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L’ASIA

QUADRO FISICO

L’Asia è il più vasto dei continenti. È formato da un corpo principale

a forma di quadrilatero compreso tra il Circolo Polare Artico a nord e

il Tropico del Cancro a sud.

TERRITORIO

L’Asia ha una morfologia molto varia, con vastissimi altipiani,

catene montuose e pianure piccole. L’Altopiano del Tibet è il cuore

montuoso del continente e il più grande altopiano del mondo.

Dall’Altopiano del Pamir si dipartono due direttrici montuose che

attraversano il continente in direzioni opposte:

-le CATENE TURCO-IRANIANE

-le CATENE RUSSO-CINESI

Le principali pianure sono:

-la Pianura Cinese a est

-a sud ci sono la Pianura dell’India e quella del Gange; a sudest la

Pianura Indocinese;

-al centro la Pianura dell’ Uzbekistan

Vicino all’Europa si trova la pianura del Tigri e dell’Eufrate, detta

Mesopotamia.

FIUMI

L’Asia ha molti fiumi che superano la lunghezza di 4000 kilometri.

Nascono nel centro del continente, dove ci sono le montagne, e si

dirigono in tre direzioni opposte verso i mari circostanti.

I fiumi settentrionali sono l’Ob-Irtys, lo Jenisej e il Lena.

I fiumi orientali sono l’Amur, lo Huang He e il Chang Jiang.

I fiumi meridionali sono l’Indo e il Gange-Brahmaputra.

Il Tigri e l’Eufrate nascono dai Monti del Tauro, scorrono al

margine della Penisola Arabica e sfociano uniti nel Golfo

Persico.

CLIMI

L’Asia possiede tutti i climi presenti sulla Terra.

La fascia settentrionale corrisponde alla Siberia, con un clima

continentale freddo. Le zone di alta montagna hanno un clima

freddo. L’India e l’Indocina hanno un clima monsonico, con piogge

nei sei mesi estivi.

L’Indonesia e la penisola di Malacca hanno un clima equatoriale.

Cina, Giappone e Coree hanno un clima di tipo continentale

temperato con estati e inverni ben differenziati.

POPOLAZIONE

L’Asia ha circa 3 miliardi e 860 milioni di abitanti. È il continente più

popolato in assoluto. Questo grande numero di persone è distribuito

in modo diseguale.

L’Asia settentrionale e centrale presenta dei territori sterminati,

quasi disabitati a causa del clima inospitale.

L’Asia orientale ha invece una densità eccezionale e comprende la

Cina (1,3 miliardi di abitanti), il Giappone (128 milioni) e le due

Coree (170 milioni).

L’Asia meridionale è formata da tre regioni che presentano

situazioni molto diverse:

-il Medio Oriente ha paesi molto popolati, ma anche vaste zone

disabitate;

-la Regione Indiana ha una densità di popolazione eccezionale;

-il Sudest Asiatico ha stati molto popolati come l’Indonesia, il

Vietnam, le Filippine e la Thailandia.

GRANDI CITTà’

Il continente asiatico ospita alcuni dei più grandi agglomerati urbani

del mondo.

In India la Grande Bombay è il più grande agglomerato urbano, con

oltre 16 milioni di abitanti.

In Cina esistono alcune metropoli in cui vivono molti milioni di

persone: la più popolosa di queste è Shanghai, con circa 17 milioni

di abitanti. La maggior parte della popolazione cinese vive in piccoli

villaggi, ma negli ultimi decenni le grandi metropoli, come

si

Shanghai, Pechino e Tjanjin, stanno espandendo molto

velocemente. In Giappone invece la percentuale di popolazione

urbana è molto alta.

In Corea del Sud e Filippine le capitali Seul e Manila hanno circa 10

milioni di abitanti.

GRUPPI ETNICI

In Asia si possono distinguere tre grandi gruppi etnici, in base al

colore della pelle: bianco, giallo e nero.

Al primo gruppo, diffuso nelle aree geografiche del sud dell’ovest,

appartengono Arabi, Armeni, Caucasici, Persiani, Ario-indiani,

Singalesi, Giapponesi del nord. Al secondo, diffuso al centro e a est,

appartengono i gruppi mongolidi, come Cinesi, Mongoli, Tibetani,

Malesi.

I neri costituiscono il gruppo minore, diffuso nel Sudest asiatico: nel

Deccan, nelle Filippine (negritos) e nello Sri Lanka.

