Concetti Chiave
- Il Neolitico è un periodo segnato dalla nascita dell'agricoltura e dell'allevamento, avvenuta tra il 10000 e 3000 a.C.
- L'agricoltura iniziò nel Vicino Oriente, in Cina e nelle Americhe, trasformando l'economia da sussistenza a produzione.
- La rivoluzione neolitica introdusse la metallurgia, con il progresso nella lavorazione di rame, bronzo e ferro.
- La lavorazione dei metalli migliorò le capacità commerciali, favorendo lo scambio di tessuti, ceramiche e armi.
- La raccolta selettiva dei frutti fu uno dei primi segnali dello sviluppo agricolo, preservando le piante per future coltivazioni.
La rivoluzione neolitica
La fase della preistoria compresa fra 10000 e 3000 anni prima di Cristo, ovvero il neolitico, si caratterizza non solo e non tanto per sensibili progressi nella lavorazione della pietra, ma soprattutto per l'inizio della domesticazione di piante e animali, cioè per la nascita dell'agricoltura e dell'allevamento. Originatasi nel Vicino Oriente antico, in Cina e nell'America centrale e andina, e da qui diffusasi nelle altre aree del pianeta, l'agricoltura segnò il passaggio da un'economia di sussistenza a un'economia di produzione, caratterizzata dalla trasformazione dell'ambiente naturale da parte dell'uomo al fine di trarne risorse per migliorare la propria condizione.
Sviluppo agricolo e metallurgia
I primi segni dello sviluppo agricolo fu la raccolta selettiva dei frutti in modo tale da non distruggere l’intera pianta.
Questa rivoluzione neolitica, oltre alla pratica dell’agricoltura e dell’allevamento, fu anche caratterizzata dalla scoperta della metallurgia: impararono a lavorare prima il rame, poi il bronzo e, infine, i ferro. Questa successione è dovuta alla temperatura di fusione di ciascun metallo che andava man mano aumentando rendendone sempre più difficile la lavorazione.
I metalli diedero grande impulso agli scambi commerciali: tessuti, ceramiche, armi e altri manufatti erano tutti al centro di una rete commerciale.