Concetti Chiave
- L'arco primitivo era costituito da due colonne con una trave sopra, ma aveva limitazioni di altezza e stabilità.
- Gli Etruschi introdussero l'arco a conci, che distribuiva meglio il peso e resisteva meglio alla compressione.
- I Romani diffusero la tecnologia degli archi in tutta Europa, mentre le civiltà precolombiane non la conoscevano ancora nel 1500.
- La terminologia dell'arco include conci, intradosso, estradosso, concio di chiave e conci di controchiave.
- Col tempo, gli archi in pietra furono sostituiti da quelli in laterizio, creando varianti come le piattabande e i sordini.
C'era un problema, perchè questo"arco" non poteva essere tanto alto perchè le pietre verticali (colonne) erano poco spesse.
Si pensò dunque di aumentare lo spessore delle pietre verticali, ma così fancendo, lo spazio che intercorre tra esse diminuisce (tale spazio si chiama luce). Infatti non era possibile aumentare troppo la distanza tra una colonna e l'altra perché la trave soprastante non era poi in grado di reggere i carichi a cui era sottoposta.
L'evoluzione successiva, dovuta agli Etruschi, fu quella che portò ad una configurazione del tutto simile a quella attuale: la parte superiore dell'arco, che prima era costituita da un monoblocco rettilineo, fu sostituita da una serie di blocchetti distribuiti secondo un arco di circonferenza e notarono molti vantaggi.
-Le strutture duravano di più nel tempo.
-Il carico veniva distribuito su tutto l'arco e per essere poi scaricato solo sulle colonne
-Così facendo agisce solo una forza di compressione fra i vari elementi dell'arco, e non quella di trazione (la pietra resiste molto bene a compressione,ma molto scarsamente alla trazione).
Dopo la nascita di questa grande scoperta, l'arco fu esportato in tutta Europa grazie anche ai Romani, che ne appresero la tecnica dagli Etruschi. Pensate che le civiltà pre-colombiane ancora non conoscevano l'arco nel 1500.
La nomenclatura dei costituenti di un'arco è la seguente:
-I pezzi di pietra che formano l'arco si chiamano conci
-La parte interna dei conci si chiama intradosso
-La parte esterna dei conci si chiama estradosso
-Il concio più in alto,quello dell'estremità si chiama concio di chiave
- I conci adiacenti al concio di chiave si chiamano conci di controchiave
Col passare degli anni si vide che realizzare gli archi in pietra costava molto. Allora si pensà di ai laterizi.
Con l'utilizzo di questi mattoni, si è pensato di far un arco senza intradossi e estradossi curvi, ma quasi rettilineo, formando le cosiddette piattabande.
L'arco camuffato con una piattabanda,prende il nome di sordino.

Domande da interrogazione
- Qual è stata l'evoluzione principale dell'arco grazie agli Etruschi?
- Quali sono i vantaggi dell'arco rispetto alla struttura con trave rettilinea?
- Quali sono i termini specifici usati per descrivere le parti di un arco?
Gli Etruschi hanno sostituito il monoblocco rettilineo con una serie di blocchetti distribuiti secondo un arco di circonferenza, migliorando la distribuzione del carico e la durata delle strutture.
L'arco distribuisce il carico su tutta la sua struttura, agendo solo con una forza di compressione, a cui la pietra resiste bene, migliorando la durata e la stabilità rispetto alla trave rettilinea.
I pezzi di pietra che formano l'arco si chiamano conci; la parte interna è l'intradosso, quella esterna è l'estradosso; il concio più alto è il concio di chiave, e quelli adiacenti sono i conci di controchiave.