CITTÀ NEL SUBCONTINENTE INDIANO

In India ci sono tre grandi città con oltre 10 milioni di abitanti

ciascuna. Queste città sono molto diverse da quelle europee,

perché la povertà fa parte del paesaggio urbano. In India intere

famiglie di paria vivono all’aperto sui marciapiedi. Questa gente che

vive sulla strada sono i paria, detti anche intoccabili, cioè le persone

al gradino più basso della scala sociale indiana.

PECHINO

Pechino, la capitale della Cina, è una delle città più antiche di

questo paese, con 7 milioni di abitanti.

La città moderna si è sviluppata dopo il 1949, con la nascita della

Repubblica Popolare. Nella città storica sono state aperte larghe

strade rettilinee. La periferia si è sviluppata in tutte le direzioni, con

molti quartieri moderni.

Arcipelago giapponese

In Giappone esistono circa 170 vulcani, di cui una cinquantina sono

tuttora attivi. I giapponesi sono abituati a convivere con i terremoti.

Infatti, oltre all’attività vulcanica, il loro territorio registra un gran

numero di scosse sismiche, che si verificano continuamente per i

movimenti del sottosuolo. Quando questi movimenti si verificano in

mare provocano dei grandi maremoti (in giapponese tsunami).

LA CONDIZIONE FEMMINILE

L’elevato tasso di povertà che affligge la Corea del Nord spinge migliaia di

ragazze ad abbandonare la propria terra in cerca di un futuro migliore, anche

se ciò che troveranno fuori dal confine sarà ancora più drammatico. Ogni anni

sono 50 000 le donne che entrano negli Stati Uniti dall’Asia, dall’America Latina

o dall’Europa dell’est con la prospettiva di un lavoro dignitoso e che invece

sono costrette a lavorare come serve senza stipendio o a prostituirsi.

IL MAGGIORE CARICO DI LAVORO DELLE DONNE

Nei paesi meno sviluppati l’emancipazione della donna è ancora una conquista

lontana: la donna si occupa totalmente dei problemi domestici.

Tuttavia anche nei paesi industrializzati alla donna è riservato un maggior

carico di lavoro e un maggiore impegno familiare. Inoltre, a parità di impiego, le

donne percepiscono un salario inferiore a quello maschile.

L’ARRETRAMENTO DELLA SCOLARITÀ FEMMINILE

Sul piano dell’accesso all’istruzione c’è un enorme divario tra le donne delle

aree meno sviluppate e quelle che vivono nelle regioni più ricche del mondo.

Molte volte, nei paesi in via di sviluppo, le ragazze abbandonano gli studi

poiché costrette dal padre a matrimoni precoci, che impongono l’obbligo di

prendersi cura della casa e dei figli. Ciò le pone direttamente sotto la tutela del

marito in tutti i campi, privandole del diritto di amministrare i propri beni, e a

volte anche di chiedere il divorzio.

. Ho scelto di inserire nel portfolio questo argomento perché mi è

sembrato interessante e penso che nel mondo non se ne parli

abbastanza.

L’INDIPENDENZA DELL’INDIA

Regione di antichissima e raffinata civiltà, l’India era da un

secolo il cuore di tutto l’Impero britannico. Nel periodo tra la

prima e la seconda guerra mondiale, la richiesta

d’indipendenza si fece sempre più pressante.

La lotta per l’indipendenza era sostenuta dal Partito del

Congresso, la cui influenza sulle masse indiane si era

accresciuta in virtù dell’azione instancabile del Mahatma

(“Grande anima”) Gandhi.

Gandhi diffuse una nuova concezione della lotta politica basata

sull’idea della non violenza e condusse varie campagne non

violente basate sulla disobbedienza civile. Queste iniziative

raggiunsero un duplice obiettivo:

-resero meno conveniente per gli Inglesi la dominazione

coloniale, perché il controllo dell’India iniziava a costare

troppo;

-trasformarono il Partito del Congresso da gruppo d’intellettuali

a movimento popolare di massa diffuso in tutto il Paese.

Durante la seconda guerra mondiale gli Inglesi promisero

l’indipendenza per mantenere l’India a fianco degli Alleati.

L’indipendenza venne effettivamente concessa il 15 agosto

1947 e nacquero così due nuovi Stati: l’India e il Pakistan.

IL MAHATMA GANDHI E LA NON

VIOLENZA

Gandhi nacque nel 1869 a Portbandar, nell’attuale Stato indiano del

Gujarat, da una ricca famiglia di mercanti. Giovanissimo si trasferì a

Londra dove si laureò in legge. Successivamente trascorse

vent’anni in Sudafrica, dove era andato per esercitare la

professione di avvocato. Qui fu vittima della discriminazione

razziale, come tutti gli altri indiani che lì erano emigrati.

