Concetti Chiave
- Il consumismo è descritto come un comportamento sociale predominante che spinge le persone ad accumulare oggetti inutili, mettendo a rischio l'equilibrio ambientale.
- Il romanzo "Le città invisibili" di Calvino viene citato per illustrare una realtà in cui le persone si disfano costantemente delle cose per fare spazio a quelle nuove.
- Il ciclo di acquisto e smaltimento crea una falsa sensazione di soddisfazione, ignorando le conseguenze ambientali dei rifiuti accumulati nelle discariche.
- Il percolato, un sottoprodotto pericoloso dello smaltimento dei rifiuti, rappresenta una minaccia per l'ambiente e la salute umana.
- Il testo invita a un cambiamento di mentalità, suggerendo di riscoprire la semplicità e la responsabilità individuale per il futuro del pianeta.
Il consumismo
Consumismo, quanto spesso sentiamo questa parola senza comprenderla o darle importanza?Consumare è la principale attività sociale dell’uomo; quell’uomo del “lo vedo, lo voglio”, quell’uomo inconsapevole, quell’uomo che non sa che un giorno, più vicino di quanto possa immaginare, quell’ammasso invalicabile di oggetti inutili di cui si è circondato gli cadrà addosso, soffocandolo.
Calvino, quasi cinquanta anni fa, con il suo celebre romanzo “Le città invisibili”, ci offre un esempio del nostro oggi tramite la descrizione di Leonia, una città in cui i cittadini rifanno sé stessi ogni giorno, disfacendosi di quello che hanno indossato e utilizzato il giorno prima a vantaggio di un tutto nuovo.
Leggendo la storia di Leonia qualche decennio fa avremmo quasi sorriso al pensiero che potesse esistere un posto così; oggi quel sorriso si ripete, questa volta consapevole del fatto di non guardarsi intorno, di non accorgersi che la propria casa, le proprie strade, stanno diventando uno scenario perfetto per un film dell’orrore.
Per il consumatore sono molte le cose di cui disfarsi per permettersi di acquistarne altre, di nuova generazione, pubblicizzate sui social network o viste in qualche slogan o cartellone pubblicitario. In questi casi la salvezza è un posto solo: la discarica!
Con lunghe file, in auto nuovissime, poche “vecchie” non a caso in fila lì, centinaia, migliaia di consumatori, o meglio dire “spreconi” si dirigono innocentemente verso la fine delle proprie preoccupazioni.
Una volta gettati i rifiuti in quelle enormi fosse, soddisfatti tornano a casa… ah no! Mi correggo, si dirigono al negozio di fiducia per rimpiazzare al più presto il vuoto!
Durante la strada non pensano né alla fine che faranno gli oggetti vecchi, né se serva veramente averne di nuovi, e così, non trovando ostacoli, comprano e buttano, buttano e comprano!
Immaginiamo la discarica come un “risucchiatore” dei nostri scarti ma solo pochi sanno che, come una lumaca quando si muove, anche quella montagna di spazzatura rilascia una sostanza giallognola, di cui non immaginiamo la pericolosità, chiamata percolato.
Esso ha origine proprio dal computer, dal frigorifero, dall’automobile di cui ci siamo disfatti precedentemente senza pensare, e ritornerà nelle nostre case, nell’acqua che berremo, negli alimenti che mangeremo…
Quando sentiamo parlare di problemi derivanti dal processo di smaltimento improvvisamente diventiamo esperti e critichiamo chi è superiore a noi perché non comprende l’unica soluzione possibile, secondo noi.
Quella soluzione è detta “incenerimento” ma basterebbe essere a conoscenza dell’incapacità umana di contenere anche quegli scarti per comprendere l’impraticabilità della procedura.
Credo che ognuno di noi dovrebbe trovare un minuto, nella propria vita frenetica, per fermarsi, chiudere gli occhi e pensare a cosa vorrebbe vedere riaprendoli.
A volte ci basterebbe tornare a essere persone semplici, umili, insomma… tornare bambini, i bambini di una volta che al posto di un cellulare tenevano in mano una matita e disegnavano il mondo che vedevano con solo un prato, un fiore e un’altalena!
Questa volta tra le nostre mani c’è molto di più di uno sciocco oggetto, tra le nostre mani abbiamo la strada, il cammino di un pianeta, il nostro pianeta, non rendiamola ancora più difficile, non aspettiamo un cambiamento radicale, iniziamo a cambiare le nostre abitudini e non da domani, iniziamo oggi!
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del testo?
- Come viene descritto il comportamento dei consumatori nel testo?
- Quale esempio letterario viene utilizzato per illustrare il consumismo?
- Quali sono le conseguenze ambientali del consumismo menzionate nel testo?
- Qual è la soluzione proposta dall'autore per contrastare il consumismo?
Il tema principale del testo è il consumismo e le sue conseguenze negative sull'ambiente e sulla società.
I consumatori sono descritti come inconsapevoli e spreconi, che acquistano e buttano oggetti senza riflettere sulle conseguenze.
Viene utilizzato l'esempio del romanzo "Le città invisibili" di Calvino, in particolare la città di Leonia, dove i cittadini si disfano quotidianamente degli oggetti per sostituirli con nuovi.
Le conseguenze ambientali includono l'accumulo di rifiuti nelle discariche e la produzione di percolato, una sostanza pericolosa che può contaminare l'acqua e gli alimenti.
L'autore propone di cambiare le nostre abitudini, tornando a essere persone semplici e consapevoli, iniziando a fare cambiamenti oggi stesso.