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Concetti Chiave

  • L'aborto è un fenomeno storico e sociale che ha generato dibattiti e divisioni nell'opinione pubblica.
  • Il termine deriva dal latino e si riferisce all'interruzione della gravidanza, con implicazioni emotive e morali complesse.
  • Le ragioni dietro la scelta dell'aborto includono questioni di libertà personale e responsabilità, creando tensioni etiche.
  • Esistono opinioni contrastanti sull'aborto, da chi lo considera un male estremo a chi lo affronta con freddezza.
  • Il tema coinvolge riflessioni profonde sulla vita e i diritti del feto, alimentando discussioni sulla natura della pace e della violenza.

Indice

  1. Origini e definizione dell'aborto
  2. Le implicazioni morali ed etiche
  3. Le motivazioni e il conflitto interiore
  4. Descrizione del feto e riflessione sul diritto alla vita
  5. Lettera immaginaria al bambino mai nato
  6. Riflessione finale: aborto e violenza nel mondo

Origini e definizione dell'aborto

L’aborto è un fenomeno sociale fin dalla notte dei tempi; anche nell’antichità le maternità indesiderate erano spesso oggetto di decisioni “estreme”.
Essa è una parola che deriva dal latino ab - òrtus, cioè "venire al mondo prima del tempo".
Voci ed espressioni simili possono essere “interruzione della gravidanza” o della maternità, ma viene anche definito “infanticidio”.

L'aborto può avvenire per cause naturali o per volontà umana. Oggi rappresenta una delle grandi questioni che preoccupa il mondo e, allo stesso tempo, provoca discussioni e divide l'opinione pubblica.

Le implicazioni morali ed etiche

Recentemente, sono state molte le donne che non hanno accettato il frutto del loro concepimento, stroncando così l’esistenza di un futuro essere umano. Una vita che avrebbe potuto conoscere il mondo, ma che sarà perduta per sempre o continuerà ad esistere nella coscienza della donna che ne ha impedito la nascita.

Alcuni considerano l'aborto come il male peggiore che una donna possa subire o infliggersi.
Alcune donne, però, affrontano l'aborto con estrema freddezza e superficialità.

Le motivazioni e il conflitto interiore

Ma quali sono i motivi che portano a commettere un atto così crudele e atroce verso chi è piccolo e indifeso?
Verso chi, loro per prime dovrebbero amare, rispettare e proteggere? In nome della libertà?

Di quella libertà che altrimenti andrebbe perduta dietro un vagone di responsabilità?

Che mondo è questo, in cui una donna che per natura dona la vita, dice che sia giusto toglierla al bimbo che porta in grembo?

Descrizione del feto e riflessione sul diritto alla vita

Fino al terzo mese della gravidanza, il sistema nervoso del feto non si è ancora formato, quindi non può percepire il dolore, ma il suo cuore batte già dal secondo mese. Si deve considerare che dal momento del concepimento si è formato un nuovo individuo, determinato in tutte le caratteristiche nel suo codice genetico, diverse da quelle di ogni altro essere umano, nonostante sia definito come un corpuscolo di cellule informi.

Lettera immaginaria al bambino mai nato

Tu, piccolo esserino, sei tutte le parole che la tua mamma non ti dirà mai, sei i suoi baci mancati e i suoi sorrisi stentati. Sei l'insieme delle cose che lei non farà mai, i "mi raccomando fai attenzione" che non ti dirà mai, i "mi manchi" mai nati. Sei tutto quello che potevi essere e non sei.

Ricorda che la lotta non è mai troppo dura quando il sogno è grande, e sai qual è il mio grande sogno? Quello di vedere il giorno in cui tutti quelli che vivranno avranno veramente il diritto di vivere!

Riflessione finale: aborto e violenza nel mondo

Io penso che l'aborto sia il più grande distruttore della pace, perché se una donna può reprimere il proprio bimbo, come vogliamo che non ci sia più violenza, che non ci siano più guerre? E perché ce ne scandalizziamo?

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine etimologica della parola "aborto"?
  2. La parola "aborto" deriva dal latino "ab - òrtus", che significa "venire al mondo prima del tempo".

  3. Quali sono le opinioni contrastanti sull'aborto?
  4. L'aborto è una questione che divide l'opinione pubblica; alcuni lo considerano un male estremo, mentre altri lo affrontano con freddezza e superficialità.

  5. Quali sono le implicazioni morali e sociali dell'aborto secondo il testo?
  6. Il testo suggerisce che l'aborto è visto come un atto crudele verso un essere indifeso e solleva questioni sulla libertà e responsabilità della donna.

  7. Come viene descritto il feto nel testo?
  8. Il feto è descritto come un nuovo individuo con un codice genetico unico, il cui cuore batte già dal secondo mese, anche se il sistema nervoso non è ancora formato fino al terzo mese.

Domande e risposte

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