Concetti Chiave
- Lo spreco alimentare globale ammonta a circa 2 miliardi di tonnellate di cibo, con un impatto significativo su risorse e accesso al cibo.
- Fattori come il consumismo eccessivo, rigide date di scadenza e complessi passaggi dal produttore al consumatore contribuiscono allo spreco alimentare.
- Un terzo del cibo prodotto per il consumo umano viene perso o sprecato, un dato allarmante per la sicurezza alimentare globale.
- Nei Paesi industrializzati, si sprecano 222 milioni di tonnellate di cibo all'anno, abbastanza per sfamare l'Africa subsahariana.
- In Italia, lo spreco alimentare domestico è significativo, con un impatto economico di circa 37 miliardi di euro all'anno.
Lo spreco alimentare, annoso problema nel mondo
Circa 2 miliardi di tonnellate di cibo sprecato è stato denunciato dall'istituto britannico Ime nel gennaio del 2013.
Il tema dello spreco di alimenti è purtroppo un problema molto diffuso nel mondo, poiché la società moderna ha assunto una mentalità eccessivamente consumistica, che l'ha portata a spendere sempre di più. Perciò verrebbe da imputare immediatamente allo smodato consumismo la colpa di questo inconveniente; ma anche le date di scadenza troppo rigide apposte sugli alimenti, numerosi passaggi dal produttore al consumatore nelle catene di montaggio dei cibi industriali, influenzano la questione dello spreco alimentare.
A fronte dei miliardi di tonnellate di cibo gettato nella spazzatura, c’è un miliardo di persone al mondo che non ha accesso a sufficienti risorse alimentari e, questo è un dato allarmante che ci dovrebbe far riflettere sulla nostra responsabilità di preservare il genere umano in condizioni dignitose, cioè di rispettare tutti allo stesso modo.
Per giunta oltre un terzo del cibo prodotto ogni anno per il consumo umano, cioè circa 1,3 miliardi di tonnellate, va perduto o sprecato, contenuta nello studio intitolato Global Food Losses and Food Waste (perdite e spreco alimentare a livello mondiale).
Solo nei Paesi industrializzati vengono buttate 222 milioni di tonnellate di cibo ogni anno: una quantità che sarebbe sufficiente a sfamare l’intera popolazione dell’Africa subsahariana; mentre in Europa, la quantità ammonta a 89 milioni di tonnellate, ovvero a una media di 180 kg pro capite.

In particolare in Italia la maggior parte degli sprechi alimentari avvengono tra le mura di casa, siccome ogni anno finiscono tra i rifiuti dai 10 ai 20 milioni di tonnellate di prodotti alimentari, per un valore di circa 37 miliardi di euro; ciò spiegherebbe uno dei fattori, grazie al quale il nostro paese sta risentendo una profonda crisi economica.
Dunque ogni cittadino del mondo dovrebbe evitarlo, infatti c'è chi afferma che lo spreco alimentare sia immorale quando c’è chi muore di fame e produce per lo più rifiuti da smaltire, affermazioni che non possono essere ignorate da nessuno.
A cura di Valerio
Domande da interrogazione
- Qual è la quantità di cibo sprecato a livello globale secondo l'Istituto britannico Ime nel 2013?
- Quali sono alcuni dei fattori che contribuiscono allo spreco alimentare?
- Qual è l'impatto dello spreco alimentare nei paesi industrializzati?
Circa 2 miliardi di tonnellate di cibo sono stati sprecati, come denunciato dall'Istituto britannico Ime nel gennaio del 2013.
Fattori che contribuiscono allo spreco alimentare includono il consumismo eccessivo, date di scadenza troppo rigide e numerosi passaggi dal produttore al consumatore nelle catene di montaggio dei cibi industriali.
Nei paesi industrializzati, vengono buttate 222 milioni di tonnellate di cibo ogni anno, una quantità sufficiente a sfamare l'intera popolazione dell'Africa subsahariana.