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Concetti Chiave

  • La "Terra dei fuochi" è un'area tra Napoli e Caserta in Campania, nota per lo smaltimento illegale di rifiuti tramite roghi, causati principalmente dalla Camorra, con gravi implicazioni per la salute pubblica.
  • Sebbene non vi siano collegamenti scientifici diretti tra tumori e smaltimento illecito dei rifiuti, i casi di tumori alla tiroide nei bambini sono in aumento, con altri fattori di rischio considerati.
  • Le norme UE indicano livelli di contaminanti nei prodotti locali entro la norma, ma divieti di pascolamento e coltivazione sono stati imposti a causa della diossina nelle verdure.
  • L'inquinamento è aggravato dalle emissioni delle fabbriche locali, e la cattiva pubblicità dei media ha danneggiato l'agricoltura campana, riducendo i ricavi del settore.
  • Nonostante le preoccupazioni, test sui prodotti campani non hanno rivelato minacce significative, e molti agricoltori hanno ottenuto certificazioni di qualità per favorire la distribuzione commerciale.

Indice

  1. La terra dei fuochi
  2. Risvolti non positivi

La terra dei fuochi

Con “Terra dei fuochi” si fa riferimento a una determinata zona del sud Italia, precisamente in Campania, che va tra Napoli e Caserta. Definita in questo modo perché rifiuti inquinanti e non solo, vengono “smaltiti” utilizzando modalità abbastanza rudimentali come i roghi, soprattutto ad opera delle organizzazioni mafiose presenti sul territorio come la Camorra, causando gravi problemi alla salute degli abitanti del posto. Espressione utilizzata da Legambiente nel “Rapporto Ecomafie” nel 2003 ma poco dopo anche da Roberto Saviano in “Gomorra”. Tutti questi episodi contro la natura ma anche contro la stessa umanità, come la presenza di discariche illecite, rifiuti abbandonati e bruciati, hanno fatto molto riflette soprattutto sulla salute delle persone residenti, poiché sono stati registrati molti casi di tumori.
Dal punto di vista scientifico, non ci sono stati dei veri e propri collegamenti tra tumori e questa “modalità” di smaltimento di rifiuti, però è emerso un progressivo aumento di bambini nati con tumore alla tiroide. Ma si pensa che siano stati anche altri i fattori che possano aver causato questi problemi di salute, tra cui l’alimentazione scorretta, genetica, sedentarietà e il fumo.
Sono state condotte alcune ricerche anche dal Ministero della Salute sulle piante locali ma, secondo le norme derivanti dall’Unione Europea sulla sicurezza alimentare, la quantità di agenti contaminanti riscontrata risulta essere nella norma. Dopo qualche anno si iniziò a parlare di divieto di pascolamento e di coltivazione per quanto riguarda le zone del casertano e napoletano, per la quantità di diossina ritrovata sulle verdure.

Risvolti non positivi

tema svolto di italiano sulla terra dei fuochi

In seguito si scoprì che la quantità di diossina presente era causata maggiormente dalle fabbriche del luogo che emanavano quotidianamente delle nubi di fumo. Inoltre questo problema è stato enfatizzato dai giornalisti, i quali hanno danneggiato ulteriormente l’agricoltura Campana, portando ad una caduta graduale dei guadagni del settore agricolo. Successivamente l’Istituto Superiore della Sanità ha definito come la contaminazione delle acque è un problema da non sottovalutare insieme alla salute dei cittadini campani.
Tra i rifiuti che devono essere “eliminati”, vengono ritrovati copertoni e tessuti che derivano dalle industrie di abbigliamento non del posto ma del Settentrione. Tra il 2007 e il 2008 l’attività illecita di smaltimento si fece più intensa, tanto da registrare fino a 30000Kg di scarti abbandonati nei terreni destinati all’agricoltura solo nel 2007, con dei ricavi abbastanza consistenti, si parla di più di 118000 euro.
Così la Campania stava sempre più indirizzandosi verso la formazione di una discarica, con la presenza di sostanze tossiche per la salute umana, residui nucleari ed altre sostanze acide che, assorbite dal terreno, hanno raggiunto le falde acquifere inquinandole. Tutto ciò è emerso anche dalle dichiarazioni di Carmine Schiavone, un criminale della Camorra.
Tutto ciò si sta ripercuotendo in modo molto serio sulla catena alimentare, perché se vengono inquinati i terreni, i risultati negativi diventeranno visibili sugli allevamenti di animali arrivando fino all’uomo. Infatti pochi circa dieci anni fa sono stati ritrovati dei resti di diossina nel latte di bufala, si pensi proprio causato da tutto questo inquinamento. Dopo ciò, la richiesta di mozzarella di bufala e di prodotti caseari che provenivano dalla Campania è stata ridotta non solo in Italia.
Però da alcuni studi e test attendibili sui prodotti campani, non è emerso nulla di così preoccupante. La presenza di metalli pesanti può essere ritrovata in modo più semplice sulle piante ma cosi non è stato. Infatti, gli stessi imprenditori agricoli del posto sono riusciti ad ottenere una certificazione direttamente dal “GlobalGap”, un ente internazionale di certificazione, con l’obiettivo di creare una rete di interessi commerciali con la grande distribuzione organizzata.

A cura di Anny.

per approfondimenti vedi anche:
Temi e saggi svolti

Domande da interrogazione

  1. Cosa si intende per "Terra dei fuochi"?
  2. "Terra dei fuochi" si riferisce a una zona tra Napoli e Caserta in Campania, nota per lo smaltimento illegale di rifiuti tramite roghi, spesso gestiti dalla Camorra, con gravi conseguenze per la salute pubblica.

  3. Quali sono stati gli effetti sulla salute degli abitanti della "Terra dei fuochi"?
  4. Sono stati registrati molti casi di tumori, in particolare un aumento di bambini nati con tumore alla tiroide, anche se non ci sono collegamenti scientifici diretti con lo smaltimento dei rifiuti.

  5. Quali sono le cause principali dell'inquinamento nella "Terra dei fuochi"?
  6. L'inquinamento è causato principalmente dalle fabbriche locali che emettono fumi tossici e dall'attività illecita di smaltimento di rifiuti, tra cui copertoni e tessuti industriali.

  7. Quali sono stati gli impatti economici sull'agricoltura campana?
  8. L'agricoltura campana ha subito un danno economico significativo a causa della cattiva pubblicità e della riduzione della domanda di prodotti locali, come la mozzarella di bufala, a causa delle preoccupazioni per l'inquinamento.

  9. Quali misure sono state adottate per garantire la sicurezza dei prodotti agricoli campani?
  10. Gli imprenditori agricoli locali hanno ottenuto certificazioni da enti come il "GlobalGap" per dimostrare la sicurezza dei loro prodotti e creare una rete commerciale con la grande distribuzione organizzata.

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