valentinainaina
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Concetti Chiave

  • La carne artificiale è sviluppata coltivando cellule staminali bovine in laboratorio, ma il suo costo attuale è molto alto, rendendola non ancora accessibile al pubblico.
  • Il primo hamburger di carne artificiale ha un sapore simile alla carne vera ma è considerato meno succulento e richiede aggiustamenti di colore e gusto con ingredienti aggiuntivi.
  • Gli scienziati olandesi vedono la carne artificiale come una soluzione futura per soddisfare la crescente domanda di carne, riducendo le emissioni di gas serra e il consumo di risorse come terra e acqua.
  • La produzione di carne artificiale potrebbe evitare la sofferenza animale causata dagli allevamenti intensivi, ma ci sono preoccupazioni su potenziali rischi per la salute a lungo termine.
  • Nonostante le promesse della carne artificiale, c'è ancora un dibattito sull'importanza di investire nell'educazione alimentare e nel consumo di carne proveniente da allevamenti sostenibili.
Hamburger artificiale

Tempo fa ho letto un articolo che mi ha lasciata molto perplessa. Il giornalista parlava di un hamburger ottenuto in laboratorio grazie alla crescita di cellule staminali così, mi sono un po’ documentata.
Al momento l’hamburger avrebbe un costo veramente proibitivo, acquistarlo dal macellaio è ancora l’unica scelta possibile. Infatti, il prototipo di questa polpetta è costato ben 250 mila euro.
La carne artificiale è stata creata coltivando in laboratorio le cellule staminali prelevate dal muscolo di un bovino.
Secondo gli esperti gastronomi che hanno avuto il compito di assaggiarlo, sapeva di poco, era poco succulento anche se in effetti il sapore sembrava quello della carne vera.
Dato che questo prodotto di laboratorio è un po’ grigiastro per l’assenza di mioglobina, la proteina che fissa il ferro, per dargli il colore della carne, si è utilizzato il succo di barbabietola rossa. Poi, per migliorarne il gusto, sono stati aggiunti zafferano, sale, uova in polvere e pane grattugiato.
E ora mi chiedo cosa ha a che fare con l’hamburger conosciuto da tutti noi? Non lo definirei certo più sano di quello che ci prepara il nostro macellaio.
È certamente una grande soddisfazione per gli scienziati olandesi che hanno partecipato all’esperimento e questa polpetta di carne ha suscitato molti entusiasmi nel mondo scientifico e si pensa già a riprodurre la carne di altri animali.
Ma il giornalista si chiede se sarà davvero un’alternativa sostenibile ed è ciò che mi chiedo anch’io.
Gli scienziati olandesi affermano che in un futuro non cosi lontano, questa pseudocarne potrebbe diventare una via più sostenibile alla crescente domanda e all'eccessiva produzione di carne vera. Infatti si è stimato che nell’arco di circa 40 anni il consumo mondiale di carne raddoppierà e saremo costretti ad allevare milioni di capi di bestiame in più, quindi, creare carne in laboratorio premetterà di sfamare molte più persone rispetto ad oggi.
Gli scienziati olandesi affermano che la carne prodotta da staminali potrà essere prodotta e venduta su larga scala entro dieci o venti anni.
Questa soluzione servirà a salvare il mondo dalle pericolose emissioni di gas prodotti dagli allevamenti industriali,responsabili del riscaldamento climatico. Infatti, dicono gli esperti, si produrranno fra il 78% e il 95% in meno di gas serra.
Inoltre, le terre destinate agli allevamenti potranno essere utilizzate per l’agricoltura e anche il consumo di acqua si ridurrà enormemente.
Inoltre si potrebbe fare la felicità degli animalisti perché la carne artificiale eviterà le sofferenze che attualmente subiscono gli animali rinchiusi negli allevamenti.
Certo potrebbe essere un'efficace soluzione alle frequenti intossicazioni alimentari legate alle carni animali ma come possiamo sapere se, dopo un lungo periodo di tempo anche gli hamburger provenienti da staminali non provocano malattie come la “mucca pazza”,l’aviaria, la salmonella, ecc. o addirittura dei mutamenti genetici o nuove malattie sconosciute?
Non credo sia ancora il momento di gridare al miracolo. È vero che una mucca impiega molti anni per diventare pronta a produrre carne, anni durante i quali va mantenuta e nutrita fino alla macellazione con costi molto elevati, ma è certo che prima che la carne artificiale abbia un prezzo abbordabile passerà ancora moltissimo tempo.
Quindi sono d’accordo con il giornalista dell’articolo da me letto che si chiede se non sia meglio investire sull'educazione alimentare. Sarebbe più corretto mangiare in modo equilibrato utilizzando, per esempio, i legumi fonti proteiche tipiche della dieta mediterranea. Invece di andare al risparmio, potremmo cercare di acquistare carne di allevamenti che rispettano il benessere degli animali. Anche se siamo costretti a spendere qualcosa in più dobbiamo ricordare che mangiare animali alimentati con cibo biologico e senza utilizzo di sostanze nocive alla nostra salute, fa bene a noi e all’ambiente che ci circonda, magari ne consumiamo meno e ciò farà bene anche al nostro fisico, così anche i bilanci economici torneranno.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il costo attuale di un hamburger artificiale prodotto in laboratorio?
  2. Al momento, il prototipo di un hamburger artificiale ha un costo proibitivo di 250 mila euro.

  3. Come viene prodotta la carne artificiale in laboratorio?
  4. La carne artificiale viene creata coltivando cellule staminali prelevate dal muscolo di un bovino.

  5. Quali sono i benefici ambientali della carne artificiale secondo gli scienziati?
  6. Gli scienziati affermano che la carne artificiale potrebbe ridurre le emissioni di gas serra tra il 78% e il 95% e diminuire il consumo di acqua, oltre a liberare terre per l'agricoltura.

  7. Quali sono le preoccupazioni legate alla carne artificiale?
  8. Ci sono preoccupazioni riguardo alla possibilità che la carne artificiale possa causare malattie sconosciute o mutamenti genetici nel lungo periodo.

  9. Qual è l'alternativa suggerita dal giornalista per affrontare la questione del consumo di carne?
  10. Il giornalista suggerisce di investire nell'educazione alimentare e di consumare carne da allevamenti che rispettano il benessere degli animali, oltre a integrare legumi nella dieta.

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