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Sintesi

Specie umana



A seguito di numerosi cambiamenti climatici tra cui la deriva che noi oggi conosciamo, 4,5 miliardi di anni fa iniziò la nascita della specie umana ed il processo evolutivo con esso. Il processo evolutivo fu studiato da Charles Darwing, secondo le sue teorie, nella natura sopravvive la specie con le caratteristiche adatte all’ambiente nella quale si trova, per esempio infatti se noi ci troviamo davanti a duna giraffa col collo lungo ed una col collo normale, inoltre il contesto ambientale ci dice che ciò di cui entrambe queste giraffe si nutrono si trova al di sopra degli alberi, noi possiamo immaginare che la giraffa che sopravvivrà in quel contesto sarà quella col collo lungo perché unica in grado di arrivare all’alimento base della sua alimentazione. Questo principio che si trova alla base dell’evoluzione umana prende il nome di selezione naturale. Il processo evolutivo dell’uomo iniziò con una specie ,oggi inserita nel gruppo dei primati, chiamata ominide, da qui il nome di processo di ominazione. L’ominide o australopiteco, nacque nella Rift Valley in Africa, infatti proprio qui fu trovato lo scheletro quasi completo di Lucy l’australopiteco donna questa donna visse circa sei milioni di anni fa, le caratteristiche della sua specie sono l’andatura bipede e una dieta onnivora. A seguito di un altro importante cambiamento climatico circa 2.5 milioni di anni fa si sviluppò la prima specie homo: l’homo abilis, le caratteristiche di questa specie sono la stazione eretta, una capacità celebrale più sviluppata, la capacità di osservare la natura, la memoria, inoltre l’homo abilis era in grado di suddividere il lavoro tra uomo e donna e creare degli oggetti utili per la sua quotidianità.
1.5 milioni di anni fa l’homo abilis si sviluppò ulteriormente trasformandosi nell’homo erectus, specie umana in grado di creare dei concetti, conservare il fuoco, svolgere una comunicazione; tutto ciò avvenne perché lui aveva una capacità cranica ancora più sviluppata rispetto all’homo abilis e all’australopiteco.
Una tappa meno importante del processo di ominazione fu l’homo neardenthalensis che aveva come caratteristica riuscire a seppellire i morti, in realtà però non si pensa che lo facesse per culto ma solo per evitare la putrefazione dei cdaveri all’aria aperta. Circa 200000 anni fa la decisiva tappa dell’evoluzione umana, non che la finale, l’homo sapiens, questo è in grado di creare armi, svolgere una comunicazione più sviluppata, la nascita dei primi culti (veneri steatopigie), con l’homo sapiens si ha un importante sviluppo nella vita dell’uomo, perché si passa da un’economia di raccolta alla prima rivoluzione agricola, ovvero all’addomesticazione delle piante che portò al passaggio ad una agricoltura irrigua basata sui fiumi che si sviluppò soprattutto in Mesopotamia e il Egitto, l’agricoltura irrigua si basa infatti sulla presenza di un fiume che irriga i campi e con il fango che produce rende fertili i terreni.
Tutto questo periodo di grandi evoluzioni prende il nome di preistoria e si suddivide in due parti che si contano in base ai ritrovamenti in pietra. Il paleolitico che significa letteralmente età della pietra antica, questo periodo va da 2.5 milioni di anni fa a circa 10000 anni fa, subito dopo si ha il neolitico ovvero età della pietra nuova che va dal 10000 al 4000 a.C.
Un’altra tappa della storia dell’uomo che avvenne però tempo dopo è la civiltà Cicladica che si sviluppò nel quarto millennio a.C. questa civiltà si sviluppò nelle isole Cicladi che si trovano al di sopra di Creta, questa civiltà basavano sul commercio marittimo esull’esportazione di prodotti in ossidiana e marmo.
Estratto del documento

donna visse circa sei milioni di anni fa, le caratteristiche

della sua specie sono l’andatura bipede e una dieta

onnivora. A seguito di un altro importante cambiamento

climatico circa 2.5 milioni di anni fa si sviluppò la prima

specie homo: l’homo abilis, le caratteristiche di questa

specie sono la stazione eretta, una capacità celebrale più

sviluppata, la capacità di osservare la natura, la memoria,

inoltre l’homo abilis era in grado di suddividere il lavoro tra

uomo e donna e creare degli oggetti utili per la sua

quotidianità.

1.5 milioni di anni fa l’homo abilis si sviluppò ulteriormente

trasformandosi nell’homo erectus, specie umana in grado

di creare dei concetti, conservare il fuoco, svolgere una

comunicazione; tutto ciò avvenne perché lui aveva una

capacità cranica ancora più sviluppata rispetto all’homo

abilis e all’australopiteco.

Una tappa meno importante del processo di ominazione fu

l’homo neardenthalensis che aveva come caratteristica

riuscire a seppellire i morti, in realtà però non si pensa che

lo facesse per culto ma solo per evitare la putrefazione dei

cdaveri all’aria aperta. Circa 200000 anni fa la decisiva

tappa dell’evoluzione umana, non che la finale, l’homo

sapiens, questo è in grado di creare armi, svolgere una

comunicazione più sviluppata, la nascita dei primi culti

(veneri steatopigie), con l’homo sapiens si ha un

importante sviluppo nella vita dell’uomo, perché si passa

da un’economia di raccolta alla prima rivoluzione agricola,

ovvero all’addomesticazione delle piante che portò al

passaggio ad una agricoltura irrigua basata sui fiumi che si

sviluppò soprattutto in Mesopotamia e il Egitto, l’agricoltura

irrigua si basa infatti sulla presenza di un fiume che irriga i

campi e con il fango che produce rende fertili i terreni.

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