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Concetti Chiave

  • Il viaggio è un mezzo per arricchire la cultura personale, alimentare la curiosità e promuovere la tolleranza.
  • Viaggiare non è solo un movimento fisico ma un percorso interiore che può rafforzare o mettere in discussione le proprie certezze.
  • Esplorare nuovi luoghi equivale a un viaggio verso il proprio io, in cui si guadagna sempre qualcosa in termini di crescita personale.
  • La frenesia moderna rischia di trasformare il viaggiatore in un turista superficiale, che colleziona immagini piuttosto che esperienze autentiche.
  • In una società superficiale, il viaggio più importante dovrà essere intrapreso con la consapevolezza che nessun viaggio è definitivo.

"Oggi più che mai vivere significa viaggiare" (C. Magris): in una società multietnica,varia e vasta come la nostra, non c'è niente di più utile e interessante del viaggio. Esso alimenta la nostra sete di sapere, arricchisce la nostra cultura e ci rende cittadini del mondo; spaziando di luogo in luogo, immergendoci in altre culture, scoprendo nuovi aspetti della vita cresciamo interiormente, diventiamo più o meno tolleranti verso gli altri,diventiamo mentalmente più aperti e pronti al confronto.Anche se, come afferma T.Torodov ne "L'Esotico", "il turista farà un'altra scelta: le cose, non più gli esseri umani, saranno oggetto della sua predilezione [...] L'assenza di incontri con soggetti differenti è molto riposante, poichè non mette mai in discussione la nostra identità; è meno pericoloso osservare cammelli che uomini.".

Il viaggio, inteso come spostamento fisico in altri luoghi, si tramuta sempre in viaggio interiore; un viaggio che mette a confronto l'altro con noi stessi, un viaggio che mette in crisi le nostre certezze, il nostro modo di essere, oppure le rafforza. Un'esplorazione di luoghi che si tramuta in una vera e propria spedizione verso il nostro io e ci porta a percorrere un cammino da cui non torneremo a mani vuote. C'è sempre da guadagnare in un viaggio,ma bisogna saper viaggiare,avendo il coraggio e la caparbietà di confrontarsi e di mettersi in gioco. In sostanza,il viaggio coincide con la vita; entrambi sono destinati alla scoperta,alla crescita interiore, all'apprendere; entrambi sono percorsi costituiti da tappe, vere e propre oasi in cui fermarsi a riflettere e a tirare le somme, ma bisogna anche soffermarsi sul fatto che, nella nostra società, le condizioni del vivere sono pressochè alterate: l'uomo frenetico del duemila si tramuta conseguentemente in "turista frettoloso" (T.Tordov) che rischia di cadere nella superficialità. "Insomma il viaggiatore-turista sarebbe un collezionista della visita, catturata dalla sua macchina fotografica, e non più un viaggiatore che > con gli occhi del suo cuore."( M.T.Moscato).
Mi chiedo: in questa società carente di valori e tendente alla superficialità, come verrà intrapreso il viaggio più importante? Tenere presente che:"Nessun viaggio è definitivo"(J. Saramago) è fondamentale anche in questi frangenti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo del viaggio nella crescita personale secondo il testo?
  2. Il viaggio arricchisce la nostra cultura, ci rende cittadini del mondo e ci aiuta a crescere interiormente, rendendoci più tolleranti e mentalmente aperti.

  3. Come viene descritto il turista nel testo?
  4. Il turista è descritto come qualcuno che preferisce osservare le cose piuttosto che interagire con gli esseri umani, rischiando di cadere nella superficialità e di non mettere in discussione la propria identità.

  5. Qual è la differenza tra viaggio e turismo secondo il testo?
  6. Il viaggio è visto come un'esplorazione interiore e una crescita personale, mentre il turismo è descritto come un'attività superficiale, dove il turista è un collezionista di immagini piuttosto che un vero viaggiatore.

Domande e risposte

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