Concetti Chiave
- In Italia, l'obbligo scolastico termina a 16 anni e quello formativo a 18 anni, mentre l'UE mira ad estenderlo a 18 anni in tutti i Paesi membri.
- La riforma proposta non è considerata adeguata, poiché non tutti i giovani sono interessati a proseguire gli studi, portando a sprechi di tempo e risorse.
- Una formazione di base è essenziale, ma dopo l'età stabilita, gli studenti dovrebbero avere la libertà di scegliere tra continuare a studiare o lavorare.
- La tecnologia moderna offre modi alternativi per acculturarsi, attraverso media e corsi di specializzazione, senza necessariamente proseguire con l'istruzione formale.
- Non tutti sono inclini allo studio, e diversità nelle competenze è fondamentale per soddisfare la necessità di lavori manuali e pratici nella società.
L’INNALZAMENO DELL’OBBLIGO D’ISTRUZIONE
In Italia l’obbligo scolastico termina a 16 anni, mentre quello formativo dura fino ai diciotto anni. Uno degli obiettivi dell’Unione Europea è alzare l’obbligo d’istruzione fino ai 18 anni in tutti i Paesi soggetti al suo Statuto. Non ritengo adeguata questa riforma, poiché spesso ci sono giovani a cui non interessa raggiungere un elevato titolo di studio o semplicemente non hanno alcun interesse per lo studio.
Questi ragazzi, essendo obbligati dalla legge a frequentare la scuola, partecipano alle lezioni senza impegnarsi, magari ottenendo anche brutti risultati. È bene dare una preparazione di cultura generale, sempre utile nella vita, obbliogando le persone a frequentare la scuola per un determinato numero di anni, ma senza vincolare se stessi e le proprie famiglie a uno spreco di soldi e tempo senza risultati.
Una volta superata l’età stabilita ogni studente deve essere libero di scegliere se proseguire o dedicarsi al lavoro, magari anche facendo corsi di specializzazione relativi all’attività che vuole intraprendere. In questo modo solo coloro che sono veramente interessati ad apprendere, proseguiranno con lo studio senza essere disturbati durante le lezioni da coloro a cui non interessa l'apprendimento delle materie di studio; di conseguenza si potrà avere una preparazione più elevata e senza perdite di tempo.
Anche coloro che non hanno molti anni d’istruzione, con la tecnologia presente oggi, possono acculturarsi liberamente, semplicemente accendendo una televisione o leggendo un giornale, frequentando corsi di specializzazione alternati al lavoro, approfondendo gli argomenti verso cui riversano un maggiore interesse.
Purtroppo ci sono persone che non sono portate per lo studio e meno male che è così, altrimenti saremo tutti seduti dietro una scrivania o in un ufficio e nessuno si dedicherebbe alle attività manuali, pesanti e faticose, ma importanti tanto quanto quelle più sedentarie.