
Ci sono aspetti della vita fuorisede che spesso si sottovalutano o sui quali si creano delle aspettative troppo alte; tra questi la fauna che dividerà con voi l’appartamento, o peggio ancora, la stanza. Le leggende metropolitane si sprecano, i luoghi comuni si rivelano fondati e ogni sorta di chimera prende vita quando alla prima settimana di casa condivisa iniziate a rivalutare la stanza in convento proposta da vostra madre.
Tra tutte le possibilità che vi si presenteranno, sperate di non avere a che fare con questi 6 individui:Il maniaco dell’igiene: inizialmente si presenta come la persona più simpatica del gruppo. Ti fa trovare la casa in ordine, il bagno luccica, la cucina supererebbe ogni controllo dei NAS e l’aria profuma di Provenza in primavera. Da lì a poco scoprirai che ha pianificato un calendario condiviso, di rigidissimi turni di pulizia strutturati su più volte al giorno, con specifiche condizioni di utilizzo dei prodotti detergenti. Inizieranno a comparire post-it accanto alle macchie sul lavello, la porta del bagno diventerà la lavagna sulla quale ci saranno appuntati diritti e doveri dei lavoratori. Una fetta scissionista dei coinquilini organizzerà una rivoluzione – Scopando la polvere sotto la porta del nemico.
Lo scroccone: il livello di epicità che raggiungerà nei vostri racconti futuri sarà senza eguali. La persona scroccona è quella in grado di fare diventare taccagna Madre Teresa, di negare l’esistenza di cibo nascosto nella tua camera, di farti smettere di fumare pur di non passargli l’ennesima sigaretta. Lo scroccone non teme nulla, ti chiede un paio di calzini puliti – perché il suo unico paio è a lavare – e non te li restituisce più. Quando ci sarà da dividere per comprare una pentola nuova risponderà che preferisce i cibi pronti e il microonde; quando ci sarà da dividere per il microonde che ha rotto, risponderà che ha abbracciato un nuova corrente salutista, iniziando ad usare la pentola. Quella che lui non ha pagato. Invece di continuare a cadere vittima dello scroccone, fatelo partecipare al concorso di Eurospin per vincere un buono sulla spesa, almeno per un po' non vi darà fastidio.
La talpa: Fruga ovunque, che sia un discorso o un cassetto, la talpa mette il naso ovunque.
Conosce i segreti di ogni coinquilino, sa calcolare la media dei voti dell’intero condominio ed ha presente meglio di te dove hai lasciato il caricabatterie la sera prima. Sembra il meno ostico dei coinquilini assurdi, ma è il più frequente e si presenta sotto forma di persona socievole e sbarazzina. Bene è segnalare la combinazione talpa-cleptomane e talpa-igienista, fra le più temute in tutto il globo.
Il nazivegano: Ha un armadietto a parte, ha un guardaroba separato, se condivide la stanza con qualcuno, non può fare a meno di iniziare la dura lotta di cosa ci deve stare in frigorifero e cosa no. La sua non è una battaglia etica, è una missione che deve portare avanti a suon di frasi fatte e moralismi. Il nazivegano è quella persona che avrà sempre da ridire su ogni tua scelta alimentare, sociale e ideologica. La convivenza con questa figura mitologica è sempre breve, perché durante l’anno riesce a trovare altri simili con i quali andare a condividere un appartamento.
Il palestrato: Il meno invasivo tra i coinquilini assurdi, ma è degno di nota perché quando il vostro è un palestrato autentico rimarrà indelebile nei ricordi universitari. Ci sono diversi gradi, quello preso in esame è il neofita che ha già iniziato prima dell’estate ad allenarsi, per affrontare il nuovo anno con molta più figaggine e tanta voglia di cambiare vita. L’inizio è blando, lo si sente faticare dalla propria stanza facendo flessioni e addominali, poi iniziano ad apparire i primi integratori ella dispensa. L’acquisto della centrifuga fa capire che a breve la mascella del nostro amico inizierà a esplodere a causa dei suoi estratti di frutta dopati alla creatina. Verso metà anno non avrete più bisogno di pagare la luce, perché sarà lui a risplendere dal quantitativo di lampade alle quali si è sottoposto.
Il cleptomane: non è un ladro, perché non ruba. Lui prende in prestito senza accorgersene.
Un giorno è la vostra maglietta, un altro giorno la vostra tazza per la colazione. Al secondo mese di convivenza userà il telefono altrui per andare sui social o per chiamare casa; non lo fa con cattiveria, ma il vero problema è quando lo trovate con le mani nella dispensa a cercare qualcosa di non ben definito fra i vostri biscotti. Esistono testimonianze di litigi epici a causa dei biscotti, quindi se volete tenere al sicuro le vostre merendine non lasciatele in balia del cleptomane, perché la maglietta ve la riprendete, il cibo no.