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Concetti Chiave

  • Il conflitto tra essere e apparire rappresenta la tensione tra il reale e il desiderato, il vero sé e l'immagine che si vuole mostrare agli altri.
  • Pirandello esplora questo tema nel teatro, dove le maschere sociali spesso prendono il sopravvento sulla vera identità degli individui.
  • Nel suo lavoro "Sei Personaggi in Cerca D'Autore", Pirandello mostra come i personaggi teatrali siano più autentici e liberi rispetto alle persone reali.
  • Riferimenti storici come il Fascismo e il Nazismo illustrano l'uso dell'apparire per costruire un'immagine di potere e controllo.
  • Artisti come René Magritte e Salvador Dalì incarnano l'apparire attraverso l'espressione delle proprie fantasie, sfidando la percezione della realtà.
Essere o apparire? Il continuo conflitto dell'uomo

Essere o apparire, cosa decidere? Qual è la miglior soluzione?
Essere e apparire sono i corrispondenti di reale e desiderato, ciò che siamo e ciò che vorremmo essere o ciò che vogliamo che gli altri pensino che noi siamo.
Il teatro è il luogo dove questi elementi si mescolano meglio e dove forse è ancora più difficile scorgere le differenze; Pirandello sosteneva che le persone nella loro vita indossano delle maschere, per conformarsi meglio alle regole e ai luoghi comuni della società, tuttavia, queste maschere prendono il sopravvento e annullano la personalità di ogni individuo. Pirandello era convinto, perciò, che i personaggi di un’opera teatrale o dell’arte, in generale, fossero più veri e più reali di tutte le persone che erano a teatro, attori spettatori e macchinisti.
Nel suo capolavoro, “Sei Personaggi in Cerca D'Autore”, ci mostra come i personaggi sono reali e puri, non si devono conformare a regole e sono puliti e caratterizzati dal loro carattere e dai loro difetti, cosa che nelle persone comuni non si può trovare.
Mentre nel “Enrico IV” la maschera serve come copertura al fine di poter raggiungere la propria vendetta senza riscontrare problemi.
C’è chi invece appare senza uso di maschere, ma semplicemente dando vita alle proprie fantasie, anche le più assurde, le più surreali, come hanno fatto René Magritte e Salvador Dalì.
Un ulteriore dimostrazione dell'essere e dell'apparire l'abbiamo avuta con il Fascismo e il Nazismo, che avevano come esponenti rispettivamente Benito Mussolini e Adolf Hitler, chi meglio di loro ci ha dimostrato la teoria dell'apparire?
Mussolini, infatti, credeva fortemente nella sua corrente, il Fascismo, arrivando a definire il fascismo come stile di vita, come priorità ASSOLUTA; Hitler invece definì la sua razza, ovvero quella Ariana, superiore rispetto alle altre e soprattutto definì la razza Ebrea inutile e inferiore tanto da deciderne prima l’esclusione da tutti i diritti e poi lo sterminio.
Tutte queste testimonianze in ambito Storico-Artistico-Letterario, ci portano ai giorni d’oggi, e ci fanno porre la domanda: se realmente esse hanno origine dal principio del Novecento, chi è che vincera?

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del conflitto tra essere e apparire secondo Pirandello?
  2. Pirandello riteneva che le persone indossano maschere per conformarsi alle regole sociali, ma queste maschere finiscono per annullare la loro vera personalità, rendendo i personaggi teatrali più autentici delle persone reali.

  3. Come viene rappresentato il tema dell'essere e dell'apparire nel teatro di Pirandello?
  4. Nei suoi lavori, come "Sei Personaggi in Cerca D'Autore" e "Enrico IV", Pirandello esplora come i personaggi siano più veri e puri rispetto alle persone reali, che si nascondono dietro maschere per raggiungere i propri scopi.

  5. In che modo il Fascismo e il Nazismo illustrano la teoria dell'apparire?
  6. Mussolini e Hitler hanno dimostrato la teoria dell'apparire attraverso la promozione di ideologie che enfatizzavano l'immagine e la superiorità, come il Fascismo come stile di vita e la supremazia della razza Ariana, rispettivamente.

Domande e risposte

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