageratamente inferiore rispetto al costo commerciale del prodotto. HOME

HOME

DIRITTO PUBBLICO

 I Diritti dell’Infanzia HOME

HOME

I DIRITTI DELL’INFANZIA

La figura del bambino non ha mai avuto una particolare

fortuna nel mondo degli adulti, sia in passato e sia oggi.

Gli adulti amano considerare i bambini come una

proprietà sulla quale esercitare solo diritti e sono

assimilabili più spesso alla proprietà che alla paternità ed

alla maternità. Gli egoismi, le frustrazioni e i sensi di

colpa degli adulti, rischiano di fare diventare i figli

iperprotetti, viziati e superaccessoriati in quanto soli ed

impreparati alle difficoltà della vita.

Il risultato, nella società occidentale di oggi, è un bambino inventato, virtuale, che

viene vissuto dai genitori più come una sorte di oggetto di gratificazione che come

una persona da rispettare. Diventa un oggetto perché non ha la forza fisica o giuridica

per opporsi agli adulti. I diritti dell’infanzia che hanno segnato una svolta

straordinaria nei rapporti tra adulti e bambini, affermano che ogni ragazzo deve

nascere sano e sereno. Secondo la Convenzione internazionale sui diritti

dell’infanzia approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre

del 1989 a New York, gli Stati contraenti devono far sì che i diritti e le libertà in essa

proclamata siano resi effettivi.

Cito alcuni dei diritti più importanti che tutelano il bambino:

 art. 30: E' dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli....

 art.31: la Repubblica......protegge l'infanzia e la gioventù...

 art. 34: La scuola è aperta a tutti.

 art: 37: la Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e

garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione

L'analisi dei documenti è continuata con la CONVENZIONE SUI DIRITTI DEL

FANCIULLO. Con parole semplici elenchiamo alcuni degli articoli:

 art. 2: Non ha importanza il colore della pelle, la razza, il sesso, la religione,

la lingua che parla, in un bambino; né se è un disabile, oppure ricco o

povero..

 art. 3: Gli stati e gli adulti devono assicurare cure, protezione e benessere per

il bambino.

 art. 6: Tutti devono riconoscere che il bambino ha un diritto inerente alla vita.

 art. 7: ogni bambino ha il diritto di avere un nome, la cittadinanza e a

conoscere i genitori ed essere allevato da essi.

 art. 8: Gli Stati devono concedere assistenza ai bambini abbandonati.

 art. 9: gli Stati vigilano affinché il bambino non sia separato dai genitori se

non per il suo bene. Se viene maltrattato o abusano di lui deve essere

allontanato dalla famiglia. Se i genitori vivono separati il bambino vivrà con

uno solo di essi, ma ha il diritto di vedere entrambi. HOME

HOME

SCIENZE DELLE

FINANZE

L’ Unicef HOME

HOME

L’ UNICEF

L'UNICEF (Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia) è la

principale organizzazione mondiale per la tutela dei diritti

e delle condizioni di vita dell'infanzia e dell'adolescenza.

Fondato nel 1946 su decisione dell'Assemblea Generale

dell'ONU, l'UNICEF opera attualmente in 156 Paesi in

via di sviluppo attraverso 126 uffici permanenti sul

campo (Country Offices) e in 36 Paesi economicamente

avanzati tramite una rete di Comitati Nazionali.

La missione dell'UNICEF è di mobilitare in tutto il mondo risorse, consenso e

impegno al fine di contribuire al soddisfacimento dei bisogni di base e delle

opportunità di vita di ogni bambino, ragazzo e adolescente.

L'UNICEF esplica la propria azione attraverso programmi e progetti di sviluppo

umano concordati e realizzati, in ogni paese, assieme alle istituzioni pubbliche e alle

organizzazioni e associazioni locali, nel totale rispetto delle diversità culturali e con

particolare favore per coloro che sono svantaggiati per ragioni legate al sesso, alla

condizione sociale, all'appartenenza etnica o religiosa. HOME

HOME

MATEMATICA

 La Statistica HOME

HOME

LA STATISTICA

La statistica è una disciplina che ha come fine lo studio quantitativo e qualitativo

di un particolare fenomeno in condizioni di non completa conoscenza di esso o

parte di esso. Studia i modi (descritti attraverso formule matematiche) in cui una

realtà fenomenica - limitatamente ai fenomeni collettivi - può essere sintetizzata e

quindi compresa. La statistica studia come raccogliere i dati e come analizzarli

per ottenere l'informazione che permetta di rispondere alle domande che ci

poniamo. STATISTICA BAMBINI SFRUTTATI

y (n° bambini y

ETÁ (anni) x sfruttati) xy x 2

6 0 8.000.000 0 0 7.270.000

8 1 6.000.000 6.000.000 1 5.120.000

10 2 500.000 1.000.000 4 2.970.000

12 3 200.000 600.000 9 820.000

14 4 150.000 600.000 16 -1.330.000

10 14.850.000 8.200.000 30 14.850.000

nΣxy - ΣxΣy 5*8.200.000 - 10*14.850.000 -2.150.000

=

a = =

nΣx - (Σx) 5*30 - (10)

2 2 2

Σx Σy - ΣxyΣx 30*14.850.000 -

2

b = = 7.270.000

8.200.000*10

= nΣx - (Σx) 5*30 - (10)

2 2 2

RETTA DEI MINIMI QUADRATI y= -2.150.000x + 7.270.000

y (n° bambini sfruttati)

9.000.000

8.000.000

7.000.000 y (n° bambini sfruttati)

6.000.000 Linear (y (n° bambini

5.000.000 sfruttati))

4.000.000

3.000.000

2.000.000

1.000.000

0 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 HOME

HOME

STORIA

 La seconda rivoluzione industriale HOME

HOME

LA SECONDA

RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

La seconda rivoluzione industriale fu un periodo storico di un grande

sviluppo industriale, avvenuto periodo compreso tra il congresso di Parigi

(1856) e quello di Berlino (1878). Venne considerato una trasformazione

economica che portò da un sistema agricolo-artigianale-commerciale ad un

sistema prettamente industriale.