Proprio da questa esperienza maturò il suo pensiero, che unisce

temi tipici della tradizione occidentale moderna (come quello dei

diritti dell’uomo) con altri specifici della tradizione induista: verità,

non violenza, purificazione interiore.

Rientrato in India nel 1915, Gandhi applicò le sue teorie alla lotta

per l’indipendenza del suo Paese. Una delle sue iniziative più

famose su la “marcia del sale” (1930): Gandhi percorse a piedi un

lungo tragitto verso il mare, dove raccolse dei cristalli di sale. In

questo modo violava intenzionalmente la legge inglese che aveva

imposto il monopolio del sale. Morì nel 1948 assassinato da un

fanatico indù. LE FEMMINISTE

femministe

Le prime (termine che indica le donne che lottano

per l’uguaglianza tra uomo e donna) protestarono contro la

limitazione del voto ai soli uomini. Vennero chiamate

suffragette perché chiedevano il suffragio universale esteso

anche alla parte femminile della popolazione . Non fu facile la

lotta del movimento femminista, tanto che molti Paesi, tra cui

l’Italia, concessero il voto alle donne solo lunghe rivendicazioni:

-1863, in Svezia (elezioni comunali);

-1906 in Finlandia;

-1918, in Austria, Germania, Inghilterra e Unione Sovietica;

-1920, negli Stati Uniti;

-1923, in Olanda;

-1946, in Francia e Italia.

Ma il movimento femminista non lottava solo per il diritto delle

donne al voto. Ciò che chiedeva era ben di più. Era

l’emancipazione della donna, cioè la liberazione della donna

dalla tradizionale sottomissione nei confronti dell’uomo.

GIOSUE CARDUCCI 1835-1907

LA VITA

Nasce a Valdicastello (Lucca); trascorre la sua infanzia a Bolgheri, in

Maremma, dove il padre fa il medico. Dopo i moti del 1848, la

famiglia si trasferisce a Firenze dove Carducci inizia lo studio degli

autori classici. Frequenta in seguito la Scuola Normale di Pisa dove

si laurea in lettere nel 1856. Si dedica all’insegnamento e intanto

pubblica le sue prime Rime.

Nel 1860 viene chiamato a insegnare letteratura italiana presso

l’università di Bologna; in questa città trascorre poi la sua esistenza:

vive con la moglie e i quattro figli, scrive le opere poetiche che gli

procurano subito grande fama, esprime il suo impegno civile prima

come avversario della borghesia poi come sostenitore della

monarchia e di una politica moderata.

Nel 1890 viene nominato senatore, nel 1906 riceve il premio Nobel

per la letteratura, nel 1907 muore nella sua casa di Bologna.

LE OPERE

Carducci ha lasciato una produzione vastissima di opere in versi e di

saggi critici; tra le raccolte poetiche più importanti ricordiamo:

Giambi ed epodi (1882);

Rime nuove (1861-87);

Odi barbare (1877-89);

Rime e ritmi (1899). San Martino

La nebbia a gl’irti colli

piovigginando sale,

e sotto il maestrale

urla e biancheggia il mar;

ma per le vie del borgo

dal ribollir de’ tini

va l’aspro odor dei vini

l’anime a rallegrar.

Gira su’ ceppi accesi

lo spiedo scoppiettando:

sta il cacciator fischiando

su l’uscio a rimirar

tra le rossastre nubi

stormi di uccelli neri,

com’esuli pensieri,

nel vespero migrar.

Parafrasi:

La nebbia, sciogliendosi in una leggera pioggerella, risale per le colline rese quasi

ispide dalle piante ormai prive di fogliame e, spinto dal vento freddo di nordovest,

il mare rumoreggia frangendosi sulla scogliera, con onde dalla bianca spuma. Ma

per le vie del piccolo paese contadino si diffonde, dai tini dove fermenta il mosto,

l’odore aspro del vino nuovo che rallegra i cuori. E intanto sulla brace del focolare

scoppiettano le gocce di grasso che cadono dallo spiedo su cui cuoce la

cacciagione; e il cacciatore se ne sta sull'uscio a guardare stormi di uccelli che, a

contrasto con le rosse nubi del tramonto, sembrano neri, come quei pensieri che si

vorrebbe mandar via lontano

Ho scelto di inserire Giosue

Carducci perché mi hanno

IL DESTINO DI CHANDRA

colpito molto le sue poesie

allegre, scorrevoli e in rima.

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