Concetti Chiave
- La protagonista del testo prova una connessione emotiva con Emma di "Madame Bovary", vivendo sentimenti di spaesamento.
- Racconta un'esperienza personale legata alla partecipazione a giochi di logica, iniziata con una proposta della professoressa di matematica nel 2019.
- Nonostante le difficoltà e la pandemia COVID-19, si prepara intensamente per una competizione, dimostrando determinazione e passione.
- Descrive il momento di attesa e tensione prima della competizione finale, con emozioni contrastanti di paura e felicità.
- Nonostante l'esito non soddisfacente, la protagonista mantiene la speranza e la motivazione, pronta a migliorarsi per il futuro.
Sensazioni comuni
Le sento le emozioni di Emma, le sento forti, le sento mie.Emma, protagonista del noto romanzo “Madame Bovary” di Gustave Flaubert, vive un momento di spaesamento in una realtà che la affascina, ma non le appartiene e che presto dovrà abbandonare...
Conosco bene quella sensazione!
Vuoi vivere più intensamente possibile quei momenti ma non riesci a smettere di pensare a quando sarà finito tutto… ti perdi nei pensieri, e quegli attimi volano via!
Una volta finiti vivi col rammarico di non esserteli goduti fino in fondo.
Mi capita spesso: ad esempio quando vado in vacanza, quando passo un pomeriggio a casa di un’amica, quando arriva il giorno di Natale o del mio compleanno.
Quella volta fu unica; non avevo mai vissuto niente di simile!
Ero sola, per la prima volta, con un foglio davanti e il tempo che scorreva.
Mi trovavo nella sala principale di un albergo, sul lungo mare di Cervia, in Emilia Romagna.
Erano mesi che mi allenavo, ero carica!
Le gambe mi tremavano, un momento sudavo, quello dopo sentivo freddo… ero incerta, preoccupata ma allo stesso tempo euforica, FELICE. Felice di aver realizzato un sogno, felice di fare una cosa solo per me, felice di stare dimostrando, prima di tutto a me stessa, che se ci credo posso farcela!
Tutto era iniziato qualche mese prima con la proposta, da parte della mia professoressa di matematica, di partecipare a dei giochi di logica. Era il 2019.
Arrivai nona nel mio Istituto, ero soddisfatta, nonostante non fossi stata ammessa alla fase successiva. Poi si cresce e quello che un anno prima poteva bastarti, l’anno dopo non provoca alcuna emozione!
Iniziai a studiare ancor prima di ricevere la nuova proposta, arrivò!
Nel frattempo giunse anche il COVID 19; ricordo ancora tutto quello che sentivo in quel caldo pomeriggio di maggio, durante il quale inviai la mia prova tramite un sito web.
Erano le cinque del mattino del 5 giugno 2020, giorno dell’esposizione online della graduatoria con gli ammessi alla finale, quando mi svegliai con un unico pensiero!
Aprii in fretta quella pagina (ho ancora i brividi mentre lo racconto) e iniziai a scorrere con lo sguardo in quei cinquantotto nomi con la speranza di veder spuntare una “R”, niente.
Delusa stavo per chiudere la schermata e tornare a dormire quando… nella colonna a destra vidi scritto “Istituto W.A. Mozart” la mia scuola!
Spostai lentamente lo sguardo di pochi millimetri e lessi il mio nome! Saltai giù dal letto e corsi a dirlo ai miei genitori, inizialmente pensarono fosse uno dei miei soliti scherzetti ma poi si congratularono con me.
Trascorsero quei mesi di infinita attesa fino ad arrivare a quel momento.
I partecipanti vennero chiamati uno alla volta e, arrivato il proprio turno, sgattaiolavano imbarazzati su per i due scalini di legno che conducevano su una grande pedana, di legno anch’essa.
Ero abituata a essere tra gli ultimi quando veniva fatto un appello, così, nascosta dietro a un albero attesi... dopo essere stati chiamati, quelli che a breve sarebbero diventati i miei avversari, scomparivano dietro a una porta con la cornice dorata.
Fremevo, tremavo… forse avevo freddo? O ero agitata? Non riuscivo più a decifrare le mie emozioni.
Mi sedetti su di una sedia blu con tavolino incorporato, mi venne consegnato un quaderno per i calcoli, un cartoncino per il nome e i fogli con il test.
La penna l’avevo portata da casa, per quanto fosse una semplice penna a sfera, con l’inchiostro di colore nero, la ricordo ancora.
Avevo immaginato e sognato tante volte quel momento e non riuscivo a capire se lo stessi vivendo davvero o fosse ancora tutto frutto della mia mente.
Girandomi a sinistra incontravo le finestre, coperte da tende ricamate di colore bianco candido.
Mi sentivo oppressa, tutto, persino le piante volevano parlarmi ma non riuscivo a sentirle.
Mi guardavo intorno e mentre ammiravo quadri e attestati continuavo a calcolare, ragionare, ipotizzare…
A un tratto mi sembrò di essere rimasta da sola, le pareti si rimpicciolirono, si avvicinarono al mio banchetto e mi rinchiusero. Ora ero veramente sola!
Cercai di tranquillizzarmi; inspirai ed espirai un paio di volte ritornando tra gli altri concorrenti.
Terminarono le due ore di tempo a disposizione, sigillai il foglio e consegnai.
Improvvisamente quel sogno finì, ma ancora oggi non smetto di rivivere quei momenti nella mia testa.
I risultati delusero le mie aspettative ma penso che se si smette di credere nei sogni niente ha più senso. Ora sono più forte di prima e continuerò ad allenarmi per arrivare più in alto… il prossimo anno!
Domande da interrogazione
- Quali emozioni prova il narratore in relazione a Emma di "Madame Bovary"?
- Come si sente il narratore durante la competizione di logica?
- Qual è stato il risultato della partecipazione del narratore ai giochi di logica?
- Come ha reagito il narratore alla scoperta di essere stato ammesso alla finale?
- Qual è l'atteggiamento del narratore verso il futuro dopo la competizione?
Il narratore sente fortemente le emozioni di Emma, condividendo il suo spaesamento e il desiderio di vivere intensamente momenti che presto finiranno.
Il narratore si sente incerto, preoccupato ma anche euforico e felice di realizzare un sogno e dimostrare a se stesso di potercela fare.
Il narratore non è stato ammesso alla fase successiva, ma è soddisfatto di essere arrivato nono nel suo istituto.
Il narratore è stato inizialmente deluso, ma poi ha provato grande gioia e ha condiviso la notizia con i genitori, che si sono congratulati con lui.
Nonostante i risultati deludenti, il narratore è determinato a continuare ad allenarsi e a credere nei propri sogni per raggiungere obiettivi più alti in futuro.