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Concetti Chiave

  • La guerra è vista come un mezzo necessario nella storia per difendere diritti, ideali e territori, sebbene porti anche a morte e distruzione.
  • Le guerre di indipendenza e quelle contro regimi dittatoriali sono esempi di conflitti giustificati dalla necessità di proteggere o ottenere la libertà.
  • Spesso, le guerre sono motivate da interessi politici ed economici, mascherate da ragioni culturali o religiose, come nel caso delle Crociate.
  • Nel Novecento, le guerre mondiali hanno introdotto nuove forme di conflitto e distruzione, simbolizzate dall'uso della trincea e della bomba atomica.
  • Nonostante alcune guerre abbiano contribuito a definire l'assetto mondiale attuale, la pace e il dialogo dovrebbero sempre prevalere per evitare sofferenze.

Questo appunto di Italiano riguarda una serie di argomentazioni sulla guerra, cercando di capirne le motivazioni, se sia giusta, sbagliata o giustificabile e capire perché, ancora oggi, venga usata come soluzione immediata per risolvere dissapori tra Nazioni. La guerra: saggio argomentativo articolo

Indice

  1. Prima argomentazione: la guerra è giusta o sbagliata?
  2. Le cause disastrose delle guerre
  3. Esempi di guerre del Novecento

Prima argomentazione: la guerra è giusta o sbagliata?

La guerra può essere anche giusta

, dal momento che, nel corso della storia dell’uomo, si possono illustrare molteplici argomentazioni per cui la guerra è stata una giusta soluzione o forse l'unica contemplata. Nell’antichità, spesso la guerra risultava quasi sempre necessaria e giusta per svariati motivi:

  • per conquistare nuove terre
  • civilizzare nuovi popoli
  • ingrandire o proteggere i propri territori
  • per difendere la propria cultura, il proprio popolo, la propria nazione

La guerra, quindi, è stata per tanti popoli uno strumento necessario nel momento in cui veniva proposta come metodo di difesa: la difesa dei propri diritti, dei propri ideali, della propria terra e dei propri pensieri. Un esempio pratico nella storia sono state le guerre di indipendenza, lotte per i propri ideali e propri diritti, o tutte le migliaia di guerre fatte in difesa della propria nazione. Ciononostante, le guerre sono state anche utilizzate con l'obiettivo ultimo di far concludere altre guerre o anche in conflitti che si rendono necessari per ripristinare la pace, in luoghi dove vigono un regimi dittatoriali. La guerra, inoltre, talvolta può risultare portatrice di sviluppo economico e finanziario per i paesi fornitori di armi o di materie prime. Gli Stati Uniti d’America sono diventati la prima potenza mondiale a conclusione della Seconda Guerra Mondiale proprio perché produttore dell’industria bellica e fornitrice di prodotti alimentari e materie prime e, il PIL dei paesi fornitori in periodo di guerra è sempre in crescita. La guerra non è solo morte, distruzione e terrore, ma può avere anche effetti positivi ed essere necessaria per creare sviluppo, crescita e pace in tutti i luoghi del mondo. “Se vogliamo godere la pace, bisogna fare la guerra” citava l’autore latino Cicerone.

Le cause disastrose delle guerre

Nella maggior parte dei casi però la guerra ha portato nei paesi colpiti:

