GemmaFerla
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Concetti Chiave

  • Il luogo evoca emozioni intense, colpendo anche le persone più insensibili con tristezza, dolore e lacrime.
  • È difficile immaginare la sofferenza dei deportati, specialmente dei bambini e delle madri distrutte dal dolore.
  • Il contrasto tra il caldo attuale e il gelo che le vittime innocenti hanno vissuto è straziante.
  • La brutalità umana è senza confini, e questo luogo testimonia la disumanizzazione e l'odio immotivato.
  • Solo la presenza fisica nei campi di concentramento riesce a rendere viva la storia, superando libri e film.

Tema di italiano su esperienza nei campi di concentramento

Anche le persone più insensibili, più dure e più distaccate penso che non possano non provare emozioni di fronte a questo luogo. La tristezza ti entra nel cuore, il silenzio ti urla nelle orecchie, il dolore arriva in tutto il corpo e le lacrime ti salgono gli occhi. Faccio molta difficoltà ad immaginare questo luogo pieno di deportati, impauriti ed indifesi; bambini soli e mamme sconvolta dal dolore.


Oggi fa caldo ma i brividi che ho sulla pelle mi riportano al gelo di quelle persone innocenti, nude nell’inverno. Mi chiedo il perché esistesse tanto odio ma non trovo risposta. Non riesco a chiedermi “come si è potuto vivere e sopravvivere“ in queste condizioni perché qui, non esisteva la vita.
L’infermeria era il campo della morte: le persone venivano lasciate morire. Il genere umano non ha confini nella brutalità del suo comportamento ed è questo che fa paura.
Primo levi ha scritto “se questo è un uomo“. In questo luogo però non c’erano uomini ma numeri, gli ebrei, e animali inferociti, i tedeschi.
Nessun libro, nessun film o documentario rendono giustizia a questo luogo: bisogna esserci. È proprio vero, solamente il luogo della memoria riesce a rendere viva la storia, meglio di qualunque fotografia o immagine.
Nessuna frase pensata o detta tra queste baracche, forni e testimonianze vere potrà mai essere retorica. Qui non ti inventi nulla: è tutto tragicamente reale e doloroso.
Ciò che fa male è che la storia non insegna: l’uomo ricade sempre nei suoi errori peggiori. Si fermerà mai un giorno il susseguirsi di violenze, guerre e massacri?

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