Concetti Chiave
- L'introduzione dell'agricoltura nel Neolitico ha portato alla nascita di città, stati e strutture sociali complesse.
- I villaggi neolitici erano composti da capanne e guidati da un capo scelto tra le famiglie, ma le decisioni importanti erano collettive.
- La cooperazione tra i membri del villaggio era essenziale per il sostentamento collettivo, con attività condivise da tutti.
- Nel tempo, si sviluppò una specializzazione del lavoro tra caccia, pesca, pastorizia e agricoltura.
- Il concetto di proprietà privata emerse con gli animali considerati beni familiari, mentre la terra e attrezzi erano collettivi.
Indice
L'agricoltura e la nascita della storia
L’agricoltura non fu solamente una tecnica di sfruttamento della natura. La sua nascita portò con sé, si può dire, la nascita della storia: la città, lo stato, ogni forma della vita sociale, della religione e della cultura antica ne sono la diretta conseguenza. L’economia neolitica imponeva anzitutto una stretta collaborazione tra i membri del gruppo.
I primi villaggi neolitici
Nacquero così i primi villaggi, abitanti da alcune decine di famiglie e costituiti da un agglomerato di capanne in legno e fango o anche in altri materiali. Il potere all’interno di ogni villaggio spettava a un capo scelto tra le diverse famiglie, alla cui testa stava il maschio più anziano; le decisioni più importanti venivano tuttavia prese dalla comunità nel suo insieme.
Al di là di questa divisione di poteri, gli abitanti dei villaggi neolitici si dedicavano più o meno tutti alle diverse attività necessarie al sostentamento collettivo.
Specializzazione sociale e proprietà privata
Solo con il passare del tempo nacque una prima specializzazione sociale del lavoro, diviso tra chi si dedicava alla caccia o alla pesca, chi alla pastorizia e chi alla coltivazione dei primi villaggi neolitici anche la nascita del concetto di proprietà privata: la terra e gli attrezzi da lavoro erano infatti ritenuti proprietà del villaggio, e quindi beni collettivi, ma gli animali, il cui allevamento comportava maggiori costi, cure e rischi, erano considerati un bene famigliare, da non spartire con gli altri membri della comunità.