Concetti Chiave
- La meritocrazia è vista come un sistema sociale che assegna responsabilità ai più meritevoli basandosi su intelligenza, capacità e impegno, contrastando discriminazioni arbitrarie.
- Il termine "meritocrazia" è nato con una connotazione negativa nel libro "Rise of the Meritocracy" di Michael Young, ma ha acquisito una valenza positiva nel tempo.
- Le fondamenta della meritocrazia includono pari opportunità attraverso l'educazione e il mercato libero, con lavoro assegnato per esperienza e competenza.
- Critici della meritocrazia sottolineano la difficoltà di misurare accuratamente competenza ed esperienza, rendendo il sistema imperfetto e arbitrario.
- Napoleone Bonaparte supportò la meritocrazia, promuovendo il merito con la Legione d'onore, aperta a tutti gli uomini di talento indipendentemente dalla classe sociale.
La meritocrazia - Saggio Breve
Ai giorni nostri la meritocrazia è un concetto usato per indicare una forma di società in base alla quale le responsabilità direttive dovrebbero essere affidate ai più meritevoli, ossia a coloro che mostrano di possedere in maggior misura intelligenza e capacità naturali, oltre all’impegno nello studio e nel lavoro. Quindi, molti credono che un sistema meritocratico sia un buon apparato sociale poiché garantirebbe la fine di discriminazioni fondate su criteri arbitrari quali il sesso, la razza e le origini o le appartenenze sociali.
In realtà, il termine "meritocrazia" apparve per la prima volta negli anni Cinquanta nell'opera “Rise of the Meritocracy” in senso dispregiativo.

Basi su cui si poggia la meritocrazia
Le basi su cui si fonda principalmente la meritocrazia sono le pari opportunità grazie al sistema educativo e il libero mercato. Un governo meritocratico, quindi, deve:
organizzare il collocamento del lavoro secondo esperienza e competenza;
dare l'opportunità di accesso al lavoro in base alla domanda;
specificare, attraverso un’analisi precisa, i premi per l'adempimento del lavoro.
Spesso però, gli oppositori del concetto di meritocrazia sostengono che caratteristiche come competenza ed esperienza non sono misurabili con accuratezza, poiché soprattutto nell’ambito lavorativo la valutazione delle persone è multidimensionale e complessa. Perciò, dal loro punto di vista, qualsiasi attuazione della meritocrazia comporta necessariamente un alto grado di arbitrarietà ed è, di conseguenza, imperfetta.
Un sostenitore della meritocrazia nel passato fu Napoleone Bonaparte. Infatti dopo la rivoluzione in Francia del 1792 non rimase quasi nessun membro dell'élite precedente e Napoleone, salito al potere, si trovò costretto a scegliere quelle persone che secondo lui avrebbero lavorato al meglio. Questa politica era riassunta da una frase di Bonaparte, spesso citata: "La carrière ouverte aux talents", ovvero "la carriera aperta ai talenti".
Un chiaro esempio è l'istituzione della Legione d'onore, il primo ordine di merito, al quale erano ammessi uomini di qualsiasi classe sociale ed erano valutati non per i loro antenati ma per le capacità nelle scienze, nelle arti e nelle virtù militari.
A cura di Veronica.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del termine "meritocrazia" e come è stato inizialmente percepito?
- Quali sono le basi fondamentali su cui si poggia la meritocrazia?
- Quali critiche vengono mosse contro la meritocrazia?
- Come Napoleone Bonaparte ha applicato il concetto di meritocrazia?
Il termine "meritocrazia" è apparso per la prima volta negli anni Cinquanta nell'opera "Rise of the Meritocracy" di Michael Young, in senso dispregiativo, descrivendo un futuro distopico dove la posizione sociale era determinata dal quoziente intellettivo e dalla capacità di lavorare.
La meritocrazia si fonda principalmente sulle pari opportunità garantite dal sistema educativo e dal libero mercato, richiedendo un'organizzazione del lavoro basata su esperienza e competenza, e premiando l'adempimento del lavoro.
Gli oppositori sostengono che competenza ed esperienza non sono misurabili con accuratezza, rendendo la valutazione delle persone complessa e multidimensionale, e quindi qualsiasi attuazione della meritocrazia risulta arbitraria e imperfetta.
Napoleone Bonaparte ha applicato la meritocrazia scegliendo persone che avrebbero lavorato al meglio, indipendentemente dalla loro classe sociale, come dimostrato dall'istituzione della Legione d'onore, che premiava le capacità nelle scienze, arti e virtù militari.