Andrew_99
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Concetti Chiave

  • La frase "Il fine giustifica i mezzi", spesso attribuita a Machiavelli, è stata mal interpretata come giustificazione per azioni non etiche.
  • Aristotele distingue tra felicità individuale ed etica e felicità collettiva e politica, entrambe scienze pratiche.
  • Politici e individui giustificano azioni immorali per raggiungere ambizioni personali, ignorando la vera etica umanista.
  • L'antropocentrismo è distorto; l'enfasi dovrebbe essere sull'uomo virtuoso che agisce eticamente in ogni situazione.
  • Norberto Bobbio sottolinea che il malgoverno è trattare gli affari di Stato come affari privati, evidenziando il cambiamento nei valori etici moderni.

Il fine giustifica i mezzi?

La celebre frase attribuita a Niccolò Machiavelli >, ha da tempo perso il suo effettivo significato, il quale è stato interpretato erroneamente da coloro che credono tutto sia lecito. Il fine non può giustificare qualsiasi mezzo, soprattutto se questi ultimi si dimostrano subdoli. Chiunque la pensi diversamente, o non ha mai studiato Aristotele, o non ha la capacità di discernere l'etica dalla politica. Il filosofo di Stagira ha posto queste due azioni nella branca delle scienze pratiche; è vero che entrambe hanno il comune scopo della felicità, ma rispettivamente la prima si interessa di una felicità individuale, mentre la seconda di una felicità collettiva.

persone che si sentono giustificate per tutto ciò che fanno, dalla frase machiavelliana, hanno solo idee confuse e mirano esclusivamente al raggiungimento delle proprie ambizioni: esempio lampante sono i politici che sfruttano la propria posizione per un guadagno personale; in questo l'uomo è riuscito a "migliorarsi" in tanti anni di progresso e le virgolette hanno un ovvio tono sarcastico. L'antropocentrismo è stato ormai travisato e per travisare, si intende anche ignorare la sua vera origine e il suo vero motivo esistenziale: esaltare ai massimi livelli l'uomo virtuoso, con la propria e innata capacità di gestire ogni situazione, che sia essa avversa o favorevole. Ci sono individui che pensano di rispettare questi canoni e allo stesso tempo di considerare lecito ogni mezzo adoperato al fine di arrivare al proprio scopo. Purtroppo la concezione umanista dell'Italia tardo-rinascimentale è sparita, poiché per gli uomini è diventato naturale soddisfare il proprio animo in qualsiasi modo fregandosene di tutto quello presente tra l'agire e il comportamento moralmente etico. Se i mezzi usati per raggiungere il proprio scopo non sono puliti, anche se il fine è più che dignitoso, l'obiettivo perderà tutta la sua purezza, mettendosi al pari livello di un fine ignobile. Si può concludere affermando che, se un tempo la giustificazione dei mezzi poteva essere valida, oggi non lo è più perché sono cambiati gli uomini e i loro metodi di agire; una conferma di ciò la si ha citando Norberto Bobbio:"Una volta si diceva che cattivo governante è colui che mira a soddisfare il proprio bene; oggi si dice che il malgoverno consiste nel considerare gli affari di Stato come affari privati".

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato originale della frase "Il fine giustifica i mezzi"?
  2. La frase attribuita a Machiavelli è spesso fraintesa; il suo significato originale non giustifica l'uso di mezzi subdoli per raggiungere un fine.

  3. Come si differenziano l'etica e la politica secondo Aristotele?
  4. Aristotele distingue l'etica come ricerca della felicità individuale e la politica come ricerca della felicità collettiva, entrambe parte delle scienze pratiche.

  5. Qual è la critica principale verso coloro che usano mezzi discutibili per raggiungere i propri scopi?
  6. La critica è che tali individui, spesso politici, mirano solo al guadagno personale, ignorando l'etica e travisando l'antropocentrismo umanista.

Domande e risposte

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