Concetti Chiave
- L'intelligenza artificiale nasce dall'informatica per creare sistemi che simulano il ragionamento umano, con l'obiettivo di replicare la capacità di riflessione e azione della mente umana.
- La Rivoluzione Industriale ha segnato l'inizio della meccanizzazione del lavoro, trasformando l'artigianato in una produzione di massa, riducendo la creatività degli operai.
- Negli anni '80, il progetto di Turing ha influenzato la modernizzazione tecnologica, spingendo lo sviluppo di macchine capaci di competere con l'intelligenza umana.
- Dispositivi elettronici come computer e smartphone sono diventati indispensabili nella vita quotidiana, migliorando la produttività ma minacciando di ridurre le capacità umane autonome.
- Le tecnologie odierne, pur essendo costose e imperfette, mancano di creatività ed empatia, e la loro crescente autonomia solleva preoccupazioni riguardo al controllo umano.
L’intelligenza artificiale è una disciplina appartenente all’informatica che studia i fondamenti e le tecniche che consentono la progettazione di sistemi e programmi capaci di fornire all’elaborato elettronico la capacità di riflettere e agire come la mente umana.
In una prima fase, quando non si erano ancora sviluppate le tecnologie e i comodi utensili da lavoro di tutti i giorni, l’uomo doveva sopravvivere autonomamente, sfruttando il proprio ingegno e la propria creatività per far fronte alle sfide quotidiane.
Negli anni Ottanta venne annunciato l’inizio della vera e propria modernizzazione della tecnologia che ormai è diventata parte integrante della nostra quotidianità. Il progetto discende dal progetto di Turing, uno tra i più grandi matematici del XX secolo, il quale ha suggerito di svolgere un test per verificare se una macchina potesse essere considerata intelligente ed avanzata, con tratti comportamentali tipici degli esseri viventi, ovvero se arrivasse a elaborare dei ragionamenti come un essere umano. Da questo input furono molti gli scienziati che aderirono a questo progetto, dedicandosi allo studio di questa disciplina ininterrottamente. Tutto ciò porto indiscutibilmente ad un progresso, ad un avanzamento incredibile nelle tecnologie: infatti gli esperti avevano annunciato addirittura che sarebbero stati in grado di ideare macchinari che potevano sfidare e competere a scacchi come un ideale giocatore.
Il risultato di questi innumerevoli studi attualmente è ben visibile, infatti nella nostra realtà è impossibile immaginare un mondo privo di strumenti elettronici, quali i computer e gli smartphone, che sono parte fondamentale della nostra quotidianità. Essi ci semplificano indubbiamente l’esistenza, infatti invece di dover cercare in biblioteca un determinato libro, dovendolo leggere completamente, è sufficiente prendere il proprio dispositivo e digitare su Google ciò di cui si ha bisogno; oppure in questi ultimi anni sta particolarmente spopolando Alexa, un altoparlante in grado di fare conversazioni anche piuttosto articolate con il proprietario, mettere musica, accendere la TV, attivare e disattivare l’interruttore e molte altre cose, sulla scia di promuovere una nuova tecnologia chiamata domotica. Ciò ovviamente è utile, la tecnologia ci permette di essere maggiormente produttivi, di razionalizzare il proprio tempo, di svolgere maggiori mansioni e doveri contemporaneamente, ma allo stesso tempo si perdono anche i propri cosiddetti valori e talenti, infatti si è costretti a vivere in un rapporto simbiotico tra se stessi e il proprio dispositivo elettronico. Alcuni esempi possono essere l’incapacità di completare autonomamente attività che fino a qualche decennio fa facevano parte della quotidianità tanto da essere considerate noiose e ripetitive, oltre che talvolta eccessivamente pesanti o faticose, quali lavare i piatti o anche semplicemente lavare i panni. I macchinari, tuttavia, non sono ancora perfetti perciò proprio per questo motivo non è assolutamente una novità se causano danni o svolgono in maniera imprecisa, inumana o errata le attività per le quali sono stati progettati. Basti pensare ai tablet o alle lim che nonostante i continui aggiornamenti e innovazioni continuano ad avere imperfezioni, come i cali di produttività, tant’è che ogni giorno a causa del consumo di batteria questi apparecchi si spengono o entrano in modalità riposo la cui conseguenza è essere inutilizzabili. Un altro aspetto negativo delle scoperte tecnologiche è che esse mancano di creatività e di empatia, infatti ovviamente essendo robot non possono provare certamente sentimenti umani, se non perché l’ideatore abbia aggiunto questa spontanea e umana capacità. Esse sono decisamente costose e inoltre negli ultimi anni si è sviluppata l’ideologia di sostituire l’uomo con le macchine nello svolgimento di determinati lavori, tra cui quelli visti maggiormente sono i cassieri che appunto attualmente il loro compito è svolto dalle cosiddette ‘casse veloci’, ossia tecnologie in grado di acquisire in seguito alla scannerizzazione dei codici a barre dei prodotti acquistati l’importo che è da pagare in maniere diretta e rapida.
Tralasciando questi lati negativi l’intelligenza artificiale è decisamente innovativa, indispensabile e comoda, anche se, infine, degli studi recenti hanno affermato che l’incremento dell’utilizzo degli apparecchi elettronici ha permesso la comunicazione tra di loro in un linguaggio a noi sconosciuto; proprio per questa ragione l’umanità deve tenere alta l’attenzione affinché i dispositivi non possano prendere il sopravvento, superandoci con le loro capacità e capovolgendo la situazione, facendoci passare da "governanti" a "governati".
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dell'intelligenza artificiale nella nostra vita quotidiana?
- Quali sono stati i progressi tecnologici significativi menzionati nel testo?
- Quali sono le critiche associate all'uso crescente della tecnologia?
- Quali sono i rischi potenziali dell'intelligenza artificiale secondo il testo?
- Come viene percepita l'intelligenza artificiale nonostante i suoi lati negativi?
L'intelligenza artificiale è diventata parte integrante della nostra quotidianità, semplificando la vita attraverso strumenti come computer e smartphone, che ci permettono di essere più produttivi e di razionalizzare il tempo.
Il testo menziona l'invenzione della ruota, dell'aratro, delle imbarcazioni avanzate, della macchina a vapore, e più recentemente, la modernizzazione tecnologica degli anni Ottanta, culminando con dispositivi come Alexa e la domotica.
Le critiche includono la perdita di valori e talenti umani, la dipendenza dai dispositivi elettronici, l'incapacità di svolgere autonomamente attività quotidiane, e la mancanza di creatività ed empatia nei macchinari.
Il testo avverte che l'incremento dell'uso degli apparecchi elettronici potrebbe portare a una comunicazione tra di loro in un linguaggio sconosciuto, rischiando di farci passare da "governanti" a "governati".
Nonostante i lati negativi, l'intelligenza artificiale è percepita come innovativa, indispensabile e comoda, essendo un elemento chiave del progresso tecnologico.