
Con l’emergenza coronavirus la didattica negli atenei italiani è passata in modalità digitale e molti studenti fuori sede sono ritornati a casa. Le organizzazioni che tutelano gli inquilini hanno fatto richiesta al governo per ridurre al minimo le perdite economiche e azzerare le tasse sugli affitti non riscossi. Non sono stati avviati particolari interventi ma ecco come gli studenti fuori sede possono regolarsi con l’affitto.
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Affitti universitari: lasciare casa o ridurre il canone?
La pandemia ha suscitato preoccupazione tra gli studenti universitari fuori sede che sono rientrati a casa dopo l’emergenza coronavirus. Vista la difficoltà ad ipotizzare una potenziale data di ripresa a regime delle lezioni e l’impossibilità negli spostamenti, in molti stanno pensando di lasciare la stanza in affitto per restare a casa fino all’inizio del nuovo anno accademico. Ma come bisogna comportarsi? La migliore soluzione è contattare il proprietario di casa, far presente la situazione di difficoltà e chiarire la volontà di rimanere o meno nella locazione. Ma ecco i due casi che si possono verificare: