Concetti Chiave
- L'uguaglianza, concetto centrale dalla Rivoluzione francese, oggi deve affrontare la crescente diversità come risorsa piuttosto che un disvalore.
- Il valore dell'uguaglianza non deve essere confuso con l'egualitarismo, ma inteso come un imperativo morale per affrontare le disuguaglianze attuali.
- La soluzione per conciliare uguaglianza e diversità risiede nella consapevolezza personale e nel garantire uguali condizioni di partenza per tutti.
- Le disuguaglianze economiche e sociali, accentuate dalla mancanza di informazione, richiedono interventi come un reddito minimo garantito per promuovere l'uguaglianza.
- Lo sviluppo economico odierno tende a incrementare le disuguaglianze, rendendo necessario un approccio che favorisca autonomia e progresso personale.
Il concetto di uguaglianza ci rimanda all’ “égalité” della Rivoluzione, ma ha ancora un senso cercare di perseguire oggi tale valore?
L’uguaglianza è un obiettivo molto difficile da raggiungere ; infatti, dalla Rivoluzione francese in poi, lo sviluppo sociale ha sempre avuto nuove e maggiori diversità. Non per questo dobbiamo rinunciarci ; semmai è necessario intraprendere una strada diversa.
Oggi, si parla sempre meno uguaglianza perché regna la qualità e quindi la diversità. Anche i comunisti che nel passato hanno sempre affermato il valore di uguaglianza, oggi dichiarano che la diversità non è un disvalore, anzi, è una risorsa. I valori si presentano come diversità, se si parla di spazio e, di discontinuità, se ci si riferisce al tempo. Eppure il valore dell’uguaglianza è quanto mai attuale, ma non intesa come egualitarismo del ’68 e nemmeno in senso formale di fronte alla legge (= Siamo tutti uguali di fronte alla legge). L’uguaglianza deve essere intesa come un “dover essere” che la coscienza morale impone alle disuguaglianze del mondo attuale. Il problema è questo “Come conciliare uguaglianza e diversità? La diversità ha caratteristiche e radici sessuali, etniche, culturali e economico-sociali. Non esistono ricette preconfezionate per guarire dal razzismo, dal maschilismo, dal nazionalismo, dal fondamentalismo. La soluzione al dilemma si trova dentro noi: infatti la paura del diverso minaccia la nostra identità ed essa convive continuamente in noi per la nostra stessa identità. Pertanto, è prima di tutto dentro di noi che dobbiamo batterci per trovare una soluzione al rapporto fra uguale e diverso. La soluzione che a volta viene proposta è quella dell’uguaglianza come uguale diritto alla diversità con l’indirizzo pratico, piuttosto diffuso, delle pari opportunità; questa significa dare vita a tutti uguali condizioni di partenza al di sopra delle quali l’individuo possa affermarsi liberamente. L’obbiettivo è piuttosto alto e difficile da raggiungere. Oggi, le disuguaglianze nelle condizioni di partenza nel reddito, ma soprattutto nell’informazione. Infatti, è la mancanza di informazione che blocca gli accessi al lavoro, alla salute, all’istruzione. Nel campo dei rapporti economici e sociali, la disuguaglianza rappresenta una novità. Un tempo, indipendentemente dal pensiero politico, tutti credevano che lo sviluppo fosse la condizione e lo strumento per diffondere l’uguaglianza. Oggi non è più così. Perché lo sviluppo produce disuguaglianza perché rende più ricchi i ricchi e aumenta la disuguaglianza fra i poveri. Una rete di sicurezza per garantire l’uguaglianza economico-sociale potrebbe essere rappresentata da un reddito minimo garantito, indipendentemente dal lavoro svolto a cui far seguire misure mirate senza ricorrere sempre alla solidarietà dello Stato sociale. In questo modo si eliminerebbe il rischio di una solidarietà pauperistica che non risolve i problemi, anzi perpetuerebbe la povertà e il bisogno di assistenza. Invece deve essere sollecitata la diversità e l’autonomia nel progresso individuale.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato attuale dell'uguaglianza rispetto al passato?
- Come si può conciliare l'uguaglianza con la diversità?
- Quali sono le principali sfide per raggiungere l'uguaglianza oggi?
- Quali misure potrebbero garantire l'uguaglianza economico-sociale?
L'uguaglianza oggi non è più vista come l'egualitarismo del '68 o solo come uguaglianza formale di fronte alla legge, ma come un "dover essere" morale che affronta le disuguaglianze attuali.
La soluzione risiede nel riconoscere l'uguaglianza come uguale diritto alla diversità, promuovendo pari opportunità che permettano a tutti di partire da condizioni uguali per affermarsi liberamente.
Le disuguaglianze nelle condizioni di partenza, specialmente nel reddito e nell'informazione, rappresentano le principali sfide, poiché la mancanza di informazione limita l'accesso a lavoro, salute e istruzione.
Un reddito minimo garantito, indipendentemente dal lavoro svolto, potrebbe rappresentare una rete di sicurezza, evitando una solidarietà pauperistica e promuovendo diversità e autonomia nel progresso individuale.