birbaty
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Concetti Chiave

  • Il rapporto tra genitori e figli è complesso, soprattutto durante l'adolescenza, un periodo caratterizzato da sfide e cambiamenti significativi.
  • L'autore riflette su come il suo passato da adolescente influenzi il suo approccio attuale come genitore, evidenziando la continua evoluzione delle dinamiche familiari.
  • Adolescenza vista come un periodo di aspirazioni e sogni che richiede la guida attenta dei genitori per bilanciare realtà e fantasia senza soffocare la creatività dei figli.
  • La difficoltà nel gestire i rapporti familiari è contrapposta alla necessità di affrontarli per garantire un supporto efficace ai figli nella loro crescita.
  • Nonostante le ansie e le preoccupazioni da genitore, l'autore enfatizza l'importanza di lasciare che i figli formino il proprio futuro, mantenendo un equilibrio tra protezione e autonomia.
Il rapporto tra genitori e figli.
Prima di parlare dell’argomento vorrei definire la mia posizione. Ho smesso di fare l’adolescente circa 25 anni fa e ho iniziato a vestire i panni di genitore circa 10 anni fa, quindi mi sento di dover esprimermi affrontando l’argomento indossando entrambi le vesti o almeno ci proverò, sperando di non dover finire con il contraddirmi da solo.
Ricordo la mia adolescenza come un passaggio difficile contornato da disagi, insicurezza e momenti di nostalgia ma, nello stesso tempo, dotato di presunzione, frenesia, fretta di crescere per sentirsi autonomo e non dipendere ogni momento dalla figura dei genitori. Il rapporto da adolescente vissuto con i miei genitori resta tutt’oggi impresso nella mia mente in modo positivo anche se, in alcuni aspetti, allora li consideravo molto rigidi. Rapporto tra genitori e figli articoloInfatti, se da una parte io guardavo e cercavo di adeguarmi ai tempi, contrariamente, i miei genitori rifiutavano l’emancipazione facendo riferimento sempre al loro passato quando non era tutto dovuto, e ogni cosa aveva il suo tempo e, quando il tempo è giunto, bisognava anche “guadagnarsela”.
In realtà per chi, come me, ha vissuto il periodo adolescenziale qualche anno fa e si trova a doversi paragonare con gli adolescenti di oggi si rende conto che la vita è cambiata, l’intera umanità sta cambiando. Il rapporto tra adulti e adolescenti diventa ogni giorno che passa sempre più difficile; gli adulti non riescono più a seguire i propri figli perché la vita corre troppo e non tutti sono pronti ad affrontarla, nemmeno noi adulti. Ma il vero rapporto con i figli si instaura nel periodo adolescenziale, allorquando iniziano i primi contrasti e il piccolo che fino ad allora era ubbidiente e non suscitava preoccupazioni comincia a sottrarsi alla tua educazione, ti contraddice.
Infatti, oggi che mi ritrovo a rivestire la figura di genitore, comprendo le difficoltà che un adulto deve superare affinché possa comprendere ed aiutare il proprio figlio in una fase così delicata quale è l’adolescenza.
L’adolescenza, come tutti ben sappiamo, è il periodo fondamentale della vita. Purtroppo, molto spesso, mi è capitato di ascoltare alcuni adulti definire in modo superficiale l’adolescenza facendola passare come l’età migliore, la più spensierata, quella che per tutta la vita si ricorderà con notevole rimpianto. Sta di fatto che è un periodo in cui i ragazzi sono pieni di aspettative per il loro futuro, ma non sempre riusciranno a realizzare tutti i loro sogni. E’ in questa visione che deve subentrare la figura del genitore che deve riportare i propri figli nella realtà quotidiana senza ostacolare la loro fantasia ma aiutarli a concretizzare le loro attitudini, comprenderli e dargli il giusto sostentamento. Da un altro lato, tuttavia, ci sono anche adulti che mostrano la loro indifferenza a riconoscere le difficoltà dei propri figli, sminuendo o addirittura ignorando quelli che sono le loro angosce.
A mio parere, comunque, ritengo che anche se i rapporti famigliari sono quelli più difficili da gestire, è anche vero che solo affrontando tali problemi si possono superare con più tranquillità e sicurezza le difficoltà che il mondo esterno cela.
In conclusione, raffrontando le due figure che mi vedono protagonista riconosco nell’esuberanza dei miei figli la mia stessa voglia di indipendenza che cercavo allora, eppure, la stessa indipendenza che i miei figli oggi mi chiedono mi crea ansia e timore; poiché la loro vita e la loro felicità è la cosa che mi è più cara, per questo ragione cercherò in qualsiasi modo di tutelare la loro serenità. Ma nonostante i miei sforzi mi rendo conto che la vita dei miei figli e il loro futuro è comunque nelle loro mani. Posso comunque ritenermi fortunato in quanto, come figlio mi sento di non aver deluso le aspettative dei miei genitori, in qualità di padre spero di fare altrettanto.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la posizione dell'autore riguardo al rapporto tra genitori e figli?
  2. L'autore si pone sia come ex adolescente che come genitore, cercando di affrontare l'argomento da entrambe le prospettive.

  3. Come descrive l'autore la sua adolescenza?
  4. L'autore ricorda la sua adolescenza come un periodo difficile, caratterizzato da disagi e insicurezze, ma anche da una forte voglia di indipendenza.

  5. Quali sono le sfide che l'autore riconosce nel rapporto tra adulti e adolescenti oggi?
  6. L'autore nota che il rapporto tra adulti e adolescenti è sempre più difficile a causa dei cambiamenti nella società e della velocità della vita moderna.

  7. Qual è il ruolo del genitore durante l'adolescenza secondo l'autore?
  8. Il genitore deve aiutare i figli a concretizzare le loro attitudini, comprendere le loro difficoltà e sostenerli senza ostacolare la loro fantasia.

  9. Qual è la conclusione dell'autore riguardo al suo ruolo di genitore?
  10. L'autore riconosce l'importanza di tutelare la serenità dei figli, ma comprende che il loro futuro è nelle loro mani, sperando di non deludere le loro aspettative come genitore.

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