Camuffarsi o essere se stessi, tema

Camuffarsi o essere se stessi

Lorenzo, protagonista del brano “tecniche di sopravvivenza” e del libro “io e te” di Niccolò Ammaniti, è un ragazzo che, non avendo amici, cerca di modificare il suo modo di essere e i suoi atteggiamenti per “piacere” agli altri, “guadagnare” anche solo un loro sguardo e sentirsi parte del loro gruppo.
Il “sentirsi parte di qualcosa” è un’esigenza che da sempre ha spinto l’uomo a modificare le proprie abitudini; l’essere umano per vivere ha bisogno di sentirsi strumento per il raggiungimento di un obbiettivo, di una meta…
L’amicizia può rappresentare una strada che conduca al miglioramento di sé stessi; durante la mia infanzia mi è capitato, a volte, di sentirmi esclusa da coloro che ritenevo essere miei amici ma questo mi è servito per rendermi conto di alcuni aspetti del mio carattere che avrebbero potuto infastidire i miei compagni e così ho provato a migliorare.

D’altra parte, però, ho imparato che si deve mantenere una certa distanza da consigli e gesti degli amici, perché potrebbero modificare la nostra persona e quindi la nostra mentalità e la nostra identità.
A mio avviso “imitare” è più pericoloso di quanto possa sembrarci: se la finzione dovesse protrarsi nel tempo, l’individuo potrebbe dimenticarsi chi sia realmente, cosa nasconda dietro quella maschera, che finirebbe per diventare parte di lui.
Molte volte cerchiamo di confonderci con la massa per paura di emergere ed essere notati, dimenticando che ognuno di noi è bello perché diverso e inimitabile.

Anche io ho cercato in passato di assomigliare ai miei coetanei per avvicinarmi a loro, e non so se ciò sia dovuto alla mia timidezza o ad alcune incertezze che nel tempo sono riuscita a colmare, per fortuna però, mi sono accorta in tempo dell’errore che stavo commettendo e ho cambiato strada perché penso che prima di tutto ognuno di noi deve stare bene con sé stesso e con la propria coscienza, per vivere una vita autentica e serena.
Credo inoltre che un vero amico sia colui che apprezza l’altro per quello che è veramente, con i suoi pregi, i suoi difetti, i suoi dubbi e le sue certezze, che lo apprezzi, senza mai cercare di cambiarlo.