vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Ma i progressi maggiori nello sviluppo della civiltà si registrarono con la comparsa dell’Homo sapiens sapiens. Il nuovo protagonista della Preistoria sfruttò ancora la pietra, creando un grande numero di utensili. Usava l’arco, che si dimostrò fondamentale per la caccia moltiplicando la potenza delle braccia umane e inventò la fiocina. Lavorando le ossa di animale grazie a un punteruolo, produsse l’ago con la cruna, che gli consentì di cucire reti da pesca e abiti più comodi. Dotò tutti i suoi strumenti di un’impugnatura e utilizzò le corna dei cervi e le zanne dei mammut come intelaiatura delle capanne, rendendole così più salde. Le stesse capanne erano poi coperte con le pelli e con il grasso delle bestie uccise per renderle impermeabili.
L’espressione forse più suggestiva della civiltà dell’Homo sapiens sapiens è data dalla sua arte. Creava monili con osso, avorio e conchiglie, ricavava i colori per dipingere da elementi naturali come l’ocra, infine scolpiva innumerevoli statuette riproducenti animali e figure umane. Le pitture e le incisioni rupestri, da lui realizzate all’aperto o sulle pareti di moltissime grotte, in Europa e in Africa, costituiscono una testimonianza impressionante. Esse riportano scene di vita quotidiana, prevalentemente di caccia, ma anche la nascita di un bambino ed episodi di lotta.
Proprio qui, nelle motivazioni che spingevano l’uomo a ritrarre se stesso, i compagni e l’ambiente che lo circondava, gli studiosi scorgono i segni della nascita di uno spirito magico: rappresentare il momento della caccia e l’abbattimento della preda serviva a propiziare l’esito favorevole di un’attività tanto importante per la sopravvivenza della comunità.