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TESINA di STEFANO RUSSO III E

LE SCOPERTE SCIENTIFICHE NEL XIX SECOLO

1) SCOPERTE SCIENTIFICHE NELL’800’

↓ ↓

RIVOLUZIONE INDUSTRIALE SCOPERTE SCIENTIFICHE

PIU’ IMPORTANTI

2) QUADRO STORICO POLITICO

3) GEOGRAFIA DEI PAESI INTERESSATI

COLONIALISMO

↓ ↓

AMERICA LATINA STATI UNITI

(SPAGNOLO) (INGLESE)

CONDIZIONAMENTO EUROPEO SULLA RELIGIONE

4) QUADRO ARTISTICO LETTERARIO

↓ ↓ ↓

LETTERATURA MUSICA PITTURA

↓ ↓ ↓

ROMANTICISMO IMPRESSIONISMO REALISMO

MUSICALE

5) LE OLIMPIADI MODERNE

(1)

SCOPERTE SCIENTIFICHE NELL’800’

INTRODUZIONE

L’Ottocento è stato indubbiamente un secolo di grande innovazione

nell’ambito scientifico e tecnico. Nella mia tesina tratterò solo alcune delle

numerose scoperte che hanno permesso all’uomo di compiere notevoli

passi avanti e migliorare sensibilmente le proprie condizioni di vita.

Tali innovazioni tecnico-scientifiche ebbero origine soprattutto in

Inghilterra dove, dalla fine del Settecento, si assisteva alla Rivoluzione

Industriale: questo fenomeno non aveva solo trasformato radicalmente il

modo di produzione ma aveva avuto delle importanti conseguenze sociali

che inizialmente potevano far pensare ad un incessante progresso

dell’umanità. Le classi sociali più elevate ne avevano, infatti, tratto

notevoli benefici economici, anche se i lavoratori precipitavano

pericolosamente nella miseria più profonda. Le condizioni di vita degli

operai peggiorarono a seguito dell’inurbamento di masse di contadini in

cerca d’impiego, fenomeno che abbassava il costo della manodopera e

riduceva i salari. Intere famiglie di operai vivevano in case dormitorio

prive di servizi igienici e in condizioni di precarietà economica;

ampiamente sfruttato era anche il lavoro minorile, per questo molti

adolescenti non usufruivano del diritto all’istruzione e crescevano deboli e

malati.

Di fronte alla situazione sociale descritta si può parlare di effettivo

progresso?

Lentamente gli operai presero coscienza di essere l’anello fondamentale

della produzione e, di conseguenza, cercarono di partecipare più

attivamente alla vita politica: proprio in questo momento iniziarono le lotte

con cui gli operai volevano ottenere un maggior peso politico e volevano

migliorare le condizioni di vita dei lavoratori.

A tal proposito i primi provvedimenti presi in diversi paesi europei (Italia

compresa) contro il lavoro minorile risalgono proprio alla metà

dell’Ottocento ma condussero a risultati solamente parziali: fino al 1902 in

Italia potevano lavorare bambini dell’età di nove anni. L’analisi della

situazione storica ottocentesca rileva dunque l’esistenza di numerose

contraddizioni che mettono in crisi l’idea di progresso.

LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

Tra a fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo si sviluppò in Inghilterra la

rivoluzione industriale. Il termine rivoluzione indica quel processo:

irreversibile e radicale, che ha mutato l’economia e la vita dei cittadini

inglesi e successivamente dell’intero continente. Le cause di questo

straordinario evento sono da ricercare nella storia e nella vita sociale

inglese. La flotta navale della Gran Bretagna era la più forte ed esperta del

mediterraneo e riuscì a sostenere l’improvvisa richiesta d’esportazioni. La

colonizzazione di zone dell’America settentrionale aveva permesso di

importare tabacco e cotone, quest’ultimo utilizzato nell’industria tessile.

Gli scambi commerciali internazionali trasformarono la Gran Bretagna

nella nazione più ricca d’Europa. La prosperità inglese era espressa anche

culturalmente; nello stato in cui regnava la monarchia costituzionale erano

straordinariamente presenti: libertà e tolleranza. Il processo di rivoluzione

fu amplificato dall’applicazione delle scoperte scientifiche nel sistema

produttivo. Furono costruite macchine utensili per il settore tessile, le quali

consentirono la meccanizzazione della filatura. Fu perfezionata la tecnica

per lo sfruttamento del vapore come forza motrice. La nuova tecnologia,

che utilizzava il carbone, sostanza di cui il sottosuolo inglese e’ molto

ricco; fu decisiva per lo sviluppo dell’industria siderurgica.