Venivano utilizzate macchine azionate da energia meccanica, nuove fonti

energetiche, e mezzi di produzione concentrati nella fabbrica. La grande

innovazione della seconda rivoluzione industriale fu l’introduzione

dell’elettricità, dei prodotti chimici e del petrolio.

Nacquero nuove classi sociali quali gli operai che

ricevevano un salario per il loro lavoro e il

capitalista industriale. Crebbe anche il sistema

ferroviario, che portò ovviamente come

conseguenza uno sviluppo dei commerci . Si

svilupparono anche le navi, furono infatti costruiti,

grazie allo sviluppo della metallurgia, scafi in ferro

e in acciaio.

Nel 1869 fu creato il canale di Suez che permise il traffico tra l’Atlantico

settentrionale e l’oceano Indiano. Le fabbriche e i capitali cominciarono a concentrarsi

nelle mani di poche grandi società, danneggiando ovviamente quelle più piccole.

Un altro aspetto che caratterizzò questa rivoluzione fu il progressivo prevalere del

capitalismo finanziario rispetto a quello industriale, con quindi l’intrecciarsi di

interesse tra banche e industrie. Un periodo molto importante che permise

agli operai di cominciare a protestare e opporsi alla classe borghese.

Il primo settore in cui la meccanizzazione risultò efficace fu la filatura del cotone: da

questo momento in poi si avrà un largo utilizzo dei bambini nel mondo del lavoro.

I fanciulli venivano assunti soprattutto per lavorare come apprendisti nelle filande: la

filatura è infatti facile da imparare, non richiede forza muscolare potente, ma buona

agilità delle dita. Oltre a ciò i bambini potevano essere pagati con circa un terzo del

salario di un adulto e per la loro tenera età erano più docili e ubbidienti. L'impiego di

manodopera infantile nelle prime fabbriche non causò grande stupore e parve

abbastanza normale che si scegliessero innanzi tutto i figli dei poveri, che vivevano

grazie all'assistenza dello Stato.

Un po’ con l'inganno, promettendo buon vitto, alloggio e ricco salario, un po’ con la

forza, gruppi di 50/100 ragazzi venivano spediti, come merce, a fare gli apprendisti

nelle filande. Certamente non sempre le condizioni di vita erano disumane,

esistevano anche leggi che difendevano i lavoratori maltrattati e costringevano i

padroni a fornire loro risarcimenti in denaro; però furono raramente applicate. HOME

HOME

LETTERATURA

 Il Verismo

 Giovanni Verga

 Rosso Malpelo HOME

HOME

IL VERISMO

Il verismo è una corrente letteraria italiana nata all'incirca fra il 1875 e il 1895 ad

opera di un gruppo di scrittori che costituirono una vera e propria "scuola"

fondata su precisi principi. Il Verismo nasce sotto la diretta influenza del clima del

positivismo, quell'assoluta fiducia nella scienza, nel metodo sperimentale e negli

strumenti infallibili della ricerca che si sviluppa dal 1830 a Milano. Le opere

veriste rappresentano soprattutto le realtà sociali dell'Italia centrale, meridionale e

insulare. Così la Sicilia è descritta nelle opere di Giovanni Verga. Una

caratteristica distintiva del verismo rispetto ad altre tecniche narrative, è l'utilizzo

del principio dell'impersonalità, tecnica che, come mostra il Verga, consente di

immergersi, “eclissarsi” nell’oggetto. Il verismo, come si vede in Verga si

interessa molto delle questioni socio-culturali dell'epoca in cui vive e si sviluppa.

In Giovanni Verga, per esempio, ritroviamo in molte opere la questione della

situazione meridionale, dei costumi e delle usanze, del modo di vivere assai

diverso rispetto a quelli del nord Italia. LETTERATURA

LETTERATURA

GIOVANNI VERGA

Giovanni Verga nacque a Catania, dove morì il 27 gennaio

1922. La sua data di morte coincide con due tappe

fondamentali per la storia d’Italia: l’anno della Marcia su

Roma e dell’avvento al potere del Fascismo. Fu il maggior

esponente della corrente letteraria del verismo. Si formò, in

qualità di narratore, alla scuola del letterato patriota Antonino

Abate; a soli 15 anni scrisse il suo primo romanzo “Amore e

patria”.

Non ultimò gli studi in Legge, ma preferì dedicarsi all’attività letteraria e al

giornalismo politico. Nel corso del suo soggiorno a Firenze scrisse il suo primo

romanzo autobiografico “Una peccatrice”. Dopo Firenze si trasferì a Milano dove

si avvicinò al pensiero degli “scapigliati” e scrisse altri romanzi tra i quali

Dettagli
Publisher
35 pagine
573 download