Concetti Chiave
- La Bit Generation, nata con Internet, condivide similitudini con la Beat Generation, entrambe cercano evasione da una cultura percepita come estranea.
- Internet offre una doppia faccia: da un lato, fornisce possibilità ai timidi e meno socievoli, dall'altro, rischia di inibire la capacità critica e l'immaginazione.
- La rete è giovane e anarchica, offrendo libertà di stampa ma anche pericoli nascosti, come difficoltà nel controllo e nella regolamentazione dei contenuti.
- I giovani di oggi dimostrano una comprensione avanzata della tecnologia rispetto al passato, sviluppando abilità uniche e sensibilità verso l'immagine e l'immediatezza.
- Internet favorisce la fluidità sociale, riducendo pregiudizi e distanze, e permette ai giovani di insegnare agli adulti, evidenziando l'importanza del mezzo per l'apertura mentale.
In questo tema di Italiano si tratta della Bit Generation, ovvero di questa generazione nata con Internet, dei lati positivi e negativi della rete e del confronto con la Beat Generation.
Traccia del tema
Internet è uno strumento ricco di informazioni, notizie, storie, immagini, ma è anche pieno di pericoli nascosti. Come aiutare i giovani a guardare solo le qualità, tenendoli lontani dai punti deboli?
Svolgimento del tema: lati negativi
Siamo negli anni Sessanta e si parla di Beat generation, ovvero una generazione che necessitava del cambiamento, dopo due guerre mondiali e una cultura che non sentivano più loro (borghese). Più che di necessità, infatti, si trattava di una rivolta, una richiesta esplicita, che li avrebbe portati, effettivamente, a serie e notevoli mutazioni, basti pensare al sessantotto.
Oggi il termine è cambiato con Bit generation, che ironicamente simboleggia una necessità differente ma che ha dei punti in comune con la precedente, ovvero quella di estraniarsi e di annullarsi, poiché il problema rimane lo stesso: ci si sente persi di fronte ad una società e una cultura che si riconosce come propria, esattamente come negli anni Sessanta. I famosi "giovani" d'oggi nascono in una dimensione già molto differente da quella delle generazioni precedenti. Essi infatti utilizzano cellulari e computer da quando sono nati. Ma questa rivoluzione ha portato un miglioramento o un peggioramento nel mondo e, soprattutto, nel loro mondo? Senz’altro ci sono aspetti negativi e aspetti positivi. Spesso il lato virtuale della tecnologia ha impedito loro di vivere nel mondo reale, permettendo una fuga e di conseguenza una insoddisfazione quando si scontrano con la "realtà dei fatti" o con un ambiente che non sentono loro. Dunque il passaggio immediatamente successivo è senz'altro lo scappare, rifuggire dalla verità. Questo è un primo lato negativo, ma che può diventare positivo nel momento in cui ci si rende conto che esistono molte più possibilità per i timidi, per persone poco socievoli o che non si sentono a proprio agio facendosi vedere e conoscere immediatamente. Questo è permesso dalle chat e dai social in generale, grazie ai quali ci si può far conoscere senza necessariamente trovarsi "vis à vis".
Le giornate e ore (moltissime) passate davanti alla televisione, al videogame e al computer potrebbero, però, inibire in primis l'attenzione, la capacità di rimanere in silenzio, senza fare nulla di particolare per un po' di tempo, focalizzarsi su una parola o un concetto. Il rischio, infatti, è che il giovane dimentichi totalmente la capacità critica di giudizio, perda la volontà di procurarsi autonomamente un proprio pensiero, che magari si discosta da quelli degli altri letti sui social.
Infine, strettamente collegato alla mancanza di noia e solitudine (positiva), c'è il rischio che l’utilizzo esagerato di questi mezzi, inibisca la capacità di immaginazione: ci si trova tutto già riprodotto e fissato sullo schermo, senza che venga richiesto lo sforzo di immaginare e utilizzare la fantasia e la creatività, oltre al fatto che "tutto è già stato creato" è la frase più sentita oggi.
Internet è un mezzo, seppure ormai non sembra più, piuttosto giovane e dunque anarchico, nato senza regole poiché nessuno detiene in modo accentrato le chiavi della comunicazione. Questo, se da un lato permette la famosa libertà di stampa, dall’altro rende molto lenta e poco controllata la tutela delle leggi. Moltissimi per esempio sono i pericoli che nascono dietro la rete, poiché, come citato prima, è complesso capire veramente chi c'è dietro uno smartphone. Le volgarità, le immagini disgustose, le chat molto “spinte”, ecc. sono purtroppo una realtà.
