Concetti Chiave
- La televisione diffonde esperienze culturali simili a milioni di spettatori simultaneamente, creando un fenomeno inculturativo pervasivo.
- Le immagini televisive veicolano un unico tipo di idee e sentimenti, influenzando sistematicamente i bisogni e i desideri del pubblico.
- La TV indirizza la sensibilità e il pensiero delle persone attraverso la selezione di avvenimenti e modelli da seguire.
- Il fruitore televisivo è tendenzialmente passivo, rischiando di diventare "video-dipendente" senza un filtro critico sui messaggi ricevuti.
- I gestori della televisione hanno un'influenza senza precedenti sull'opinione pubblica, condizionando giudizi e comportamenti attraverso la programmazione.
I rischi della comunicazione informativa e culturale operata dalla televisione
La diffusione nazionale della televisione dà inizio ad un fenomeno inculturativo tuttora in atto con un’intensità pervasiva crescente: la trasmissione a distanza d’informazioni tra le più disperate, attraverso le immagini mette nello stesso tempo milioni di spettatori, senza muoversi dal posto in cui ciascuno si trova, nella condizione di vivere la medesima esperienza culturale.
Sia uno spettacolo musicale o sportivo, un telegiornale, un telefilm o un film o altro tipo di trasmissione, quanti sono davanti al televisore ricevono lo stesso messaggio che veicola un unico tipo d’idee, di sentimenti, di fantasie.
Da una parte c’è la fondamentale passività del fruitore televisivo (con la TV il coinvolgimento dello spettatore si accresce notevolmente, quasi come con il cinema): il video è un canale d’informazione a senso unico, che va solo dall’emittente al ricevente, il quale alla lunga, se non trova in altre sed’il modo di “disintossicarsi” e di filtrare criticamente i messaggi ricevuti, finisce con il ragionare e con il sentire con la “testa” della televisione, di cui non riesce a fare a meno; si trasforma cioè in un “video-dipendente”. Dall’altra parte c’è, come rovescio della medaglia, l’alto potente del mezzo televisivo di condizionare l’opinione pubblica: chi gestisce questo fondamentale strumento di produzione culturale, attraverso le scelte dei programmi da mandare in onda, dei loro contenuti e delle modalità di presentarli dispone di una possibilità d’influenza sulle opinioni, sui giudizi, sui comportamenti e sugli atteggiamenti del pubblico sconosciuta, per la sua pervasività, agli strumenti precedenti della comunicazione tra gli uomini.
Domande da interrogazione
- Qual è l'effetto della televisione sulla cultura e sull'informazione?
- Quali sono i rischi associati alla passività del fruitore televisivo?
- In che modo la televisione può condizionare l'opinione pubblica?
La televisione crea un fenomeno inculturativo pervasivo, trasmettendo informazioni e esperienze culturali simili a milioni di spettatori, influenzando idee, sentimenti e comportamenti.
Il fruitore televisivo rischia di diventare "video-dipendente", ragionando e sentendo con la "testa" della televisione, se non riesce a filtrare criticamente i messaggi ricevuti.
La televisione ha un alto potere di condizionare l'opinione pubblica attraverso la scelta dei programmi, dei contenuti e delle modalità di presentazione, influenzando opinioni, giudizi e comportamenti.