Concetti Chiave
- L'articolo 1 della Costituzione italiana riconosce il lavoro come diritto e dovere, ma la disoccupazione rappresenta una sfida significativa per l'economia del Paese.
- I giovani italiani, nonostante gli anni di studio, affrontano difficoltà nel trovare lavoro, spesso legate a tasse elevate per i datori di lavoro e alla prevalenza di contratti a tempo determinato.
- Il lavoro nero emerge come una soluzione irregolare per evitare tassazioni, ma porta con sé rischi legali e insicurezza per i lavoratori.
- Lo Statuto dei lavoratori e articoli costituzionali come il 18 e il 36 tutelano i diritti dei lavoratori, garantendo protezione contro licenziamenti illegittimi e retribuzioni minime adeguate.
- I sindacati svolgono un ruolo cruciale nella protezione dei diritti dei lavoratori, che rimangono vulnerabili in un mercato del lavoro instabile e in continua evoluzione.
Giovani e lavoro, un futuro che non c’è
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”, ciò è quello che viene enunciato dalla prima parte dell’articolo 1 della Costituzione italiana, secondo cui il lavoro viene riconosciuto come uno dei principi fondamentali della vita economica e sociale del Paese. Il lavoro, infatti, viene riconosciuto prima di tutto come diritto del cittadino ma anche come suo dovere, a seconda che sia un lavoro dipendente o altra attività capace di produrre reddito.
Ogni genere di attività svolta dal cittadino considerata un lavoro è soggetta a prelievo fiscale da parte dello Stato, perciò lo Stato come Ente pubblico ricopre un ruolo importante nei rapporti lavorativi.Attualmente, ma già da molti anni, parlando di lavoro iniziano a sorgere mille discussioni dovute ai gravi problemi che girano intorno ad esso.

Il lavoro oltre ad essere tutelato dalla Costituzione viene tutelato, per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, dallo Statuto dei lavoratori. Uno degli articoli più importati, di cui di recente si è sentito parlare per un eventuale modifica è l’articolo 18 che tutela i diritti del lavoratore in caso di licenziamento illegittimo. Invece per la tutela del lavoratore sotto il profilo economico vi è l’articolo 36 della Costituzione che afferma: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.” Infatti, la legge prevede una retribuzione minima, affinché al lavoratore venga garantita una buona qualità di vita.
Un organo che viene menzionato, qualora si parli di lavoro, sono i sindacati che hanno il compito di tutelare al meglio i diritti dei lavoratori, poiché questi ultimi sono la parte debole nei contratti lavorativi, esistono altri articoli nella Costituzione in materia, bisogna però soffermarsi in particolare sul problema di cui si è parlato precedentemente, la disoccupazione. La disoccupazione aumenta giorno per giorno e l’economia del Paese peggiora sempre più, i giovani si ritrovano sempre più a sentirsi delle "comparse" nell'ambito lavorativo, invece di sentirsi i veri protagonisti. Forse la Costituzione non aveva del tutto ragione, perché nella realtà l’Italia è una Repubblica democratica fondata sulla ricerca del lavoro.
Domande da interrogazione
- Qual è il problema principale che affligge l'economia italiana secondo il testo?
- Come viene descritto il ruolo dello Stato nei rapporti lavorativi?
- Quali sono le conseguenze del prelievo fiscale elevato sui datori di lavoro?
- Quali articoli della Costituzione italiana tutelano i lavoratori?
- Qual è il ruolo dei sindacati secondo il testo?
Il problema principale è la disoccupazione, che colpisce in particolare i giovani, creando un legame quasi inscindibile tra loro e la crisi economica.
Lo Stato, come ente pubblico, ha un ruolo importante nei rapporti lavorativi, imponendo prelievi fiscali su ogni attività lavorativa svolta dai cittadini.
Il prelievo fiscale elevato porta i datori di lavoro a ridurre le assunzioni, ricorrendo a contratti a tempo determinato o al lavoro nero.
L'articolo 18 tutela i diritti in caso di licenziamento illegittimo, mentre l'articolo 36 garantisce una retribuzione proporzionata e sufficiente per una vita dignitosa.
I sindacati hanno il compito di tutelare i diritti dei lavoratori, considerati la parte debole nei contratti lavorativi.