Concetti Chiave
- L'Homo sapiens, apparso in Africa circa 200.000 anni fa, è l'unica specie del genere Homo ancora esistente, con la sottospecie sapiens sapiens comparsa 130.000 anni fa.
- I Sapiens sapiens hanno avuto un enorme successo nell'espansione globale, lasciando tracce fossili in Israele 100.000 anni fa e raggiungendo Europa e America tra 45.000 e 12.000 anni fa.
- L'uomo di Neanderthal, scoperto in Germania, popolava l'Europa tra 250.000 e 35.000 anni fa, ed era caratterizzato da una struttura robusta e tratti facciali distintivi.
- La coesistenza e la concorrenza con i Sapiens sapiens, insieme a condizioni climatiche avverse, hanno probabilmente contribuito all'estinzione dei Neandertaliani.
- Le ricerche genetiche indicano che Neanderthal e Sapiens potrebbero essere stati due specie distinte, ma studi recenti suggeriscono una possibile appartenenza alla stessa specie.
Indice
Evoluzione del genere homo
Durante la preistoria sono esistite, oltre alle specie habilis ed erectus, almeno una dozzina di specie diverse del genere homo; e i progressi della ricerca basata sull’analisi del Dna e del genoma umano (il corredo cromosomico degli individui) porteranno certamente nei prossimi anni a identificarne altre.
Oggi tutte le specie sono estinte tranne una sola, alla quale apparteniamo: l’homo sapiens. La comparsa dell’homo sapiens avvenne in Africa circa 200.000 anni fa, e sempre qui comparve, almeno 130.000 anni fa, la sottospecie sapiens sapiens, che è esattamente la nostra. A volte l’uomo sapiens sapiens viene chiamato anche uomo di Crô-Magnon, dal nome di una località francese dove furono rinvenuti per la prima volta importanti resti di alcuni individui.Espansione dell'homo sapiens
Di tutte le specie e sottospecie umane, la sapiens sapiens è stata quella che ha avuto di gran lunga maggiore successo nel processo di diffusione dell’uomo, che con termine scientifico si chiama ominazione del mondo. Comparso in Africa, circa 100.000 anni fa il sapiens sapiens lascia le prime tracce fossili fuori da questo continente, in Israele. L’espansione si indirizzò per un lungo periodo verso oriente, raggiungendo l’Australia all’incirca 50.000 anni fa, la Cina 30.000 anni fa, e infine l’America fra i 20.000 e i 12.000 anni fa. Nel frattempo, circa 45.000 anni fa i sapiens sapiens erano penetrati anche in Europa, popolata fino ad allora da un’altra popolazione umana più antica, i neandertaliani.
Caratteristiche dell'uomo di Neanderthal
L’uomo di Neanderthal è una popolazione umana estinta, ma molto famosa. Venne scoperta attraverso i resti trovati alla metà del XIX secolo in Germania, nella valle di Neander, ed è celebre perché i neandertaliani sono stati a lungo i principali abitanti dell’Europa. Questa popolazione si è formata in Europa mezzo milione di anni fa, ed è chiaramente attestata nel periodo compreso fra i 250.000 e i 35.000 anni fa. L’uomo di Neanderthal era di statura abbastanza simile a quella dell’uomo odierno, ma presentava un’ossatura più tozza e robusta, e tratti del volto diversi (fronte bassa, arcate sopraciliari e mandibola molto sviluppata).
Estinzione e classificazione
Negli ultimi 5-10 millenni della sua esistenza, vide arrivare dall’Africa e insediarsi nelle sue stesse aree l’uomo sapiens sapiens, che sembra avere contribuito alla sua estinzione. Non dobbiamo pensare, visti i tempi in gioco, a una forma di genocidio, uno sterminio perpetrato dai sapiens sapiens; è più probabile che 40.000-35.000 anni fa, nel pieno di un periodo glaciale, le ultime popolazioni neandertaliane fossero ormai vicine al collasso, e la concorrenza del sapiens sapiens abbia rappresentato il colpo di grazia. Finora abbiamo parlato dell’uomo di Neanderthal come di una popolazione, senza chiarire se fosse una specie a sé stante, diversa dall’homo sapiens. In realtà è incerto se l’uomo di Neanderthal sia da considerare una specie autonoma (homo neanderthalensis) oppure una sottospecie estinta di homo sapiens (e allora sarebbe denominato homo sapiens neanderthalensis). Recenti risultati di indagini genetiche, eseguite su DNA fossile recuperato su alcuni resti di uomo di Neanderthal e di sapiens sapiens, indicano che i due tipi umani parzialmente contemporanei apparterrebbero a due diverse specie. Tuttavia scoperte ancora più recenti, riguardanti il genoma umano, sembrerebbero indicare che almeno fino a un certo punto neanderthalensis e sapiens appartenevano alla stessa specie.
Domande da interrogazione
- Quali specie del genere Homo sono esistite durante la preistoria?
- Quando e dove è comparso l'Homo sapiens sapiens?
- Qual è stata la diffusione geografica dell'Homo sapiens sapiens?
- Quali erano le caratteristiche fisiche dell'uomo di Neanderthal?
- Qual è la relazione tra Homo sapiens sapiens e Neanderthal?
Durante la preistoria sono esistite almeno una dozzina di specie diverse del genere Homo, tra cui habilis, erectus e neanderthalensis, ma oggi solo l'Homo sapiens è sopravvissuto.
L'Homo sapiens sapiens è comparso in Africa circa 130.000 anni fa ed è la sottospecie a cui apparteniamo.
L'Homo sapiens sapiens si è diffuso dall'Africa verso oriente, raggiungendo l'Australia circa 50.000 anni fa, la Cina 30.000 anni fa, e l'America tra i 20.000 e i 12.000 anni fa.
L'uomo di Neanderthal aveva un'ossatura tozza e robusta, una fronte bassa, arcate sopraciliari e una mandibola molto sviluppata, simile in statura all'uomo odierno.
È incerto se l'uomo di Neanderthal fosse una specie autonoma o una sottospecie di Homo sapiens, ma recenti studi genetici suggeriscono che fossero due specie diverse, sebbene ci siano indicazioni di una possibile appartenenza alla stessa specie fino a un certo punto.