Successivamente la macchina a vapore fu utilizzata per costruire i primi

mezzi di locomozione. Con la realizzazione di strade ferrate si poterono

trasportare merci e uomini. Ben presto il treno sarebbe diventato il mezzo

terrestre più veloce a disposizione dell’uomo. Alla costruzione delle

ferrovie, seguirono le nuove pavimentazioni dei manti stradali ed il

miglioramento dei canali fluviali. Lo scorrere delle acque si rilevò

importante per il trasporto di materiali particolarmente pesanti. Nel corso

del ’700 le strutture produttive dell’agricoltura inglese ebbero cambiamenti

tanto profondi da generare una vera rivoluzione agricola. Il possesso delle

terre passò dalle mani di piccoli agricoltori a grossi proprietari terrieri.

L’agricoltura era diventata imprenditoriale, il piccolo contadino diventò

bracciante alle dipendenze di un fittavolo. Nuove tecniche di coltivazione

migliorarono il prodotto agricolo: la rotazione agraria; metodologia che

consiste nel coltivare ciclicamente un terreno per non impoverirne la

fertilità, le scoperte chimiche consentirono raccolti più abbondanti ed

inoltre l’introduzione di macchine per la trebbiatura alleggerì il lavoro dei

braccianti. L’aumento del lavoro, della ricchezza e di maggiori risorse

alimentari portò ad un imponente aumento demografico ed al

cambiamento della società. Molte famiglie lasciarono le campagne per

recarsi nelle città dove le imprese artigiane furono sostituite con le

fabbriche. Nacquero nuove classi sociali: il proletariato, vale a dire il

lavoratore salariato, che si contrappose al borghese proprietario dei mezzi

di produzione. In Inghilterra dopo il 1800 i lavoratori impiegati nelle

manifatture e nelle fabbriche erano circa 3.000.000 tra i quali molte donne

e bambini, spesso costretti a turni di lavoro massacranti. In questo periodo

storico nella liberale Gran Bretagna e successivamente in altri stati

europei, si costituirono organizzazioni operaie, che s’imposero

all’attenzione dell’opinione pubblica e delle classi dirigenti per migliorare

le condizioni sociali della loro categoria. La questione operaia preoccupò

anche per l’addensarsi di numerose masse proletarie nelle periferie delle

città. In queste zone urbane dilagava l’alcolismo e la prostituzione,

aumentavano le nascite illegittime e salivano gli indici di criminalità.

LE SCOPERTE SCIENTIFICHE PIU’ IMPORTANTI

In Inghilterra il rinnovamento tecnologico si iniziò nel campo dell'industria

tessile nel 1733 quando John Kay inventò la cosiddetta “spoletta

automatica o volante” . Ad essa seguirono altre invenzioni, come la

filatrice meccanica o giannetta del tessitore James Hargreaves (1754) e la

water-frame (telaio ad acqua) di Richard Arkwright (1768). Ma il balzo

decisivo fu compiuto dallo scozzese James Watt che intorno al 1780

applicò all'industria tessile la macchina a vapore, costruita nel 1712 da

Thomas Newcomen

Le scoperte scientifiche si susseguono inarrestabili e infondono all’uomo

una grande fiducia nelle sue possibilità di poter modificare il mondo che lo

circonda, anche nell’ aspetto fisico: sono di questo periodo grandi opere

strutturali e architettoniche quali il Canale di Suez (1869) il Traforo del

Frejus (1871) e il Ponte di Brooklyn (1883). Tutto questo è possibile grazie

ai nuovi elementi introdotti di recente quali il petrolio, l’acciaio e

l’elettricità. La rete ferroviaria si sviluppa ovunque in quantità e qualità,

viene capillarizzata la rete telegrafica che collega ormai tutti i centri urbani

più importanti. Si perfeziona il processo di "fissazione" delle immagini

che, avviatosi all’ inizio del secolo con la dagherrotipia, sfocia adesso nella

fotografia e successivamente nel cinema. Le industrie istituiscono centri di

ricerca propri e anche la politica contribuisce a dare un notevole impulso

alla scienza. L’importanza fondamentale del momento storico ricompreso

nell’ultimo trentennio del XIX° secolo è evidente: in questo periodo sono

da ricercarsi infatti, i cambiamenti strutturali che stanno alle radici della

società contemporanea.

