s.ricci14
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Concetti Chiave

  • Alessandro Manzoni, through "I Promessi Sposi", highlights the unchanged nature of human malice across eras.
  • Don Rodrigo, a degenerate nobleman, lives off the exploitation and tyranny over villagers, influenced by societal pressures.
  • Conte Attilio, through mockery and irony, incites Don Rodrigo to disrupt the marriage of Renzo and Lucia.
  • The Bravi, identifiable by their bold attire, are instrumental in executing Don Rodrigo's malicious plans without moral scruples.
  • The Griso, characterized by pure malevolence, cunning, and greed, follows a path devoid of redemption or Christian mercy.

• Ambito: descrizione di personaggi del romanzo “I Promessi Sposi”.

• Collocazione: culturale.

• Destinatario: giornalino della scuola.

• Fonti: romanzo “I Promessi Sposi”.

• Titolo: Tre profili malvagi.

Alessandro Manzoni, scrittore italiano del 800’, il quale contribuisce a mantener illustre la cultura del nostro Paese, durante la sua vita scrisse un grande romanzo, “I Promessi Sposi”, che ancor oggi assilla e/o entusiasma noi studenti.

Mi sono voluta soffermare sulla descrizione di tre profili particolari del romanzo e ho notato che, nonostante passino il tempo e le epoche, il lupo perde il pelo ma non il vizio ovvero l’uomo non cambia i suoi atteggiamenti ed i suoi istinti, per quanto malvagi e disonesti, ma ne modifica l’attuazione.

Manzoni, nel pieno della sua carriera, scrisse il romanzo e ne introdusse tre personaggi secondari ma decisivi: il famoso Don Rodrigo con i suoi Bravi ed il Conte Attilio.

Indice

  1. Descrizione di Don Rodrigo
  2. Il ruolo del conte Attilio
  3. La figura del Griso

Descrizione di Don Rodrigo

In un epoca Seicentesca a Lecco e in gran parte dell’ Italia vi era la dominazione spagnola, i soldati della quale non perdevano occasione di violentare o saccheggiare la gente comune e sottomessa. Nel romanzo lo scrittore ci pone di fronte a Don Rodrigo, il cui nome inganna l’origine spagnola, ma il comportamento è esattamente come tale: vive di rendita proveniente dal piccolo villaggio sotto la sua abitazione ed inoltre si sostiene grazie alle bricconerie e malvagità.

Egli è il nobilotto degenere di villaggio, l’antico feudatario che reputa tutto intorno, uomini e cose come roba sua, e cerca far valere il suo diritto con la forza, circondato di bravi. […]La sua vita non ha scopo; l’ozio rode in lui tutto ciò che di elevato v’avea posto natura e lo volge al male. Pesa su di lui l’atmosfera della sua classe. Ciò che lo spinge o lo frena è questa interrogazione: "Cosa diranno di me i miei pari?"

Così lo descrive Manzoni. Nonostante la sua perversione, Don Rodrigo alla fine del romanzo è salvato dalla misericordia divina, attraverso cui si pente e chiede un perdono, non negato, a Renzo. In realtà Don Rodrigo è tanto malvagio, quanto ingenuo ed influenzabile ma solo da quelli come lui.

Il ruolo del conte Attilio

Ed è qui che entra in gioco il conte Attilio. Come annuncia il titolo, il romanzo narra di un matrimonio felice che, ancor prima di celebrarsi, è ostacolato. Per quale motivo? Per una scommessa: ebbene il Conte Attilio provoca don Rodrigo riguardo Lucia e da quel momento avrà inizio tutta la storia e le peripezie dei giovani sposi. Le armi di Attilio sono la canzonatura e l'acre ironia con la quale riesce a mandare in bestia Don Rodrigo. Il suo modo di presentare le vicende sono un capolavoro di strategia e di menzogna, che alterna la tattica della lusinga e dello stravolgimento dei fatti con mezze verità e mezze bugie.

I due parenti, secondo alcune dicerie, nel loro quartiere sono considerati anche con la coscienza pulita; in questo non c’è falsità dal momento che a sporcarsi le mani sono i bravi, fedeli soci di Don Rodrigo facilmente individuabili dall’abbigliamento egocentrico e dall’atteggiamento senza timore né paura. Uno di questi è il Griso.

La figura del Griso

Seguendo la descrizione di Manzoni, si scopre come nella personalità del Griso si adunino le passioni più lontane dalla carità cristiana e come la sua anima dia adito all’irrompere del male, ma di un male allo stato puro, nel cerchio del quale è minacciata la libertà stessa dell’individuo. Egli vive di astuzia, di servilismo, di spavalderia, di avidità per il denaro e di delitti eseguiti con l’auto di chi non avverte più i richiami della propria coscienza. La strada del Griso è segnata diritta, senza sorprese d’imprevisti morali, senza possibilità di riscatti. Per il Griso, quindi, non è valido l’intervento della misericordia.

Domande da interrogazione

  1. Chi sono i tre personaggi malvagi descritti nel saggio breve sui "Promessi Sposi"?
  2. I tre personaggi malvagi descritti sono Don Rodrigo, il Conte Attilio e il Griso.

  3. Qual è il comportamento di Don Rodrigo nel romanzo?
  4. Don Rodrigo è descritto come un nobilotto degenere che vive di rendita e malvagità, influenzato dalla sua classe sociale e preoccupato di cosa penseranno i suoi pari.

  5. Come influisce il Conte Attilio sulla trama del romanzo?
  6. Il Conte Attilio provoca Don Rodrigo riguardo Lucia, innescando la serie di eventi e peripezie che ostacolano il matrimonio dei protagonisti.

  7. Quali sono le caratteristiche del Griso secondo Manzoni?
  8. Il Griso è descritto come un personaggio astuto, servile, spavaldo e avido, privo di coscienza e incapace di redenzione.

  9. Come si conclude la vicenda di Don Rodrigo nel romanzo?
  10. Don Rodrigo, nonostante la sua malvagità, alla fine del romanzo si pente e chiede perdono, ricevendo la misericordia divina.

Domande e risposte

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