  • morte
  • distruzione
  • carestie

Nel corso della storia, abbiamo testimonianza di un susseguirsi di numerose guerre, che, nella maggior parte dei casi sono state lo strumento utilizzato dai popoli più potenti per poter conquistare i territori di quelli che erano i popoli più poveri, o minoritari da un punto di vista religioso e culturale. Infatti, le principali motivazioni che spingevano un monarca, o un imperatore a dichiarare guerra erano sempre di tipo politico o economico; queste, però, spesso venivano mascherate da ragioni “culturali”. Spesso i monarchi, soprattutto dall’epoca romana, per conquistare nuove terre, usavano come espediente la questione della civilizzazione dei popoli barbari. Questa motivazione poi nel Medioevo viene a mutare a discapito di quella religiosa, infatti, monarchi, imperatori e capi di stato, per conquistare nuovi territori, si servivano della religione. È ciò che accade per esempio con le Crociate, ma anche in seguito alla riforma protestante, la religione diviene il motivo principale dei conflitti, le cosiddette guerre di religione. Una volta, stabiliti i primi assetti territoriali nell’età moderna, la conquista e l’espansione dei vari stati porta a sempre più numerose guerre. Queste nel tempo hanno portato quindi alla morte non solo di fisica di migliaia di persone, ma anche a una morte di tipo culturale, poiché spesso con la sottomissione di alcuni popoli da parte di altri questi hanno perso le loro caratteristiche culturali, come è avvenuto per esempio in seguito alla conquista dell’America, che ha portato alla quasi totale scomparsa dei nativi americani.

La guerra: saggio argomentativo articolo

Esempi di guerre del Novecento

Nel corso del Novecento la guerra assume un carattere completamente diverso, innanzitutto, le due principali guerre avvenute nel corso del secolo sono di tipo mondiale, questo poiché coinvolgono anche stato extraeuropei. Ciò che caratterizza inoltre la prima guerra Mondiale è la trincea, nel primo conflitto mondiale, infatti, le battaglie vengono definite di posizionamento. Ciò che invece ha caratterizzato il secondo conflitto mondiale è stato l’utilizzo della bomba atomica, questa più di qualsiasi altro tipo di armi ha portato distruzione, poiché i suoi effetti (le radiazioni emesse) sono perdurati nel tempo. Anche dopo la seconda guerra mondiale le guerre non sono cessate, anzi ognuna di queste ha portato come conseguenza ulteriori conflitti. Possiamo vederlo ancora oggi a proposito del conflitto tra Russia e Ucraina, che sta scuotendo l'Europa e sta rendendo difficile l'approvvigionamento di energia, gas e petrolio e materie prime. Nel mondo, tuttavia, le guerre sono ancora all'ordine del giorno e i danni maggiori sono a carico dei civili, che continuano a subire la perdita delle loro case, dei loro averi e spesso anche dei loro familiari.
In conclusione possiamo sostenere che si, nel corso della storia alcune guerre sono state utili per definire l’assetto mondiale, così come lo conosciamo noi oggi, ma non dobbiamo mai dimenticare che la guerra in ogni sua forma causa sempre morte, e la provoca indistintamente perché a morire infatti non sono solo i combattenti, ma anche gli innocenti. Possiamo quindi sostenere che l’atto della guerra è sempre da condannare, e che la pace e il dialogo dovrebbero essere le uniche armi di cui l’uomo dovrebbe servirsi per raggiungere i suoi scopi.

Per ulteriori approfondimenti sulle guerre vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le motivazioni storiche che giustificano la guerra?
  2. La guerra è stata considerata giusta in passato per motivi come la conquista di nuove terre, la difesa della cultura e della nazione, e la protezione dei diritti e ideali.

  3. Quali sono le conseguenze disastrose delle guerre?
  4. Le guerre portano a morte, distruzione e carestie, spesso utilizzate dai popoli potenti per conquistare territori di popoli più deboli.

  5. Come sono cambiate le guerre nel Novecento?
  6. Nel Novecento, le guerre sono diventate mondiali, caratterizzate da trincee nella Prima Guerra Mondiale e dall'uso della bomba atomica nella Seconda Guerra Mondiale.

  7. Quali sono le principali cause delle guerre secondo il testo?
  8. Le guerre sono spesso causate da motivazioni politiche ed economiche, mascherate da ragioni culturali o religiose.

  9. Qual è la posizione del testo sulla guerra?
  10. Il testo sostiene che, nonostante alcune guerre abbiano definito l'assetto mondiale, la guerra è sempre da condannare e la pace e il dialogo dovrebbero essere le uniche soluzioni.

Domande e risposte

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