Moltissime delle “cose” a noi oggi indispensabili quali il motore a

combustione interna, l’automobile, la motocicletta, la bicicletta, il

telefono, il microfono, la lampada elettrica e il fonografo (entrambe

invenzioni di Edison), lo pneumatico, la macchina per scrivere, la

macchina fotografica, le prime fibre sintetiche, i trasporti pubblici a

motore, hanno visto la luce negli ultimi tre decenni dell’ 800.

Altre importanti scoperte furono: il primo sistema di illuminazione stradale

a gas, i surgelati, il cibo in scatola, il rasoio Gillette, l'aspirapolvere, il

grammofono, la radio (costruita e sperimentata per la prima volta da

Guglielmo Marconi a Pontecchio nel 1895), il cinema (inventato dai

fratelli Lumière), la dinamite inventata da Alfred Nobel, il motore

elettrico, il motore a scoppio, la locomotiva a vapore (costruita nel 1821 da

Stephenson), la Coca-Cola, il telegrafo (inventato da Samuel Morse), il

telefono (inventato da Antonio Meucci), il fumetto.

L'ingegnere tedesco Otto Lilienthal compie esperimenti sul volo umano

servendosi dell'aliante e, a questo periodo, risalgono anche i primi

esperimenti con aquiloni da parte dei fratelli Wright.

Nel campo della medicina nel 1860 la dimostrazione data da L. Pasteur

che i germi erano causa delle fermentazioni e di alcune infezioni e non il

contrario aprì la strada alla ricerca degli agenti patogeni di tutte le

infezioni.

Nel 1882 R. Koch scoprì il bacillo responsabile della tubercolosi, la più

grave malattia allora diffusa, e nei decenni successivi analoghe scoperte

avvennero per molte malattie come colera, difterite, febbre tifoide, tetano,

peste e sifilide.

Vantaggi immediati vennero con la sistematica applicazione dell'antisepsi,

introdotta da J. Lister, che diminuì fortemente la mortalità ospedaliera e

quella conseguente a interventi chirurgici e con la vaccinazione scoperta

da Edward Jenner.

La chirurgia riuscì così a compiere passi decisivi anche grazie alla

successiva introduzione della sterilizzazione (asepsi) e con i primi sistemi

di anestesia attraverso Ossido di azoto.

In questi anni fu sintetizzata l’aspirina.

Gli sviluppi della fisiologia e della chimica biologica permisero

l'estensione delle vaccinazioni e della cura mediante sieri, nonché la

ricerca di sostanze capaci di colpire i germi dentro l'organismo stesso.

I risultati terapeutici furono enormi e innalzarono notevolmente l'età media

in numerosi Paesi. Dalla fine del IX sec. l'analisi radiologica e quella

chimica divennero strumenti fondamentali della medicina.

Con la scoperta degli ormoni e delle vitamine si rilevò la causa di altre

importanti malattie come il diabete, la pellagra, lo scorbuto.

John Dalton ipotizza l'atomo come una particella indivisibile.

(2)

QUADRO STORICO-POLITICO

L’affermazione del principio di nazionalità è concretamente realizzato in

numerosi processi di unificazione nazionale (Italia, Germania, Grecia,

ecc.) e il sorgere e il consolidarsi del liberalismo si possono ritenere

caratteristiche di fondo dell’Ottocento. È anche vero che molte delle

posizioni politiche ottocentesche trovano la loro genesi e la loro

incubazione nell’esperienza della rivoluzione francese, che compendia in

sé le prospettive destinate ad avere un peso decisivo nella cultura politica e

negli avvenimenti dell’Ottocento: la prospettiva liberal-borghese (alla fine

vincente), che rapporterà e condizionerà gli “immortali principi” agli

interessi della borghesia; quella democratico-popolare (o giacobino) che

propugnerà forme di democrazia avanzata; quella egualitario-comunista

(Babeuf), che si fonderà sulla radicale negazione del diritto di proprietà.

In seguito la cultura della Restaurazione è densa di fermenti e di

innovazioni, che trovano la loro espressione in campo letterario nel

romanticismo (sperimentazioni di nuove forme espressive, valorizzazione

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