Svolgimento del tema: lati positivi
Bisogna allora chiudere il bambino in casa, vivere insieme a lui in una campana di vetro, privarlo della tecnologia e dei rischi che questa potrebbe comportare? Penso che i giovani d'oggi qualcosa in più abbiano carpito dai precedenti, per esempio lo studio che si fa di questi mezzi è nettamente superiore al passato e di conseguenza maggiore è la capacità di prevenire o almeno notare i problemi e i pericoli, specie dei social, mondo per eccellenza dei ragazzi. Pensate come è bello, per esempio, navigare in internet e vedere dei siti web ricchi di pagine affascinanti dal punto di vista grafico, realizzati dai ragazzi di meno di vent’anni, che dimostrano in questo una sensibilità e una capacità non comune presso le altre generazioni. Certi programmi o linguaggi di programmazione richiedono tempi e modi differenti, che sono, guarda caso, proprio i tempi e i modi che questa nuova generazione ha con sé, come se ci fosse nata (ed effettivamente...). Essi vivono in una società che ha due punti fondamentali su cui basa tutto il resto: l'immagine e l'immediatezza.
Oltre a ciò, leggendo o guardando film del passato, ci si rende conto che spesso la distanza fra classi, i pregiudizi, la difficoltà a scalare il solito "divario sociale" erano il pane quotidiano delle generazioni precedenti. Qui, oggi, invece, siamo di fronte ad una fluidità di messaggi, linguaggi, emozioni, segnali, studi (per non parlare degli orientamenti) strabiliante. L'avvento di Internet ci ha formati ad essere veloci, privi di barriere, sagaci, svegli, reattivi, ad utilizzare il tu con tutti, senza dimenticare una certa cortesia nell’espressione (la cosiddetta netiquette) e soprattutto ad esprimerci senza nessun pregiudizio, poiché la natura del mezzo ci impone di essere sintetici e concreti. Questo è un sistema che, per la prima volta, vede il bambino, addirittura, insegnare all'adulto. Cosa? Per esempio come si fa una ricerca, come si usano i programmi, come si fanno le foto, cosa si scrive sotto ad esse, ecc…. Sono convinto, infatti, che la proibizione di uno strumento come Internet, non porterebbe a nulla di buono, anzi potrebbe avere effetti controproducenti anche solo per l'apertura mentale, la globalizzazione, la riduzione delle distanze... Forse noi non ce ne rendiamo conto, ma le ore davanti a un videogioco o al computer non sono sempre così sprecate, poiché possono sviluppare alcune capacità. Certo, non tutte: ecco il motivo per cui non rinunciare mai anche alla lettura di un buon libro (anche su un ebook!) o ad un altro tipo di svago o attività fisica.
Bisogna insomma tener presente che il giovane, oggi, dovrà sempre saper utilizzare Internet, che svolga un ruolo con o senza computer. Per esempio, oggi come si risponde ai "mille perché" dei bambini, che ne chiedevano e ne chiedono ancora, continuamente? Grazie alla rete.
Per ulteriori approfondimenti sulla Beat Generation vedi anche qui
Domande da interrogazione
- Quali sono i lati negativi della Bit Generation rispetto all'uso di Internet?
- In che modo la Bit Generation differisce dalla Beat Generation?
- Quali sono i lati positivi dell'uso di Internet per la Bit Generation?
- Come può la Bit Generation prevenire i pericoli di Internet?
- Qual è il ruolo dell'educazione nell'uso della tecnologia da parte dei giovani?
La Bit Generation può sentirsi persa in una società che non riconosce come propria, simile alla Beat Generation. L'uso eccessivo di tecnologia può inibire l'attenzione, la capacità critica e l'immaginazione, portando a una fuga dalla realtà e a una dipendenza dal virtuale.
La Bit Generation, a differenza della Beat Generation, è nata in un'era digitale e utilizza la tecnologia fin dalla nascita. Mentre la Beat Generation cercava un cambiamento culturale, la Bit Generation affronta la sfida di bilanciare il mondo virtuale con quello reale.
Internet offre ai giovani la possibilità di esprimersi senza pregiudizi, sviluppare nuove competenze e accedere a una vasta gamma di informazioni. La tecnologia favorisce la globalizzazione, la riduzione delle distanze e l'apertura mentale.
La Bit Generation ha una maggiore consapevolezza dei rischi di Internet rispetto alle generazioni precedenti. L'educazione e la sensibilizzazione sui pericoli dei social media e delle chat possono aiutare a prevenire problemi e a utilizzare la tecnologia in modo sicuro.
L'educazione è fondamentale per aiutare i giovani a utilizzare Internet in modo responsabile. Insegnare loro a bilanciare l'uso della tecnologia con altre attività, come la lettura e l'attività fisica, è essenziale per uno sviluppo equilibrato.