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Concetti Chiave

  • La forma delle coperture dipende dal clima e varia in base alla loro pendenza e tipologia, come piane, suborizzontali, inclinate e curve.
  • Le coperture si distinguono in planari e curve, con strutture come falde, volte e cupole, influenzate dalla continuità dello strato impermeabile.
  • I tetti a falde includono elementi come linea di gronda, colmo, compluvio e displuvio, fondamentali per l'evacuazione delle acque piovane.
  • I materiali per le coperture variano, con preferenze per tegole in laterizio, ardesia o metallo, a seconda delle esigenze di pendenza e estetica.
  • Le coperture si classificano anche per strati funzionali, variando da non isolate e non ventilate a isolate e ventilate, in base al controllo termico e all'abitabilità.
Le prestazioni dipendono dalla forma e dal clima. In Italia la linea di gronda dei tetti a due falde è parallela al fronte stradale e la forma dipende dalle condizioni climatiche (in alcuni paesi è perpendicolare). Si dividono in:
- coperture piane: pendenza inferiore all'1%
- coperture suborizzontali: tra 1 e 5%
- coperture planari inclinate: maggiore del 5%
- coperture curve: estradosso con andamento curvo
Possono essere planari (falde) o curve (volte e cupole).

La classificazione morfologica, che dipende dall'assenza di interruzione nello strato di tenuta dell'acqua le divide in:
1. Coperture discontinue: il manto è realizzato con elementi di vari materiali che garantiscono la tenuta all'acqua grazie al modo in cui sono collegati. I punti di unione sono quelli di discontinuità e deve essere indicata la pendenza per poter allontanare l'acqua nei canali di scolo evitando ristagni e infiltrazioni. La struttura portante tipica dei tetti a falde è la capriata e tra i puntoni vengono messe le terzere (travi ortogonali) sulle quali vengono posizionati i travetti su cui si poggiano le tegole. Sono costituite da una o più superfici inclinate. Un tetto si compone di:
• linea di gronda: linea perimetrale inferiore delle falde
• linea di colmo: è la linea orizzontale di intersezione delle falde con pendenza divergente
• pendenza: la percentuale è data dal rapporto tra l'altezza delle linee di gronda e il colmo
• linea di compluvio: è la linea orizzontale di intersezione delle falde con pendenza convergente
• linea di displuvio: è la linea inclinata di intersezione tra due falde divergenti
la linea di colmo e quella di displuvio sono realizzate con pezzi speciali sovrapposti al manto per evitare infiltrazioni. Il sistema di raccolta delle acque è costituito da:
• canali di gronda: canali orizzontali con sezione semicircolare o trapezoidale di 8-10 cm in lamiera zincata, pvc o rame.
• converse
• pluviali: tubi verticali simili a quelli di gronda che permettono la discesa dell'acqua a terra, se gli edifici sono bassi si possono usare i doccioni (parte finale dei canali di gronda con sporgenza che fanno cadere l'acqua al suolo)
la copertura può essere di vario tipo e quello più usato è il laterizio e si possono suddividere in: tegole curve (coppi) o tegole piane (romane, marsigliesi, portoghesi); possono essere in ardesia per coperture a forte pendenza o in metallo. La classificazione per strati funzionali, che mostra il comportamento termico, le divide in:
• non isolate e non ventilate: non controllano la trasmissione di calore e viene usata per depositi o edifici industriali
• isolate e non ventilate: controllano la trasmissione del calore, consente il risparmio energetico e l'abitabilità del sottotetto
• ventilate e non isolate: controllano il comportamento termoignometrico e lo spazio isolato può essere uno strato a parte o quello del sottotetto stesso che non sarà abitabile, non è adatta per residenze perchè non è isolata
• isolate e ventilate: controllano entrambe tramite strati funzionali specifici ed è usata in luoghi con forti escursioni termiche

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza della pendenza nelle coperture discontinue?
  2. La pendenza è cruciale per allontanare l'acqua nei canali di scolo, evitando ristagni e infiltrazioni, come indicato nel testo.

  3. Quali sono i materiali più comuni utilizzati per le coperture e come vengono classificati?
  4. I materiali più comuni sono il laterizio, suddiviso in tegole curve (coppi) e tegole piane (romane, marsigliesi, portoghesi), ardesia per coperture a forte pendenza e metallo. La classificazione avviene per strati funzionali e comportamento termico.

  5. Come si differenziano le coperture isolate e ventilate dalle altre tipologie?
  6. Le coperture isolate e ventilate controllano sia la trasmissione del calore che il comportamento termoignometrico tramite strati funzionali specifici, rendendole adatte a luoghi con forti escursioni termiche.

  7. Qual è la funzione dei canali di gronda e dei pluviali nel sistema di raccolta delle acque?
  8. I canali di gronda raccolgono l'acqua piovana e la convogliano verso i pluviali, che sono tubi verticali che permettono la discesa dell'acqua a terra, prevenendo infiltrazioni e danni strutturali.

Domande e risposte