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Concetti Chiave

  • Agostino e Tasso condividono contraddizioni interne simili, esplorate attraverso le opere del poeta.
  • La "Gerusalemme liberata" di Tasso riflette un'epoca di crisi e divisione religiosa, esprimendo un "bifrontismo spirituale".
  • Tasso esplora temi contraddittori come il potere e l'ipocrisia della Corte, l'eroismo e la violenza della Guerra, e la religione come esperienza spirituale e limitante.
  • La contrapposizione tra "l'Aminta" e "La Liberata" evidenzia il rimpianto di Tasso per l'edonismo rinascimentale e la sua condanna nella seconda opera.
  • Nonostante le contraddizioni, la "Liberata" è apprezzata per la sua complessità, a differenza della "Gerusalemme conquistata", meno amata dal pubblico.

Le piacevoli contraddizioni di Tasso

Agostino nella sua critica contro il Pelagianesimo, sostiene che gli uomini, massa dannata, possano redimersi dal peccato originale solo tramite la grazia divina; all’inizio però sostiene che questa venga data ad ognuno di noi, il quale ha poi la possibilità di scegliere la strada secondo cui vivere, in un secondo momenti invece afferma che Dio la dia in dono a pochi, a uomini eletti. Una forte contraddizione dettata da un filosofo cristiano medievale, che possiamo paragonare a quelle che formano i poemi del celebre Torquato Tasso.

La “Gerusalemme liberata”, sua opera più conosciuta, presenta, infatti, una forte ambivalenza nel sistema di valori, ossia il così detto “bifrontismo spirituale”; termine coniato da Lanfranco Caretti per definire la complessa situazione psicologica e culturale da cui trae origine il poema. Essa è l’espressione di un’età di profonda crisi, dovuta alla spaccatura dell’Europa, divisa tra cattolicesimo e protestantesimo, la cui conseguenza diretta fu la Controriforma, definita durante il Concilio di Trento; questo termine racchiude le misure di rinnovamento con le quali la Chiesa cattolica riformò le proprie istituzioni. Inoltre la contemporanea emanazione dell’Indice dei libri proibiti influenzò molto la scrittura e la vita di Tasso.
Nella “Liberata” troviamo quindi una serie di tematiche in cui l’autore accosta concetti contraddittori: dalla Corte, per il cui potere Tasso prova un’attrazione ma al contempo ritiene ricca di ipocrisia e falsità; alla Guerra, vista come eroismo ma anche come manifestazione di violenza; passando alla religione, sinonimo di profonda esperienza spirituale, ma limitante circa la libertà di pensiero e anch’essa caratterizzata da ipocrisia e rituali ripetitivi. Arrivando all’amore, che è passione e purtroppo anche sofferenza come risalta anche “Il pianto della natura per la partenza dell’amata”, nelle “Rime”, in cui Tasso, addolorato per la partenza della sua amata, vede negli elementi naturali quasi dei segni premonitori che gli preannunciano il doloroso evento, come se la natura comprendesse il suo dolore e soffrisse con lui.
Un chiaro esempio di questo suo bifrontismo spirituale è riconoscibile confrontando “l’Aminta” con “La Liberata”, nonostante le due opere siano state scritte all’incirca nello stesso periodo: la prima getta una luce sul rimpianto del poeta per la libertà e l’edonismo rinascimentali, posizione evidente anche se mai esplicitata da lui; mentre nella seconda condanna questa mentalità nell’episodio di Rinaldo e Armida.
Pur essendo delle palesi contraddizioni, quelle di Tasso sono però per l’appunto piacevoli e rendono l’opera della “Liberata”gloriosa e degna del suo successo, nonostante ciò non rispetti la volontà dell’autore, il quale dopo vent’anni impiegati per rimuovere queste ambivalenze, ha pubblicato la “Gerusalemme conquistata”, unica versione approvata da lui, ma non apprezzata dal pubblico di quel tempo e odierno.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la principale contraddizione evidenziata da Agostino nella sua critica contro il Pelagianesimo?
  2. Agostino inizialmente sostiene che la grazia divina sia data a tutti, permettendo la scelta del proprio cammino, ma successivamente afferma che essa è un dono riservato a pochi eletti.

  3. Qual è il significato del termine "bifrontismo spirituale" coniato da Lanfranco Caretti?
  4. Il "bifrontismo spirituale" descrive l'ambivalenza nei valori presenti nella "Gerusalemme liberata" di Tasso, riflettendo la crisi culturale e psicologica dell'epoca.

  5. Come influisce la Controriforma sulla scrittura di Torquato Tasso?
  6. La Controriforma, con l'emanazione dell'Indice dei libri proibiti, ha influenzato la scrittura e la vita di Tasso, portandolo a esplorare temi contraddittori nella sua opera.

  7. Perché le contraddizioni di Tasso sono considerate "piacevoli"?
  8. Le contraddizioni di Tasso, sebbene evidenti, arricchiscono la "Gerusalemme liberata", rendendola gloriosa e di successo, nonostante l'autore stesso abbia cercato di eliminarle nella "Gerusalemme conquistata".

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